Havel. Una vita 2 - Opposizione e poesia
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Collegio
Vaclav frequentava nel 1947 un collegio situato in un castello del XIII secolo ed era circondato dai rampolli delle migliori famiglie. Non risultava un allievo eccezionale, era timido e riservato, ma già si era fatto nominare cronista del campo studentesco per le sue precoci doti di scrittore.
Dopo che i comunisti presero il potere la scuola fu chiusa e il suo preside andò a lavorare in miniera.
A 14 anni, negli anni ‘50 a Vaclav fu impedito di proseguire gli studi in quanto "soggetto borghese”(Havel. Una vita,pag.64)
I Trentasei
Si adattò a lavorare e poté continuare a studiare unicamente frequentando una scuola serale dove non avrebbe “contaminato i ragazzi della classe operaia”. Con l'amico Kopecky, figlio di un diplomatico, Havel si diede subito da fare. Fondarono il gruppo ”Trentasei”(anno di nascita), dibattendo problemi di economia e filosofia e pubblicarono un periodico. Si opponeva apertamente al carattere coercitivo del Comunismo e propendeva per ogni forma di libera espressione dell'individuo, insistendo sulla centralità dei valori morali e dibattendo con gli amici adolescenti le affermazioni contenute negli scritti di Tommaso d'Aquino e Kant.
La Poesia
La sua musa iniziava però ad essere la poesia in un tempo in cui si assisteva in Cecoslovacchia ad una fioritura poetica eccezionale. Furono favoriti incontri con grandi poeti e studiosi di letteratura che introdussero nel gruppo dei giovani aspiranti scrittori, poeti e narratori quali Shakespeare, Joyce, Baudelaire, Holan e i romanzieri americani.
Nel ‘56 il ventenne Havel fece il suo primo intervento nel mondo della letteratura ufficiale con un articolo di rottura su una rivista letteraria e la richiesta pubblica della reintegrazione fra gli scrittori di letteratura cecoslovacca di autori che erano stati messi al bando dalla censura.
Iniziava così ad essere una voce che voleva sentirsi ascoltata, non temendo di esporre idee non conformi ai diktat comunisti.
Economia e leva
Il tentativo di iscriversi ad un'università di lettere fu sempre respinto. Accettò però di iscriversi alla scuola di economia di Praga, anche senza grandi entusiasmi. II soldato Havel fu dichiarato idoneo per l'esercizio militare nel 1957. Anche in quella situazione deprimente che lo rendeva triste e infelice non si perse d'animo e organizzò una compagnia teatrale amatoriale del reggimento. Riusciva a riservarsi del tempo per leggere Lee Masters, Poe, Ionesco, Beckett. Finì il servizio militare deluso e senza prospettive e l'unica luce nell'oscurità era l'amore per Olga, la giovane cui si era legato.