Poesia - 4 - Adoremus
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È ora di rivolgere gli occhi a Te,
che penetri con lo sguardo gli abissi.
Può esaurirsi in uno sguardo
la preghiera.
Il resto è silenzio.
Nel suo messaggio alle religiose, Giovanni Paolo II scriveva: “Occorre essere testimoni della grandezza di Dio e consacrare ogni giorno un tempo sufficientemente lungo per restare davanti al Signore, per dirgli il suo amore e soprattutto per lasciarsi amare da Lui”.
Il santo Curato d’Ars così diede ragione del suo lungo sostare contemplativo e silenzioso in chiesa: “io guardo Lui e Lui guarda me”.
Sì, la preghiera dell’adorazione può veramente esaurirsi in uno sguardo, perché quando si è innamorati è sufficiente guardare l’amato ed il cuore si appaga di questa visione! Le parole si spengono, tocca a Dio parlare; guardando Gesù Ostia, nell’adorazione, gli occhi si riempiono della luce di Dio.