“Siamo cristiani, almeno culturalmente”
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“Siamo cristiani, almeno culturalmente” dice Galán all’Huffington Post (tanto più straordinaria che l’intervista sia apparsa su un magazine progressista). “Siamo più legati a quella parte piuttosto che all'altra. Se non ci fosse stata la Reconquista, la Spagna sarebbe ancora Al-Andalus. E se fosse ancora Al-Andalus saremmo tutti musulmani. E se fossimo musulmani, metà della popolazione sarebbe di serie B, le donne, e saremmo soggetti a quel tipo di società che esiste nei paesi musulmani. Con buona pace di loro, è molto meglio appartenere all'Europa che al mondo islamico. Poche persone possono discuterne. Grazie alla Reconquista siamo occidentali. Suppongo che anche la sinistra concorderà sul fatto che è meglio appartenere all'Occidente, con tutti i difetti che ha l'Occidente, piuttosto che appartenere al mondo islamico. I crocifissi sono stati aboliti in molte scuole. La scuola deve essere laica, va bene, sì, ma stiamo pagando insegnanti musulmani per insegnare agli studenti musulmani. Allora cosa ci resta, siamo o non siamo laici? Esaltano sempre ciò che è musulmano, erano persone colte, persone così, rispetto ai barbari che erano i cristiani. Quando i musulmani spagnoli raggiunsero l'apice del loro sviluppo culturale al tempo di Abderraman III, costruirono Medina Azahara. Abderraman III aveva una schiava del suo harem e le fece deformare il viso, bruciandolo. Diamo un'occhiata anche alle abitudini, che ne dite?Personalmente sono agnostico. Credo che lo stato debba essere laico, ma apparteniamo alla civiltà cristiana occidentale. Cristiano non significa che dobbiamo sottometterci alla Chiesa cattolica, significa che abbiamo un passato radicato nella religione cattolica, nel cristianesimo, che va valorizzato anche se non gli si appartiene, non gli si vuole appartenere o si è laici. Per attaccare quel passato esaltano l'Islam. Grazie a questa civiltà cristiana occidentale che l'Europa ha avuto un 17esimo secolo in cui ha separato il peccato dal crimine, nell'età dell'Illuminismo. Nell'Islam il peccato non è mai stato separato dal crimine, il peccato è ancora legato al crimine. Nei paesi arabi le cose che hanno a che fare con la religione sono punite dallo Stato. Non adottiamo ora usanze che vengono dall'Islam. Sono paesi che non possono progredire. Se il 50 per cento della popolazione, che sono donne, sono cittadini di seconda classe, quel Paese non potrà mai progredire. La cosa è chiara, vero? È meglio appartenere a questa civiltà che all'altra. Dobbiamo dare quindi valore alla Reconquista, se non ci fosse stata la Reconquista ora queste terre apparterrebbero all'Islam e saremmo una società islamica”.
Di Giulio Meotti interessante la recensione al libro di Chantal Delsol