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O’Brien Michael - Il nemico

Autore:
Cipriani, Elisabetta
Fonte:
CulturaCattolica.it
Edizioni San Paolo, 2006

Viviamo in un tempo di iperboli e falsa grandezza, in cui i falsari del bello tentano di smerciare presunti capolavori ad ogni piè sospinto. Non è inusuale sentir paragonati a Tolstoj, a Dostoevskij, romanzi che dei grandi russi dell’Ottocento hanno solo l’inutile mole. Ma di fronte a questo lavoro di Michael O’Brien si resta ammirati al punto che, sebbene il paragone con i grandi sia per esso assolutamente logico, lo stupore della vera bellezza quasi ci impedisce di farne e ci riduce al silenzio. Eppure sì, qui c’è lo stile di Tolstoj e qui sono le vertiginose profondità di Dostoevskij, la sua capacità di avvincere e insieme di far pensare.
Al centro del libro è la storia della missione affidata ad un umile frate carmelitano, padre Elia Schäfer, che ha conosciuto gli orrori del ghetto di Varsavia: su incarico del Papa, egli dovrà tentare di contrastare l’avvento dell’Anticristo, che si presenta sotto le forme seducenti ed erudite di un uomo politico in apparenza animato da nobili intenti. E’ “la bestia travestita da agnello”. Sulla scorta di numerose profezie, dai padri greci e latini fino al cardinale Newman e al mai citato ma presentissimo Solov’ev, il nemico che padre Elia deve affrontare è particolarmente insidioso perché capace di raccogliere “il frutto di una grande delusione che assalirà la mente degli uomini. (...) Bestemmierà, ma lo farà con il linguaggio più elegante. Negherà che Gesù è l’unico Cristo e negherà che è Dio. Al posto del Salvatore, ergerà se stesso come anti-icona (…). Spingerà il genere umano ad adorare il proprio ego e, alla fine, ad adorare Satana”.
Attraverso una serie di delitti e colpi di scena, lungo una carrellata di incontri con personaggi tutti umanamente credibili e colti nell’essenza della propria personalità – dal Papa all’ambiguo cardinal Vettore, al depravato Smokrev assetato d’amore, al chestertoniano ubriacone monsignor Stangsby, dotato di una scanzonata saggezza, a padre Matteo, ad Anna Benedetti – O’Brien ci guida lungo la strada del disvelamento ultimo del destino della Chiesa e dell’umanità. Come lui stesso afferma in una pregnante prefazione, questo libro “non offre soluzioni semplicistiche e falsa pietà. Offre la Croce. Essa testimonia – spero – la vittoria finale della luce”.

“Elia si alzò e mangiò e bevve.
- Perché mi hai abbandonato? – disse con voce roca.
- Non ti ho abbandonato –
- Ero solo –
- Non eri solo –
- Avevo paura –
- Avevi grande paura, dove non c’è paura –
- Perché non mi hai protetto? –
- Il luogo più buio è quello in cui ti darò più luce-
- Avresti potuto fermarlo –
- Se lo avessi fermato, non ci sarebbe stato raccolto –
- Non capisco nulla –
- E’ vero. Non capisci nulla –
- Sei il Signore? –
- Sono un servo come te –
- Chi sei? –
- Chi è come Dio? Nessuno è come Dio! –
- Chi sei? –
- Chi è come Dio? Nessuno è come Dio!- questo è il mio nome –
- Sono sfinito. Lasciami qui. Voglio morire –
- Sei esausto. Tanto tempo fa hai accettato questo incarico e questo fardello. Hai dimenticato? –
- Non ricordo –
- La tua anima ricorda. Nella tua anima c’è il segno del tuo patto –
- Non so nulla –
- Non sai nulla, ma hai obbedito –
- Voglio morire –
- Ora possiamo iniziare –”

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