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Veladiano, Mariapia - Il tempo è un dio breve

Autore:
Mocchetti, Giovanni
Fonte:
CulturaCattolica.it
Einaudi, €17,00

“...Noi parliamo di perseverare nella fede: S. Giovanni parla di rimanere nella fede... è lo stesso verbo che Gesù usa all’inizio del Vangelo quando dice ai suoi discepoli di rimanere con lui. Cosa vuol dire? Questo verbo significa abitare, fermarsi presso Gesù. Questo è l’unico rimanere per un cristiano. Non stancarsi mai di restare davanti a Dio, anche quando pensiamo di non credere più. Restare perché abbiamo una storia con Lui..." Ildegarda, la protagonista, viene lasciata dal marito con un bambino piccolo, Tommaso, la cui presenza consola la devastazione dolorosa dell’abbandono. La donna si lega visceralmente al bambino, fino a quando, una sera, Tommaso è preso da una grave e rara malattia. Ricoverato d’urgenza, il bambino è tra la vita e la morte. Allora Ildegarda fa un patto con Dio.
Romanzo profondamente religioso, non solo perché affronta l’eterno dilemma e l’inquieta domanda, che ciascuno di noi si pone: perché un Dio buono ed onnipotente permette che muoiano degli innocenti? Perché, se siamo stati fatti per l’infinito, se il Creatore ci ha messo dentro il desiderio di felicità, permette che la nostra libertà vada alla ricerca di surrogati per soddisfarla? Insomma, perché Dio sta di fronte in silenzio al grido poeticamente descritto da Giuseppe Ungaretti nei versi: “Chiuso tra cose mortali (anche il cielo stellato finirà) perché bramo Dio?". La scrittrice tuttavia non fa del suo punto narrativo un pretesto per un testo teologico: essa scrive un romanzo appassionante che parla delle ansie, timori, desideri che albergano nel nostro cuore. In particolare mette sulla carta quelle domande di senso e di vero, di bene che cerchiamo nella nostra vita e propone delle risposte, ci svela delle modalità con cui stare di fronte al Mistero, perché il vero Mistero è quello che genera lo stupore, non quello che ci lascia smarriti di fronte all’eterno. “Fecisti nos ad te et inquietum est cor nostrum donec requiescat in te” (Ci hai fatto per Te, o Signore e il nostro cuore è inquieto, fino a quando non trova riposo in Te – Sant’Agostino)

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