Associazione Cultura Cattolica

Macbeth 1 - Introduzione

“Perché Shakespeare è più cristiano di Racine ed è più grande poeta? - si domanda Manzoni - Perché in Shakespeare si va più a fondo al cuore, perché Shakespeare è in modo continuo e intenso il poeta dell'io profondo".
(Antonio Spadaro, La grazia della parola: Karl Rahner e la poesia, Jaca Book, 2006)
Fonte:
CulturaCattolica.it
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PREMESSA
Nel ’600 si afferma in Inghilterra il teatro moderno con elementi, modi e contenuti che hanno rappresentato nei secoli successivi fino ai giorni nostri i fondamenti del teatro europeo.
I caratteri innovativi della rappresentazione trovano la loro sintesi nell’opera di William Shakespeare, universalmente riconosciuto come il padre della letteratura inglese e, accanto ai tragediografi greci, il più grande drammaturgo della storia.

Con questo Autore il nuovo teatro conosce una più ampia destinazione: esce dalle corti signorili per rivolgersi ad un pubblico vasto e composito, senza distinzioni di classi sociali, unito però da due sentimenti comuni: l’amor di patria e il rispetto per la Corona.
In un tempo in cui non c’erano molti mezzi di comunicazione, il teatro che riunisce il testo e la rappresentazione con scene, attori e musiche, svolge una funzione fondamentale per la cultura di massa e per la coscienza civile e morale di chi vi assiste.
Lo spettatore è chiamato infatti, oltre che a divertirsi, anche a partecipare a ciò che avviene sulla scena, ad esprimere il suo gradimento e a fare delle riflessioni su ciò che vede e sente.

VITA
William Shakespeare nasce a Stratford-upon-Avon (che si trova a Nord-Ovest di Londra), nel 1564.
All’età di 18 anni, sposa Anne Hathaway dalla quale ha tre figli e poco si sa di lui prima del 1592, data in cui risulta essere a Londra dove trascorre la maggior parte della propria esistenza prima come attore e poi come scrittore di poesie, di tragedie e di commedie.
Entra come socio nella Compagnia Del Lord Ciambellano e dopo la morte di Elisabetta I e l'incoronazione di Giacomo I (1603- 1625), il nuovo monarca adotta la compagnia che si fregia così del titolo The King's Men (Gli uomini del re), nella quale Shakespeare ricopre il ruolo di amministratore, oltre a quelli di drammaturgo e attore e diventa poi socio del nuovo teatro The Globe nel 1599.
Verso il 1610 ritorna nella sua città dove si spegne nel 1616.

TEMI
La sua opera si afferma sulla fama già consolidata della tragedia rinascimentale, che aveva come modelli di riferimento i testi dei tragediografi greci e i drammi a fosche tinte di Seneca, ma la sua grandezza scaturisce dalla profondità dei temi trattati che riguardano il destino dell’uomo, il significato della realtà, il conflitto fra il bene e il male, la lucida visione del peccato e l’ambizione del potere, e dalla forza dei personaggi, la vita dei quali è determinata dalle loro scelte e dalla loro libertà.
Per questa capacità di penetrare e scandagliare le zone più nascoste dell’animo umano e per la sua modernità, lo si è rappresentato, letto e commentato nei secoli successivi, scoprendo sempre nuovi significati dei suoi testi e ispirandosi ad essi per la composizione di saggi letterari, opere liriche e versioni cinematografiche

IL MACBETH
In quanto tragedia, il Macbeth ha elementi costitutivi specifici: è una “storia”, sia pure senza narratore, destinata alla scena teatrale o alla lettura, con azioni fra loro collegate e personaggi che le compiono.
Si fonda sul dialogo e sul monologo, su espressioni e vocaboli selezionati, alla efficacia dei quali sono affidati lo svolgersi degli avvenimenti, i sentimenti e la psicologia dei personaggi, le indicazioni sceniche e il messaggio che l’Autore vuol esprimere e comunicare.

Il dramma appartiene alle grandi tragedie (Amleto, Otello, Re Lear, Macbeth) scritte fra il 1599 e il 1606, e più precisamente venne composto nel 1606 dall’Autore che si ispirò alle cronache cinquecentesche che riportavano gli avvenimenti di età medievale, e a un personaggio storico che regnò in Scozia dal 1040 al 1057.
Ma fatti e avvenimenti vengono reinterpretati nella creazione artistica e costituiscono la materia di un testo potente e fosco, nel quale Shakespeare illumina una realtà storica investita dalle forze del male e mette a nudo i reconditi moventi del cuore.