Il rapporto tra i sessi nella SF 1 - Marte e Venere
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1. Marte e Venere: conflitto o armonia?
Quando lo psicologo americano John Gray nel 1992 scrisse il suo fortunatissimo best seller “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, (1) ponendo a tema le differenze tra gli uomini e le donne, e la possibilità di conoscere e di accettare tali differenze per vivere meglio il proprio rapporto di coppia, utilizzò come introduzione una parabola spaziale dal chiaro sapore fantascientifico:
“Immaginate che gli uomini vengano da Marte e le donne da Venere. Un giorno di molto tempo fa, guardando nei loro telescopi, i marziani scoprirono le venusiane. Questo bastò a risvegliare in loro sentimenti fino a quel momento sconosciuti. Si innamorarono e in tutta fretta inventarono i viaggi spaziali, raggiungendo così Venere. Le venusiane accolsero i marziani a braccia aperte. Avevano sempre saputo che quel giorno sarebbe arrivato e i loro cuori si aprirono a un amore mai provato prima. L’amore tra le venusiane e i marziani aveva una qualità magica. Provavano grande piacere nello stare insieme, nel fare le cose insieme, nel dividere tutto. Sebbene originari di mondi diversi, apprezzavano le reciproche differenze. Dedicarono mesi a studiarsi, esplorarsi e apprezzare i rispettivi bisogni, preferenze e modi di comportamento. Per anni andarono d'amore e d'accordo. Poi decisero di raggiungere la Terra. All'inizio tutto era bellissimo. Ma poi gli effetti dell'atmosfera terrestre cominciarono a farsi sentire e una mattina al risveglio tutti si scoprirono affetti da un particolare tipo di amnesia... Sia i marziani sia le venusiane dimenticarono di provenire da mondi diversi e di essere quindi per forza differenti. In una sola mattinata tutto quello che avevano imparato venne cancellato dalla loro memoria. E da quel giorno uomini e donne sono vissuti in conflitto”. (2)
L’immenso successo planetario del libro di Gray (cui seguì un’altra quindicina di titoli sempre più analitici sullo stesso tema), evidenziò una diffusissima esigenza, da parte di milioni di persone, di giungere ad una miglior comprensione di se stessi e del proprio partner, per vivere una armonia a partire da una diversità.
Pur essendo abbastanza recente, “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” fa riferimento a un universo culturale e a un sistema di valori “tradizionali” ancora largamente condivisi dai suoi lettori ed estimatori. Chi invece non apprezzò l’opera di Gray fu il mondo femminista, che vedeva in essa un testo “patriarcale, quasi vittoriano”, espressione di un inaccettabile maschilismo contrario all’emancipazione femminile. E questo soprattutto per la sottolineatura delle differenze tra uomini e donne.
Sembra quasi incredibile che John Gray abbia sfondato a colpi di decine di milioni di copie vendute, quando la discussione sul gender sembra farci percepire che l’onda del pensiero collettivo vada in tutt’altra direzione.
NOTE
1. JOHN GRAY, Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere (Men are from Mars, Women are from Venus), Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas S.p.A., Milano 1992.
2. JOHN GRAY, Op. cit, pag. 19.