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Pennac, Daniel - Diario di scuola

Autore:
Mocchetti, Giovanni
Fonte:
CulturaCattolica.it
Feltrinelli

“….i nostri studenti non vengono mai soli a scuola... In classe entra una cipolla. Svariati strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, desideri insoddisfatti, rinunce furibonde, indifferenze...la lezione può cominciare solo dopo che hanno posato il fardello e pelato la cipolla... basta solo uno sguardo, una frase benevola, la parola di un adulto, fiduciosa, chiara, equilibrata per dissolvere quei magoni, alleviare gli animi... insegnare è ricominciare sempre….” Decisamente è il libro che ogni docente, di qualunque disciplina o livello di scuola dovrebbe leggere! Ricorda , ma solo in parte, “Ehi prof.!” di Franck Mc Court, perché è il racconto di un’esperienza educativa, con uno stile spontaneo, autentico; ma c’è una sostanziale differenza, perché il famoso scrittore francese articola la narrazione in tre parti. Prima racconta della sua infanzia di “somaro” e dei tre insegnanti che l’hanno “ridestato” al reale; poi della sua esperienza di docente di francese in classi della periferia urbana delle grandi città, infine, riflettendo sui propri 25 anni di lavoro didattico, esprime un giudizio lucido e critico sulla scuola di oggi. Dei tre docenti che l’hanno “salvato” ad un certo punto scrive “…erano pervasi dalla passione comunicativa della loro materia, armati di quella passione sono venuti a prendermi in fondo al mio sconforto e mi hanno lasciato andare solo quando ho avuto i piedi posati nelle loro lezioni che si rivelarono l’anticamera della mia vita....”

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