"Voleva vedere Gesù"
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Domenica 7 novembre 2004
Sia lodato Gesù Cristo!
È la prima volta che vi vedo - e siamo fratelli:… questa è la Chiesa Cattolica!
Oggi stiamo nella trentaduesima settimana della liturgia del tempo ordinario. Niente - si direbbe - di straordinario.
Ci sono tempi molto straordinari nella liturgia: quando viene il Natale… l'Avvento… si pensa a Gesù che nasce;… quando comincia la Quaresima… il cammino della Passione… quando arriva la Settimana Santa… quando arriva la Pasqua e poi tutto il tempo della Risurrezione… e la Ascensione.
Tanti tempi straordinari,… però adesso è un tempo ordinario.
Il tempo ordinario è un tempo opportuno:… ordinario, però opportuno. A cosa serve il tempo ordinario?
Per conoscere il Signore Gesù come era ordinariamente, non come era straordinariamente.
Non come era sulla croce o al momento del Natale, ma come era ogni giorno. Come era Lui!
Conoscerlo come era Lui. Per questo il tempo ordinario è un tempo molto straordinario.
Perché è un tempo propizio - molte settimane che ci propongono le letture del Vangelo, del santo Vangelo - per avvicinarci a conoscerlo.
Dice il santo Vangelo che un giorno Nostro Signore si trovò a Gerico.
Gerico è un sogno della fantasia degli ebrei; tutti gli ebrei andavano a Gerico come a un sogno.
E quando si trovò a Gerico, c'era lì un uomo, il cui nome era Zaccheo. E Zaccheo salì su un albero…
Perché Zaccheo salì su un albero?
Dice queste parole il santo Vangelo: "egli voleva vedere Gesù". Voleva vedere Gesù!
Dice quello che è tipico di ciascuno di noi: vogliamo vedere Gesù!
E il tempo ordinario della liturgia è un tempo per vedere Gesù, per vederlo, per conoscerlo.
Mi permetterei di presentarvi alcuni suggerimenti per conoscere il Signore Gesù.
Tutti ci rendiamo conto che con gli occhi si può guardare direttamente verso un punto. E vedere contemporaneamente tutto intorno con la coda dell'occhio!
Guardiamo verso quel punto là ed allo stesso tempo possiamo vedere le persone che stanno tutt'intorno e di fianco. Cioè quello che si muove da questo lato e quello che si muove dall'altro lato. Il potere della vista è questo!
E così facciamo, a volte, quando leggiamo il santo Vangelo, vediamo il Signore Gesù, guardiamo direttamente verso di Lui, ci soffermiamo sulla cosa importante che Egli dice, che Lui fa, sul miracolo…; però ci sfuggono, a volte, vari particolari che stanno intorno a Lui; ci sfuggono molti particolari:
le persone che stanno vicino a Lui…, i dettagli della natura…, l'ambientazione…, la maniera con cui si comportava con le persone di differente tipo,… il carattere che Egli aveva,… come reagiva davanti a tal tipo di persona o un altro tipo,… come era la sua idiosincrasia,… ciò che gli piaceva,… ciò che non gli piaceva,… come era il suo temperamento…
Guardate… veramente c'è molto da conoscere di Nostro Signore Gesù Cristo: come era Lui!
Dice Zaccheo che lui voleva vedere Gesù. Vogliamo vedere Gesù! Zaccheo voleva vedere Gesù, come uomo. Un uomo straordinario.
Prima di tutto potremmo dire che era un uomo sommamente attrattivo.
Da ogni parte venivano per vederlo, perfino per toccarlo; da lontano venivano, non avevano aerei come abbiamo adesso, né automobili, né buone strade; venivano a piedi… per cattive strade…
Attratti dal fascino di questo Uomo,… dal mistero; Egli aveva in sé un "mistero", portava un "mistero"!
Sentire la sua voce!… Egli, dice il Vangelo, disse al tale: gli disse!
Alzò la voce e disse;… iniziò a gridare;… parlò con i bambini, parlò teneramente;… parlò coi malati,… con gli amici,… la voce misteriosa del Signore Gesù… come era la voce del Signore?… e lo sguardo; lo "sguardo"! Il Santo Vangelo parla molto spesso dello sguardo del Signore: "Lo guardò e gli disse"!
Uno sguardo di molto fascino ed anche di grandissimo impatto. Lo guardavano e si sentivano presi nel cuore,… e andavano dietro a Lui.
Era un uomo di molte caratteristiche. Perché non dedicarsi alcuni giorni alla ricerca di queste caratteristiche del Signore?
Gli piaceva osservare la gente!
