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Una chiave per capire la "nuova era" (new age)

Autore:
Osório Gonçalves, Teresa
Fonte:
Osservatore Romano

Chi si avvicina alle diverse espressioni culturali, religiose, terapeutiche, artistiche, che usano il simbolo “Nuova Era” o “Era dell’Acquario” con l’intento di cogliere ciò che le unisce può provare un senso di smarrimento, come chi entrasse in un labirinto. Non esiste una struttura unificata né un centro unico ispiratore di ciò che tuttavia presenta un’aria di famiglia e ha delle comuni espressioni pubbliche di promozione, collegate da un complesso “network” di dimensioni planetarie.
Come punto di partenza potremmo definire la “Nuova Era” (in inglese “New Age”) come una corrente culturale, radicata nell’esoterismo occidentale del secolo XIX e volgarizzata nella seconda metà del secolo XX, che si presenta sotto l’insegna del mito astrologico dell’Acquario. L’idea centrale, scrive Jean Vernette, è che, alla vigilia dell’anno 2000, l’umanità stia entrando in un’era nuova, di presa di coscienza spirituale a livello planetario, dì armonia e di luce. Starebbe per realizzarsi, così viene sostenuto da alcuni, la seconda venuta di Cristo, le cui energie sarebbero già in azione tra noi, in seno alle molteplici ricerche spirituali, e a numerosi gruppi religiosi (J. Vernette, Le Nouvel Age, Téqui, Paris 1990, p. 7).

Radici

Le espressioni “Nuova Era” e “Era dell’Acquario” provengono dagli ambienti esoterici europei ed americani della fine del sec. XIX e l’inizio del sec. XX, dove le idee dell’evoluzionismo scientifico erano state applicate alla storia psicologica e spirituale dell’umanità e si alimentava l’attesa di un cambiamento radicale. Speculazioni astrologiche contribuivano a corroborare questa attesa.
Uno dei libri di riferimento è L’Ere du Verseau pubblicato nel 1937 dall’esoterista francese Paul Le Cour. Basandosi su antiche teorie astrologiche, secondo cui il sole cambierebbe di segno zodiacale ogni 2169 anni circa, Le Cour ha sostenuto che sta per finire l’Era dei Pesci, iniziata il 21 marzo dell’era cristiana e il sole sta per entrare nel segno zodiacale dell’Acquario. E mentre l’era dei Pesci è stata, caratterizzata da grande ristrettezza e da innumerevoli guerre, l’era dell’Acquario sarà contraddistinta dall’abbondanza, simbolizzata dalla figura mitica dell’Acquario, il giovane Ganimede che versa da un’urna un fiotto d’acqua.
Per capire il movimento culturale che si è definito più tardi, tra gli anni 1960 e 1980, occorre quindi guardar alla sua matrice essenziale, che troviamo nella tradizione esoterico-teosofica diffusa nell’ambiente intellettuale europeo dei secoli XVIII-XIX e specialmente nei circoli culturali della massoneria, dello spiritismo, dell’occultismo, della teosofia. Questi circoli condividevano una forma di cultura esoterica, definita (secondo lo specialista francese Antoine Faivre [A. Faivre, Access to Western Esotericism, Sunny Press, Albany 1994, pp. 10-15]) con questi elementi:

- l’universo visibile ed invisibile è collegato da una serie di corrispondenze, di analogie, di influssi tra microcosmo e macrocosmo, tra i metalli e i pianeti, tra questi e le diverse parti del corpo umano, tra il cosmo che vediamo e i livelli invisibili della realtà;

- la natura è un essere vivente, percorso da reti di simpatia e di antipatia, animato da una luce e da un fuoco occulto che l’uomo cerca di controllare;

- tramite l’immaginazione, che è un organo dello spirito, l’uomo può entrare in contatto con il mondo superiore o inferiore, ricorrendo ai mediatori (angeli, spiriti, demoni) o a rituali;

