Morganti, Adolfo - Il razzismo. Storia di una malattia della cultura europea
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Il razzismo - storia di una malattia della cultura europea
Altrotesto
Il Cerchio-Itaca
"Il razzismo non è stato un'anomalia inspiegabile nel cammino ascendente della società europea verso le sognate "radiose sorti e progressive": al contrario, tutti i suoi componenti sono quanto di più interno si possa pensare ai grandi temi che hanno costruito la cultura, la scienza e la politica europee ed occidentali dalla rivoluzione francese fino ad oggi."
Questo libretto fa parte della collana l'Altrotesto, nata dalla collaborazione tra le case editrici Il Cerchio e Itaca per fornire un contributo di approfondimento su temi specifici ai docenti delle scuole. Prezzo contenuto, chiarezza e sintesi ne fanno uno strumento utilissimo, da diffondere anche tra gli studenti per eventuali ricerche.
La parola "razzismo" è abusata; si fa molta confusione. Morganti rimette la palla al centro, spiegando che il razzismo vero e proprio è un fenomeno piuttosto recente, ha radici sette-ottocentesche (due secoli senza i quali i genocidi del Novecento non sarebbero stati non solo realizzati, ma neanche pensati) ed è figlio dell'illuminismo, del positivismo scientifico, del darwinismo, cioè di quella cosiddetta "battaglia di civiltà" combattuta soprattutto contro la Chiesa cattolica e contro la sua visione dell'uomo. Se l'umanità viene infatti ridotta ad una mera specie zoologica, una fra le tante esistenti, "è possibile sottoporla agli stessi processi di valutazione e selezione riservati d'abitudine ai bovini da latte o ai suini da carne." Morganti ci presenta i vari "padri" del razzismo e chiude la sua analisi gettando uno sguardo sulla situazione odierna. Perché tutto non è finito con il 1945.