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A piedi... 9 - Verso i luoghi dove Lui predicò

Fonte:
CulturaCattolica.it
V giorno di viaggio – 1/1/2009 – Monte Tabor – Tiberiade

- Sono costretto ad andare a Tiberiade in bus, mentre gli altri si incamminano a piedi e, saprò poi, attraversano uno dei percorsi più belli e panoramici di tutto il tragitto (ahimè). Scendendo alle sponde per un'ampia strada mi si mostra il Lago di Tiberiade, di Genezareth, enorme e azzurrissimo! Proprio quello di cui fin dalla più tenera infanzia sentii parlare! Quello su cui pescava Pietro. Quello sulle cui sponde predicò Lui. In fondo vi sono le alture del Golan, le più lontane delle quali sono evidentemente coperte di neve... Neve in Israele! È il Monte Ermon… il monte del Salmo 132 ("è come rugiada dell'Ermon")… quante volte l'ho udito! Le sponde del lago non sono così verdi come le colline che ho scorso i giorni precedenti, si presentano per lo più ocra, con spolverate di verde, sembrano il lato chiaro della carta-roccia del presepio. Con le ginocchia tranquille e indolenzite attendo gli altri nell'albergo (panoramicissimo), sperando arrivino in tempo per dir Messa (!).
- Nell'attesa leggo il Vangelo e la Scuola di Comunità. "Andate e ammaestrate tutte le nazioni", dice Gesù… meno male, penso, allora la Bibbia non è stata scritta solo per gli Ebrei! Dal Popolo Eletto a tutte le nazioni e… a me! Ecco che cosa portò Gesù, il Lieto Annuncio per tutti!
- Dai discorsi di ieri sera, dalla scuola di comunità che leggo sono combattuto. Da una parte mi sembra di stare attaccato a ciò che voglio, alla mia misura sulla vita… Dall'altra se mi guardo indietro vedo come i passi fondamentali che mi hanno portato a come sono ora – riguardo gli ultimi mesi in particolare – li ho fatti seguendo ciò che mi veniva posto innanzi. Quindi dove sbaglio, dove ho sbagliato? Mi conforta ciò che mi ha detto il mio amico Paolo la sera della Vigilia – veramente l'incontro che avevo chiesto - "Ti sarà restituito il centuplo…" chiederò a Donge.
- Tramonto sul lago di Tiberiade. Barca sul lago. Neve oltre le alture del Golan: il Monte Ermon ("è come rugiada dell'Ermon/ che scende sui monti di Sion" salmo 132). Missa in Angustiis: nei locali del night club dell'albergo (!), con un bicchiere di vetro come calice e il pane arabo fregato al ristorante da consacrare (!). Poi discussione sull'incontro con Guido nel kibbutz stamattina. Donge: "Non confondete la tristezza con la disperazione. Chi è triste è lieto perché si muove, perché tenta; chi è disperato resta fermo!"

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