- viene proposto all’uomo un itinerario spirituale di trasformazione, che lo inizierà ai misteri del cosmo, di Dio e del proprio essere, facendolo arrivare alla gnosis, la conoscenza più alta, che coincide con la salvezza;

- si cerca una tradizione filosofica (filosofia perenne) e religiosa (teologia primordiale) anteriore e superiore a tutte le tradizioni filosofiche e religiose dell’umanità, una “dottrina segreta” chiave di tutte le tradizioni “esoteriche” cioè aperte a tutti;

- la trasmissione degli insegnamenti esoterici è fatta da maestro a discepolo attraverso un’iniziazione progressiva.

Secondo lo studioso olandese Hanegraaff, l’esoterismo del sec. XIX è un esoterismo “secolarizzato”: ha integrato l’esoterismo tradizionale (che si esprimeva nell’alchimia, nella magia, nell’astrologia), nel quale veniva sottolineata l’importanza dell’esperienza religiosa personale e si cercava una visione unitaria dell’universo, con aspetti della cultura moderna: la ricerca scientifica delle leggi della causalità, l’evoluzionismo, la nuova psicologia, lo studio delle religioni (W.J. Hanegraaff, New Age Religion and Western Culture. Esotericism in the Mirror of Secular Thought, Brill, Leiden-New York-Köln 1996, pp. 411-524).
Questa integrazione è particolarmente chiara nelle opere di M.me Blavatsky, una “medium” russa che ha fondato, con lo spiritista americano Henry Olcott, la Società Teosofica (New York 1875), nel tentativo di fondere insieme in uno spiritismo evoluzionista le tradizioni dell’Oriente e dell’Occidente. La Società Teosofica aveva un triplice obiettivo:


1) formare il nucleo di una fraternità umana, senza distinzione di razza, credo, casta o colore (rigettando il cristianesimo tradizionale come settario e intollerante);
2) incoraggiare lo studio comparato della religione, della filosofia e della scienza per arrivare alla “tradizione primordiale”;
3) investigare le leggi inspiegate della natura e i poteri latenti nell’uomo.
Nelle sue opere M.me Blavatsky difende l’emancipazione della donna attaccando l’onnipotenza del “Dio-maschio” d’Israele, dei cristiani e dei musulmani. E propone il ritorno alla religione indù con il suo culto della dea-madre e la pratica delle virtù femminili. L’azione femminista sarà continuata dalla Società Teosofica sotto la guida di Annie Besant, che è all’avanguardia del movimento femminista.
Alcuni degli organismi derivati dalla Società Teosofica hanno riconciliato esoterismo e cristianesimo, seguendo la pista aperta già nel sec. XVIII da Emanuel Swedenborg. Tra essi la Chiesa Cattolica Liberale di C.W. Leadbeater e J.I. Wedgwood, La Scuola Arcana di Alice Bailey, l’Antroposofia di Rudolf Steiner.

