“VIA CRUCIS” (2008-2023) di Vittorio Sedini e Umberto Bombardelli

E’ facile classificare come devozionismo popolare, in senso deteriore, quello che una volta veniva chiamato “pio esercizio della Via Crucis”: collocarlo tra le pratiche un po’ scontate, sicuramente ignote e inaccessibili alle giovani generazioni. Eppure il tragico contenuto della passione di Cristo si impone per la forza stessa degli avvenimenti narrati (Jim Caviezel, che impersonò Gesù Cristo nel film “The passion” di Mel Gibson, disse che Giovanni Paolo II dopo la visione sussurrò: “Tak Bylo, è andata così”). Anche Vittorio Sedini, illustratore e artista nato a Milano nel 1934, nella sua ricerca di “un compagno di viaggio che gli avrebbe mostrato un altro orizzonte”, si imbatte nel volumetto “Sulle tracce di Gesù” di don Primo Mazzolari, e ne rimane folgorato. In una settimana compone le quattordici stazioni (più la quindicesima, la Resurrezione) di un “piccolo ma sublime ciclo geometrizzante”, “una monodia – di silente e minimalista ma grandiosa potenza visiva – del maggior signum religioso dell’Occidente: la croce” (D. Montalto).
Queste “icone cruciformi” sono state ora, a distanza di parecchi anni, rivestite di musica dall’illustre compositore e organista Umberto Bombardelli. Quest’ultimo, socio della SIMC (Società Italiana di Musica Contemporanea) e autore di innumerevoli opere musicali, tra le quali è indispensabile citare “Five Mysteries” sui Misteri della luce del Rosario, è entrato per così dire in risonanza con la “Via Crucis” di Sedini, guidandoci a riscoprire con modalità non convenzionali la Via dolorosa del Signore che offre la Sua vita per noi.
Sono protagonisti gli interpreti musicali Luciano Chillemi alla chitarra, Giusi Malito al flauto e ottavino, Maurizio Paletta alle percussioni, Chiara Sedini al corno inglese.
E’ una commovente meditazione offerta al nostro percorso quaresimale, di cui occorre essere grati a Sedini e a Bombardelli.
Enrico Leonardi
- PRIMA STAZIONE Gesù condannato a morte - I sommi sacerdoti, le autorità e il popolo insistevano a gran voce, chiedendo che Gesù venisse crocifisso. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita (Lc 23, 23-24)
- SECONDA STAZIONE Gesù caricato della croce - I soldati, dopo aver schernito Gesù, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo (Mt 27,31)
- TERZA STAZIONE La prima caduta - Chi non prende la sua croce e non mi segue non è degno di me (Mt 10, 38)
- QUARTA STAZIONE Gesù incontra Sua Madre - Simeone parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. (Lc 2, 34-35)
- QUINTA STAZIONE Gesù aiutato dal Cireneo - Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prendere su la croce di Gesù (Mt 27, 32)
- SESTA STAZIONE Gesù asciugato dalla Veronica - Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che conosce il patire (Is 52, 2-3)
- SETTIMA STAZIONE La seconda caduta - Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per la nostra iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui, per le sue piaghe noi siamo stati guariti (Is 53,5)
- OTTAVA STAZIONE Gesù incontra le donne - Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me ma piangete su di voi su di voi stesse e sui vostri figli” (Lc 23, 27-28)
- NONA STAZIONE La terza caduta - Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come un agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca (Is 53, 7)
- DECIMA STAZIONE Gesù spogliato delle vesti - I soldati si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere (Mc 15,24)
- UNDICESIMA STAZIONE Gesù crocifisso e abbandonato - Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero Gesù e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23, 33-34)
- DODICESIMA STAZIONE Gesù muore in croce - Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo, spirò (Lc 23,46)
- TREDICESIMA STAZIONE Gesù deposto dalla croce - Giuseppe, un uomo ricco di Arimatea, andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato (Mt 27, 57-58)
- QUATTORDICESIMA STAZIONE Gesù posto nel sepolcro - Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia (Mt 27, 59-60)
- QUINDICESIMA STAZIONE Gesù risorge - “L'angelo disse alle donne: “Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E' risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire a suoi discepoli: E' risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. (Mt 28,5)