Socci, Antonio - Caterina. Diario di un padre nella tempesta
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Antonio Socci non ha bisogno di presentazioni: è ormai un affermato scrittore e giornalista cattolico.
Egli ha raccontato spesso di come il Mistero sia entrato nelle vite dei protagonisti dei suoi libri, ma ora si trova in prima persona a rivelare come il Mistero abbia colpito la sua vita e quella dei suoi cari.
E’ il settembre del 2009: la bellissima ed esuberante Caterina, ventiquattrenne figlia maggiore di Antonio, viene improvvisamente colpita da un arresto cardiaco: durano più di un’ora i tentativi di rianimarla: scampa alla morte e questo è già un primo miracolo, ma entra in uno stato di coma.
Comincia subito, a partire dai suoi compagni dell’università di Firenze che come lei vivono l’esperienza di Comunione e Liberazione, tutto un susseguirsi di preghiere, messe, penitenze che si diffonde non solo in Italia ma grazie agli amici missionari anche in paesi lontani.
Socci stesso dal suo blog esorta alla preghiera e tiene informati tutti i suoi lettori e tutti quelli che per l’occasione gli scrivono, lo incoraggiano, portano proprie testimonianze di guarigioni ottenute grazie alla preghiera. Più d’uno rivela come, colpito da questa vicenda, abbia ripreso a pregare e si sia riaccostato ai Sacramenti o addirittura abbia riscoperto il digiuno come forma di penitenza.
“Del resto Lui stesso ci ha insegnato a chiedere insistentemente, senza stancarci mai, senza mai perdere la fiducia perché – dice in un passo del Vangelo, parlando della “donna importuna” – se non altro per la sua insistenza verrà accontentata…” Frasi come questa ricorrono spessissimo in Caterina. Diario di un padre nella tempesta: non c’è capitolo dove Antonio Socci non richiami alla potenza della preghiera.
Alla famiglia Socci e al fidanzato Stefano nonostante la tribolazione non è mai mancata la speranza, erano pieni di dolore ma nessuno li ha visti sconfitti, testimonianza chiarissima che la preghiera, oltre a poter cambiare la realtà, riesca a dare all’uomo anche la possibilità di dare un senso alle circostanze più ostili.
Il giornalista Maurizio Caverzan ha scritto su Il Giornale“…è un libro di un altro mondo che ha molto da dire a noi che stiamo in questo mondo. Come un balsamo sulle nostre esistenze. Come una carezza. Anzi, una sana scrollata che risveglia le nostre normalità date per scontate, le nostre routine annoiate, i nostri lamenti per il minimo contrattempo.”
Ora Caterina è uscita dal coma, ma un lunghissimo lavoro di rieducazione e non solo fisica la aspetta, e per questo bisogna ancora pregare tanto per lei e per la sua famiglia.
I diritti d’autore del volume, che è ai primi posti nelle vendite, sosterranno il Meeting Point International di Rose Busingye, la volontaria che aiuta donne emarginate perché ammalate di Aids in Uganda, i ragazzi delle periferie di Lima perché possano studiare, e le adozioni a distanza delle bambine cristiane del Pakistan. Il blog di Antonio Socci si chiama Lo Straniero: www.antoniosocci.com.