Costituzione come movimento culturale

Come movimento culturale di massa la Nuova Era ha preso consistenza e visibilità attorno agli anni 1960-1980 nell’ambiente di due centri ispirati dalla Società Teosofica: la comunità utopica di Findhorn, in Scozia, e l’Istituto per lo sviluppo del potenziale umano di Esalen, California.
Ha preso come insegna, come abbiamo detto, il mito astrologico dell’Acquario. Circoscritto inizialmente agli ambienti astrologici, spiega Massimo Introvigne (M. Introvigne, Mille e non più di mille. Millenarismo e nuove religioni alle soglie del Duemila, Gribaudi, Milano 1995, p. 206), questo mito è diventato popolare negli Stati Uniti negli anni 60, negli ambienti giovanili della contro-cultura ed è stato fatto conoscere ai giovani di tutto il mondo nel 1968 dalla commedia musicale “Hair” le cui canzoni inneggiavano all’Era dell’Acquario. Era il periodo delle rivolte studentesche che promettevano un futuro radicalmente cambiato. Dopo le inevitabili delusioni molti giovani si sono allora indirizzati verso la riscoperta del misticismo orientale e dell’occultismo, quando non verso la droga, come scorciatoia verso un mondo totalmente diverso.
Nel 1980 una giornalista americana, Marilyn Ferguson, che aveva fatto delle ricerche sul movimento del potenziale umano, contribuisce alla diffusione di questo modo di pensare oltre gli ambienti della contro-cultura giovanile, pubblicando il libro The Aquarian Conspiracy. Personal and Social Transformation in the 1980’s. La tesi principale di questo libro è che l’umanità si trova alle soglie di un grande cambiamento, di una rivoluzione silenziosa, operata da un numero crescente di individui che - grazie alla trasformazione personale - stanno contribuendo a realizzare una nuova civiltà. L’autrice passa in rassegna diversi campi culturali - psicologia, religione, educazione, lavoro, medicina, politica - per individuare i segni precursori e attuali di tale cambiamento. E cerca di suscitare la coscienza di una “cospirazione” (nel senso etimologico di “respirare insieme”) a cui possono aderire tutti coloro che desiderano portare avanti, collegandosi, il nuovo “paradigma”, la nuova visione della realtà. Sul termine “Acquario” non vengono fatte particolari speculazioni: è giusto un simbolo, dice M. Ferguson, preso dalla cultura popolare americana, per esprimere l’attesa di una nuova era.

Diffusione

La diffusione di queste idee è stata rapidissima anche a livello internazionale. Secondo lo specialista americano Gordon Mélton (J. Gordon Melton, New Age Encyclopedia, Gale Research Inc. Detroit 1990, p. XXVI), quando negli Stati Uniti e stata proposta l’idea della Nuova Era dell’Acquario, la comunità “occultista-metafisica” costituita da centinaia di gruppi magico-esoterici, ha ricevuto con entusiasmo questa prospettiva L’appoggio dato dai gruppi spiritisti, teosofici ecc. spiega la velocità della diffusione del nuovo paradigma. Non mancano poi i segni dell’interesse del mondo massonico, specialmente nella sua versione occultista, che aspira allo sviluppo delle forze occulte della mente umana o dell’uomo perché questo raggiunga la sua perfezione piena.
Un altro fattore essenziale per la diffusione secondo lo stesso autore, è stata la formazione di “networks” a livello mondiale tra i gruppi interessati alla “trasformazione globale” (finanziati da mecenati del mondo esoterico). Si è creato così un senso di comunità tra “profeti” e piccoli gruppi e si è sviluppata l’immagine di un movimento crescente, capace di permeare la società al di là dei circoli dei veri aderenti. Questo modo di comunicazione ha permesso l’interscambio tra aderenti e altre persone e gruppi che condividevano uno o più degli ideali della Nuova Era (pace, ecologia, femminismo, medicina naturale, mistica interreligiosa ecc.). (Ibid, p. 316). In breve tempo inoltre sono stati interessati i circuiti commerciali e i mass-media.
Paragonando in linee generali la corrente culturale definitasi negli anni 1960-1980 con il pensiero della Società Teosofica la studiosa francese Françoise Champion trova le seguenti differenze: la speranza nei tempi nuovi associati all’Era dell’Acquario; la ricerca, non solo di un perfezionamento personale, ma di una trasformazione sociale; un sincretismo che non si limita alla cultura orientale e all’esoterismo occidentale, ma si riferisce a tutte le tradizioni religiose ed esoteriche e a teorie e speculazioni nel campo della psicologia, della scienza, della medicina alternativa, del paranormale; l’attenuazione delle frontiere tra religioso e non religioso; l’aspirazione “democratica” con il rifiuto dei “maestri” e la creazione di forme più fluide di collegamento come i “networks” (F. Champion, Le Nouvel-Age: recomposition ou décomposition de la tradition “théo-spiritualiste”? in Politica Hermetica n. 7, 1993, pp. 118).
Potremmo dire che il movimento della Nuova Era continua vivo e in espansione in questi ultimi anni del secolo XX? Secondo alcuni esperti americani sembra che in questo continente abbia ormai perso parte del suo fascino, mentre in altre aree è ancora in espansione. Ma sarà più giusto considerare che ha perso qualcosa come mito, come utopia aggregante, mentre continua in espansione la corrente esoterica a cui ha dato pubblicità e vigore e questo sia a livello culturale sia a livello commerciale. C’è chi cerca di rimediare al logoramento della bandiera “New Age” creando un nuovo termine “The Next Age”…

