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Szabò Magda - La porta

Autore:
Mocchetti, Giovanni
Fonte:
CulturaCattolica.it
Einaudi, Euro 17,00

"…sulla piazza si era radunata una piccola folla in nero: tutti i commercianti, il calzolaio, la ricamatrice, il sarto, il pellicciaio… per quanto dicesse peste e corna della Chiesa, Emerence si meritava una funzione religiosa, perché fra tutti i devoti credenti che avevo conosciuto in vita mia, pochi erano cristiani assoluti come questa vecchia…".
Sorprendente romanzo di una scrittrice magiara (stessa patria di Sandor Marai, autore de "Le braci", "La donna giusta"), tradotto in Italia solo quest'anno, per quanto sia stato pubblicato in Ungheria nel 1987. Storia del rapporto tra una domestica e la sua padrona che è una scrittrice, che ritiene di conoscere il mondo perché pensa, scrive, fa parte di un ceto sociale, educata in certi contesti familiari medio-borghesi, in scuole mirate a creare la futura classe dirigente; di fatto, la protagonista non sa niente della realtà. Quella che veramente vive con passione tutto in prima persona, in modo un po' anarchico, senza sbandierarlo in giro, è la sua domestica Emerence, che possiede una storia, che è attenta, con i suoi " piatti dell'amicizia", al prossimo, che ospita durante la Resistenza un fuggiasco che diventerà il futuro leader della Nazione liberata dall'invasore. Emerence vive con una ventina di gatti, cela, dietro la porta della sua casa nella quale non fa entrare nessuno, il mistero della sua vita, della sua persona sfuggente, non catalogabile dagli schemi mentali e comportamentali della sua padrona, la quale, solo alla fine, riuscirà a comprenderne la grandezza.

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