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A piedi... 10 - Nei luoghi dove Egli predicò: sul lago di Tiberiade

Fonte:
CulturaCattolica.it
VI giorno di viaggio – 2/1/2009 – Tiberiade – Tabgha – Cafarnao – Monte delle Beatitudini

BEATI QUI LUGENT, QUONIAM IPSI CONSOLABUNTUR
"Perché con la misura con cui misurate sarete misurati in cambio" (al Santuario delle Beatitudini)
- Oggi visita ai luoghi della predicazione di Gesù. Intorno al Lago di Tiberiade. Già, molto, moltissimo si svolse sulle sponde di questo lago. È impressionante. E la maggior parte degli apostoli erano di Cafarnao e dintorni. È impressionante come Dio abbia deciso di prendere un particolare del particolare per manifestarsi. Quasi tutti di un piccolissimo villaggio di una piccola regione di un piccolo popolo! E a costoro è stato detto "Andate e ammaestrate tutte le nazioni." Tutte!
- Il mio ginocchio, grazie a Dio, è quasi guarito. Oggi comunque non lo sforzo molto. Stamattina partenza sulle rive del lago. Prima di tutto, una visita alla barca del I secolo ritrovata vent'anni fa. Ritrovata proprio da due pescatori di un kibbutz, cioè da due pescatori ebrei. Come Pietro e suo fratello! Poi traversata in barca. La costa, almeno in questi tratti, è spoglia, non c'è praticamente nulla, non vi sono case singole, a eccezione dei piccoli santuari con annessi, ma neppure località, neppure paesi. Solchiamo nella chiara luce del mattino le calme acque del lago, dalla diffusa luminescenza lattiginosa. Oggi due gennaio sono alquanto abbattuto e distratto... la mente va all'Italia, a coloro che vi ho lasciato... Fa freddo, c'è aria. Ma sono in quelle stesse acque! Dico le intenzioni che mi sono state date. Ci fermiamo davanti alla chiesa del "Primato di Pietro" e vi leggiamo il Vangelo. Sul monticello che la sovrasta c'è il Santuario delle Beatitudini.
- La spiaggia e la chiesetta sono commoventi: quasi esattamente come me le immaginavo. Quando Pietro si gettò in acqua per raggiungere a nuoto Gesù aveva la barca nel punto esatto in cui siamo! La spiaggia, e la roccia appena sopra, su cui Gesù si era messo ad arrostire il pesce. Diceva Don Eugenio Nembrini agli esercizi: "Ecco, il mio sogno è proprio questo, una grigliata sulla spiaggia con Gesù che arrostisce il pesce!" Pietro, Pietro, da questi luoghi emerge sì Gesù, ma potentissima sento la figura di Pietro, così simile a tutti noi, a me, nella sua generosa irruenza e debolezza!
- Poi Cafarnao. Scavi. E ancora una volta la tradizione, le cronache dei primi pellegrini, i Vangeli, confermano tutto. I resti del villaggio in riva alle acque e una casa venerata su tutte, sulla quale furono costruite chiese nel corso dei secoli, fino all'attuale, moderna. Poi la sinagoga in cui predicò Gesù. Messa. Poi pranzo.
- Santuario della Moltiplicazione. Spoglio, è la ricostruzione della chiesa bizantina, di cui conserva intatti i mosaici. È incredibile come tutto sia stato distrutto e ricostruito, mille volte, in continuazione! Che cosa ha questa terra? A prima vista niente di che... tutto appare così tranquillo... rivolte continue, lotte, distruzioni, c'è qualcosa che porta l'umanità a distruggere e ricostruire in continuazione qui...
- Sotto l'altare la pietra su cui Gesù posò i cinque pani e i due pesci. Donge: "Gesù compie il miracolo se noi la nostra estrema povertà Gliela affidiamo tutta"; già, questo occorre... darGli tutto. Ricordo che avevo sentito, o meditato, su questo miracolo: "Gesù sfama attraverso il nostro limite, non nonostante..." Non so come, non so, chiedo, prego che mi sia data la forza di affidarmi così profondamente e la forza di capire come dal mio limite, dal mio male sortisca il bene, e mi sia data la grazia di vedere coi miei occhi questi frutti. Quella roccia, quella roccia che emerge dal terreno su cui Lui fece quello.

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