Celibato ecclesiastico e fraternità sacerdotale
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Non è intenzione dell'Autore presentare qui un'esposizione dottrinale sul Celibato Sacerdotale, ma più semplicemente partire da una costatazione, che cioè il Celibato Sacerdotale è una realtà largamente vissuta nella Chiesa contemporanea, così come è stata una realtà vissuta lungo i venti secoli della fede cristiana, fino da quando fu una realtà vissuta della vita stessa del Signore Gesù e dei suoi discepoli.
Sembrerebbe risultare interessante riflettere su come esso viene vissuto nelle sue motivazioni evangeliche ed esistenziali - e perciò essenziali - al di là delle inevitabili deficienze proprie a tutte le realtà incarnate dagli uomini.
Non si può difatti non segnalare un aumento molto rimarchevole delle vocazioni sacerdotali in America Latina, Africa ed Asia, cioè proprio dove solo alcuni anni fa si sottolineava una situazione di stallo e regresso delle vocazioni per giustificare un ripensamento della prassi celibataria della Chiesa Latina.
In pari tempo, va sottolineata la eccellente qualità umana e spirituale sia di tali vocazioni, che dei giovani sacerdoti: generalmente si tratta di una generazione nuova di preti, dal tono conciliare ed evangelico, con grandissima sensibilità alla missione ed anche dotata di umana benevolenza e cordialità, oltreché molto impegnata sia dal punto di vista della preparazione intellettuale che dal punto di vista della preparazione spirituale.