Szabò, Magda - La ballata di Iza
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In certi passaggi, nel delineare il carattere e la storia di questi quattro personaggi, “La ballata di Iza” è forse un romanzo anche migliore e più intenso del precedente: “La porta”. Articolato sotto le voci “terra, acqua, fuoco, aria”, storicamente ambientato nell’Ungheria comunista degli anni ‘60, il testo racconta del tenace e straordinario amore di una coppia - Vince ed Etelka -, della loro figlia Iza e del loro genero Antal. Vince è un magistrato esautorato dal regime fascista degli anni ‘30 che mantiene per decenni una dignità, il sentimento di una lealtà, un amore per la vita e per la donna conosciuta giovanissima che porta a lui, ormai morente, dei limoni e delle arance all’ospedale, per mostrargli dei colori che annullano il grigiore dell’ambiente in cui è costretto dalla malattia. Etelka soffre dello sradicamento dalla sua casa (avvenuto dopo la morte del marito) e decide di tornarvi per rivedere le cose che le hanno fatto compagnia per mezzo secolo, in particolare la panchina del parco in cui per la prima volta ha baciato Vince. Infine Iza e Antal, due medici, che una volta sposati fanno un percorso diverso: ambedue al servizio tenace degli altri, con la differenza che Iza crede e si butta nella politica del partito, mentre Antal la rifiuta in partenza. Ciò determina una visione della vita e della realtà che li separerà: Iza rimarrà sempre divisa tra l’affetto e la tradizione con cui Vince ed Etelka l’hanno cresciuta e le “magnifiche sorti progressive” del comunismo, Antal invece sarà quello che cercherà di mantenersi fedele ai valori ricevuti nella sua adolescenza, e che comprenderà di più la fine di un mondo che Vince ed Etelka hanno vissuto e amato, stando loro vicino fino all’ultimo istante. Tuttavia le ultime pagine del romanzo saranno sorprendenti anche per una Iza che ha voluto tagliare le radici della sua appartenenza. Lo scavo psicologico è intensissimo come quello dei romanzi di Marai (anch’egli ungherese, autore di “Le braci”, “ Divorzio a Buda”, “ La donna giusta”, “ La sorella”); ma soprattutto appassionante e coinvolgente, è la tensione con cui questi personaggi ci catturano sin dall’inizio del romanzo e ci aiutano a capire anche molto di noi stessi.