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Poesia - 6 - Oro-bianco

Autore:
Zuntini, Sr. M. Karola
Fonte:
CulturaCattolica.it
Oro-bianco
Ostensorio, Monastero Adoratrici Perpetue, San Francisco. USA

Metallo infiammato,
Amore provato col fuoco!

Purezza infinita,
Agnello immolato.

Verità del Padre,
del Figlio
e dello Spirito Santo.

Si espone Colui
che è più intimo a noi
di noi stessi.

Corpo di Luce.


Nella Santissima Eucaristia Gesù è sacrificato e glorioso: infatti, l’Eucaristia viene istituita da Gesù durante l’Ultima cena, memoriale della sua passione e della sua morte in croce.
Guardando l’esposizione eucaristica veniamo colpiti dall’unione armonica di due colori: il bianco dell’Ostia e l’oro dell’ostensorio; esse sono le due tonalità cromatiche che si addicono alla divinità. Il bianco è l’unione di tutti i colori, per cui è la luce; è simbolo della purezza, del candore, dell’essere senza macchia: Gesù, infatti, è l’agnello di Dio immacolato e immolato. L’oro è il colore della trascendenza, indica la sfera di Dio, a cui viene riservato il più prezioso dei metalli, che non si corrode.
Il chiarore di questi due colori ci immerge in un mare di luce e di santità che illuminano i nostri sensi e riscaldano l’anima.
Nel Santissimo Sacramento Gesù si espone per il bene dell’uomo: è l’Emmanuele, che placa ogni nostalgia umana verso Dio; inoltre nell’Eucaristia si adora nello Spirito Santo ( è lo Spirito di Dio che santifica) il Figlio e adorando il Figlio in spirito e verità si giunge al Padre, secondo le parole di Gesù:«chi vede me vede il Padre».

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