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“La nuova scuola spiegata ai genitori”

Fonte:
CulturaCattolica.it ©
Allegato al Corriera della Sera in questi giorni viene venduto l’opuscolo “La nuova scuola spiegata ai genitori” – Guida alle iscrizioni 2009/10.
Opuscolo molto interessante che non tralascia niente: aiuta realmente i genitori a districarsi nel difficile compito di capire “cosa cambia, cosa rimane e come orientarsi nella scelta”.
Ma come avviene sempre quando si parla dell’ora di religione a scuola, non si forniscono indicazioni precise.

Allegato al Corriera della Sera in questi giorni viene venduto l’opuscolo “La nuova scuola spiegata ai genitori” – Guida alle iscrizioni 2009/10.
Opuscolo molto interessante che non tralascia niente: aiuta realmente i genitori a districarsi nel difficile compito di capire “cosa cambia, cosa rimane e come orientarsi nella scelta”.
Ma come avviene sempre quando si parla dell’ora di religione a scuola, non si forniscono indicazioni precise.
Ad esempio a pagina 29 dell’opuscolo alla domanda: “Cosa fanno gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione?”
Si risponde così: “Gli alunni che non si avvalgono dell’IRC scelgono al momento dell’iscrizione le attività che intendono svolger in alternativa all’IRC.
Possono chiedere di anticipare l’uscita o ritardare l’ingresso a scuola; possono svolgere attività di studio con altro insegnante (gli studenti della scuola secondaria di II possono chiedere di svolgere attività di studio individuale non assistito).”
Mi permetto di far notare che non è proprio così.
Infatti la richiesta di scelta se avvalersi o meno di tale insegnamento, va fatta all’atto dell’iscrizione, ma “la scelta delle attività alternative è effettuata mediante l’allegato mod. E all’inizio delle lezioni e ha effetto per l’intero anno scolastico di riferimento”. (Cfr. Circolare Ministeriale numero 4 del 15 gennaio 2009).
Infatti la Circolare Ministeriale numero 302 del 29.10.1986 così recita: “Al riguardo è appena il caso di precisare come la programmazione delle attività per gli alunni che comunque non abbiano dichiarato di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, costituendo momento integrante della più generale funzione di programmazione dell’azione educativa attribuita alla competenza dei Collegi dei docenti dall’articolo 4 del DPR numero 416/74, venga a configurarsi con i caratteri di prestazione di un servizio obbligatorio posto a carico dei collegi dei docenti medesimi. Di conseguenza, qualora tale puntuale adempimento non sia stato ancora compiuto dal collegio dei docenti, sarà cura dei Capi d’Istituto intervenire perché subito l’organo collegiale predetto vi provveda, onde rendere possibile l’immediato avvio delle attività in parola.
Vorrei ricordare che le attività alternative all’IRC “… sono definite … entro il primo mese dall’inizio della scuola dal Collegio dei docenti …”.
Questo significa che se avvalersi o non avvalersi dell’IRC bisogna farlo al momento dell’iscrizione, cioè entro il 20 febbraio 2009, ma cosa fare il alternativa all’IRC bisogna comunicarlo all’inizio dell’anno scolastico 2009/10, cioè ai primi di settembre 2009.
Ma quali sono le alternative all’IRC?
Ecco cosa prevede sempre la Circolare Ministeriale numero 4 del 15 gennaio 2009:
1. Attività didattiche e formative;
2. Attività di studio e/o di ricerca individuale con assistenza di personale docente;
3. Libera attività di studio e/o di ricerca senza assistenza di personale docente;
4. Uscita dalla scuola.
Come si nota non c’è l’opzione “chiedere di anticipare l’uscita o ritardare l’ingresso a scuola”, ma “uscita dalla scuola”.
Questo significa che se l’ora di religione capita alla terza ora del lunedì, l’alunno potrà uscire alla ore 10,30 per rientrare poi alle 11, 30.
In ultimo mi permetto di far notare che le ore di religione cattolica alla scuola dell’Infanzia sono 60 annuali o 1,30 alla settimana.

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