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Simenon, Georges - Le campane di Bicêtre

Autore:
Mocchetti, Giovanni
Fonte:
CulturaCattolica.it
Adelphi € 19,00

“…lo circondava un mondo senza senso e a lui sembrava di non farne più parte... a che scopo? A che cosa era servito sgobbare su materie che non gli andavano giù, se poi aveva abbandonato gli studi... e le ore tetre passate presso il notaio come segretario?… mandare al giornale cronache di cui pubblicavano solo la metà.... e adesso , direttore del più importante quotidiano di Parigi che otteneva successi clamorosi: a che scopo? provava un senso di vuoto intorno... perché vivere? Perché ritrovarsi ogni martedì del primo del mese a quel ristorante con una decina di persone che definiva amici, ma che per lui non erano niente?...”: così riflette René sul letto dell’ospedale/ospizio di Bicêtre, in cui è stato ricoverato dopo un’embolia. A 54 anni, affermato professionista, fa un bilancio della sua esistenza, passata dagli inizi di fame e di miseria al top del prestigio sociale. Si pone domande sempre eluse, perché vuole arrivare “al cuore della verità...”. Con spietata sincerità, il protagonista legge il suo passato, indaga sul presente, verifica l’autenticità del rapporto con i suoi “amici”, l’amore per la moglie e arriva a darsi una risposta. L’esame di coscienza è scandito dal suono delle campane della chiesa dell’ospedale, dai ricordi della figura paterna, da due momenti d’intensa felicità vissuti durante la sua giovinezza, dagli errori compiuti, dalla solitudine vissuta e dai gesti di pietà verso persone amate. René, guardando gli anziani nel parco dell’ospizio, ripetendo spesse volte “…eppure sono vivi...”, stupito di essere uscito anche lui dal tunnel buio in cui l’aveva condotto l’ictus, approfondisce ancor di più lo scavo coraggioso del suo io, dopo aver eliminato tutte le maschere che si erano incrostate sul suo volto nel corso degli anni e prende una decisione. Insieme a “Luci nella notte”, “Gli intrusi”, “La verità su Bebè Donge”, sicuramente questo straordinario romanzo è da considerarsi uno dei capolavori dello scrittore belga. Infatti è raro trovare oggi romanzi che, in modo così narrativamente avvincente, pongano la domanda di significato sulla condizione umana, sull’esigenza di felicità del cuore, che ciascuno di noi porta dentro di sé e tenti coraggiosamente di darsi delle risposte. Quello che colpisce, del libro di Simenon, è l’essenzialità, l’impeto e la concretezza con cui va fino in fondo nelle pieghe dell’anima del suo personaggio: lo fa in un modo per cui, iniziata la lettura, non si smette più di leggere!

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