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Mercier, Pascal - Treno di notte per Lisbona

Fonte:
CulturaCattolica.it ©
Mondadori

Perché improvvisamente, dopo trent’anni d’insegnamento di lettere in un liceo svizzero, un docente pianta tutto e se ne va a Lisbona? Perché questo severo e metodico insegnante lascia casa, lavoro, abitudini consolidate per andare in un territorio, lingua e popolo a lui completamente sconosciuti? Alla ricerca di che cosa? Nella scelta radicale di Gregorius c’è una notevole dose d’incoscienza e di follia, perché essa parte da due misteriosi episodi. Il primo: una donna portoghese, sotto la pioggia battente, ferma Gregorius sul ponte di Berna e gli traccia sulla fronte un segno. Il secondo: la scoperta da un antiquario del libro di Amadeu, un medico vissuto a Lisbona, la cui vita desta nell’anziano professore un così grande fascino ed inquietudine da fargli compiere il gesto più deciso ed avventuroso della sua mediocre esistenza. Infatti Gregorius, giunto nella capitale portoghese, scoprirà tante cose su questo medico (tra l’altro, il fatto che fosse entrato nella resistenza clandestina che si opponeva al regime fascista di Salazar). Inoltre il docente si immedesimerà così intensamente in questa ricerca, che il viaggio finirà per diventare una domanda sulla sua vita; l’incontro con Amadeu la cambierà per sempre.

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