Dicono che si sedette nel Tempio ad osservare la gente che portava l'elemosina. Osservava la gente… Gli piaceva osservare.
Si sedette ad un pranzo ed osservava la gente che cercava di occupare i primi posti. Era un buon osservatore:… dei modi di essere delle persone. Tutte le parabole che abbiamo - che sono "infinite" - sono una collezione delle osservazioni che Lui faceva e delle riflessioni che Lui anche faceva.
Osservava la natura. Come osservava la natura, Nostro Signore!… come la ammirava!… Nei dettagli:… del vento, del tempo, dei fiori, dei frutti, delle spighe, di… tutto,… dei laghi…
Molto ambientato… si sentiva… nella sua terra!
Dovrei dire - parlando del Nicaragua - che il Nicaragua assomiglia un po' alla terra del Signore, perché è una terra verde,… una terra verde! Galilea era una terra verde, con laghi. Nicaragua è una terra verde, con laghi.
Così quando andava in Giudea, che era terra desertica, e dove vivevano i suoi nemici, provava questa grande nostalgia di ritornare alla sua terra, al suo Nicaragua, che era la Galilea.
Galilea aveva laghi, aveva colline, aveva buone coltivazioni, terra verde, con fiori di mandorlo a suo tempo,… ed una grande montagna, della quale il Vangelo mai parla, perché tutti la vedevano,… non era necessario descriverla.
Gli piaceva andare sulle montagne, gli piaceva andare al mare, gli piaceva andare sui laghi, camminava molto a piedi e… così potrei continuare a lungo a ricordare tutte le caratteristiche che gli erano proprie.
La gente era attirata da Lui…, dalla sua dottrina…, dalla sua persona…, dal suo insegnamento…, dal suo fascino e… dal suo mistero.
Che cos'è un mistero?
Un mistero non è una cosa che non si sa cos'è. Il mistero di Dio non è una cosa che non si sa cos'è. Tutti sappiamo che cos'è. Tutti seguiamo questo mistero, perché sappiamo che cos'è.
Sappiamo che cos'è! Il mistero è invece qualcosa che non riusciamo a circumnavigare del tutto, di cui non riusciamo ad esaurire il fondo. Questo è un mistero. Però sappiamo che cos'è.
Quelli che conoscono, per esempio - così: tutti! l'amore!
L'amore! L'amore, cos'è l'amore? L'amore è un mistero! Non vuol dire che non si sa cos'è l'amore.
Tutti quelli che lo vivono, sanno che è un mistero, perché mai riescono a circumnavigarlo completamente, del tutto. Per questo ci rimane sempre qualcosa…di più
Quest'uomo portava in sé questo mistero, l'incanto ed il fascino di questo mistero, nella sua persona e nella sua dottrina.
Diedero molti titoli al Signore Gesù.
Lo chiamarono - che ci piace - Agnello di Dio,… "Agnello di Dio"!… Lo chiamarono Maestro,… "Maestro"!
Il cieco di Gerico lo chiamò con il grande titolo di Israele: "Figlio di Davide. Abbi pietà di me!"… "Figlio di Davide"!
Lo chiamarono medico,… "Medico"! Medico dei corpi e medico delle anime: medico dei corpi e ancor più medico delle anime… Medico dei corpi, perché la medicina dei corpi, che si vedeva, era l'immagine della medicina dell'anima, che era ancora più efficace.
I suoi nemici - con ogni ragione - lo chiamarono "seduttore": "Questo seduttore"!
Ed avevano tutte le ragioni per chiamarlo "seduttore", perché non c'è una seduzione più grande dell'"amore di Dio"!
Questa è infatti la vera seduzione, che Egli portava su di sé, ed alla quale i cuori semplici e buoni non potevano resistere.
Ciononostante, alcuni si scandalizzarono di Lui e vollero allontanarsi da Lui.
Noi conosciamo alcune persone, perfino nelle nostre famiglie, che si sono allontanate da Lui, che si sono scandalizzate di Lui.
Egli disse a Pietro ed agli altri: "Anche voi ve ne volete andare…?" "Volete andarvene anche voi…?"… Anche noi vogliamo andarcene…??
Gli disse San Pietro le parole e il titolo più importante: "Da chi andremo Signore? Tu solo hai parole di vita eterna!"
"Da chi andremo Signore? Tu solo hai parole di vita eterna!".
Per questo vi dico, cari amici di Managua:… questo tempo ordinario non è per niente ordinario; è invece un tempo molto straordinario, perché ci dà l'opportunità di avvicinarci alla persona, alla dottrina e al mistero di Nostro Signore Gesù Cristo.
Sia lodato Gesù Cristo