La bioetica e il futuro dell'uomo
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Che cosa ha veramente detto la fantascienza (sulla bioetica)

In questi tempi di dure rivelazioni su quanto sta avvenendo nei "lucidi laboratori così gloriosi" (C. Martini), dove si sta toccando alle radici l'albero della vita che nell'Eden era difeso dalla stessa proibizione dell'albero del bene e del male, molti tirano in ballo, a proposito e a sproposito, la fantascienza.
A sproposito si cita la FS per rilevarne l'eccessivo catastrofismo, la visione apocalittica che la Scienza contemporanea sarebbe in grado di temperare con la sua capacità deontologica ed etica interna. "Voterò ai referendum perché conosco la differenza tra scienza e FS" ha detto qualcuno.
Ossia: "Non potrete mai convincermi che tutti quei danni ipotizzati dalle storie fantascientifiche succederanno veramente!"
L'ignaro interlocutore non si rende conto che la FS è essenzialmente proiezione dell'oggi su schermo futuribile; la sua capacità di profezia è evidentemente legata all'intelligenza di tutti i fattori in gioco da parte della genialità interpretativa dello scrittore; quest'ultimo tuttavia si cimenta con situazioni ignote, collocando i suoi protagonisti nel dilemma di nuovi problemi, GIA' OGGI ALLE PORTE. Questo esercizio di proiezione non può che essere salutare per chi è chiamato a decidere il sentiero da imboccare, la strada da prendere. Si può dire: "Crepi l'astrologo!" solo quando il suo messaggio, più o meno piacevole da ascoltare, sia stato debitamente soppesato con la forza degli elementi in campo. Ancora a sproposito è stata citata la FS dalla dottoressa Hung Ching Liu, che "esponendo i risultati delle sue ricerche all'American Society for Reproductive Medicine, ha affermato di essere riuscita a costruire un utero artificiale che ha condizioni identiche a quello femminile, in cui ha coltivato embrioni umani fino al tredicesimo giorno, quando sono "less human'' (meno umani). Ha detto che "è la fantascienza a dirci che in un futuro vicino coltiveremo embrioni e alleveremo i figli completamente in laboratorio. E' anche il nostro obiettivo, la nascita senza madre". (Il Foglio 22.3.2005).
Anche qui siamo in presenza di ignoranza, in senso tecnico, del contesto di cui si parla: ossia la suddetta scienziata si guarda bene dal precisare che cosa ha detto veramente chi ha parlato di uteri artificiali, come A. Huxley nel suo "Mondo nuovo", o I. Asimov nel suo spettacolare ed emblematico romanzo "Il sole nudo". Siamo in un contesto tutt'altro che entusiastico o consolatorio, o di ottimismo scientista; anzi la pensosità e la preoccupazione per le sorti dell'umanità raggiungono nei testi descritti livelli di allarme rosso.
Del resto già "Il senso religioso" di don Giussani citava un famoso aneddoto riguardante W. Churchill in visita in America. "Churchill, quando fu chiamato in America per un viaggio trionfale come il salvatore della civiltà, giunse anche all'Istituto di Tecnologia di Boston. Il direttore dell'Istituto fece un grande discorso in cui esaltò il valore definitivo di questa civiltà dell'uomo ormai giunta quasi al suo scopo ultimo, quello di dominare, come già dominava tutto, anche l'uomo, nel senso di poter programmare pensieri, sentimenti: così non sarebbe più potuto nascere un nuovo Hitler. Si alzò Churchill e disse testualmente: «Il decano di studi umanistici, parlò con venerazione della abilità scientifica che sta avvicinandosi al controllo dei pensieri umani con precisione. Io sarò assai contento, prima che ciò accada, di essere morto»." Commenta don Giussani: "La politica di oggi è governata da questo tipo di cultura in tutto il mondo. Per questo è la rivoluzione per la difesa dell'umano che occorre, ed essa può avere un solo segno, quello religioso, quello religioso autentico, perciò il cristiano autentico in prima linea".
Vi è un'antologia, oggi purtroppo quasi introvabile, che dettaglia in modo agghiacciante le possibili evoluzioni dell'ingegneria genetica e della clonazione: si intitola "L'uomo duplicato" e raccoglie una ventina di racconti di vario livello e valore; molti comunque in grado di suscitare drammatiche riflessioni. Ci soffermeremo su alcuni di questi racconti nel tentativo di incontrare testi ed autori suggestivi per gli argomenti che ci interessano.