Idee centrali del “New Age” (N.A.)

Siccome il “New Age” è una bandiera comune ad una grande diversità di movimenti, non è facile definire le sue dottrine. Tuttavia avendo una comune matrice culturale, vi troviamo alcune idee centrali, caratteristiche del pensiero esoterico, come lo abbiamo definito:

- il cosmo è visto come un tutto organico;

- è animato dall’Energia, che coincide con lo Spirito divino;

- si crede nella mediazione di diverse entità spirituali;

- si crede nell’ascesa degli esseri umani alle alte sfere invisibili e nella capacità di controllare la propria vita oltre la morte;

- si crede in una “saggezza perenne” anteriore e superiore a tutte le religioni e culture;

- si seguono i maestri illuminati...

In un modo un po’ più dettagliato, possiamo descrivere il N.A. dal punto di vista della scienza, della psicologia, della religione o spiritualità, del progetto sull’uomo e sulla società.

a) Dal punto di vista della scienza

Come scrive Piersandro Vanzan (P. Vanzan, Contestualizzazione socioculturale e discernimento teologico-pastorale del “New Age”, in E. Fizzotti [ed.], La dolce seduzione dell’Acquario, Las, Roma 1996, pp. 87-88), il N.A. fa proprio il mutamento di “paradigma” avvenuto nella scienza moderna. Infatti nella fisica si è passati dal modello “meccanicistico” della fisica classica di Newton - secondo il quale l’universo è un’immensa macchina i cui elementi, interagendo gli uni con gli altri, si mantengono in equilibrio e in tal modo mantengono l’universo in movimento - al modello “olistico” (globale) della fisica moderna, atomica e subatomica, secondo il quale la materia non consiste di particelle, ma di onde e di energia. L’universo è dunque, per il N.A., un “oceano di energia”, che viene creato, non in maniera meccanicistica, ma come un tutto, una totalità, una rete di collegamenti. L’universo (Dio-uomo-cosmo) è un organismo unitario, vivente, con un corpo e un’anima (l’energia coincide con lo spirito). Quanto più si scava in direzione della radice della realtà, tanto più tutto si unifica e si semplifica. Dio e mondo, spirito e materia, anima e corpo, intelligenza e sentimento, cielo e terra sono un’immensa vibrazione energetica in cui tutto è connesso.

b) Dal punto di vista della psicologia

Come via di ampliamento della coscienza si ricorre alle tecniche della psicologia transpersonale e si cerca di provocare esperienze “mistiche”. Per esempio attraverso la pratica dello yoga e dello zen, della meditazione trascendentale, o degli esercizi derivati dal buddismo tantrico, si cerca di arrivare ad una esperienza di realizzazione di sé, o di illuminazione. Anche attraverso le esperienze-limite (“peak experiences”): rivivendo il processo della nascita (“rebirth”), viaggiando alle porte della morte, sottomettendosi a stimolazioni elettriche (“biofeedback”) o ancora con la danza o la droga. Tutto ciò che può provocare “stati alterati di coscienza” è considerato utile per arrivare ad esperienze spirituali di unità o di illuminazione.
Una via particolare è quella del “channeling”: siccome tutti gli uomini sono parte dell’unica Mente, possono agire come “canali” verso gli altri esseri superiori: ciascuna parte dell’unico Essere può accedere al resto di Se stesso.

c) E dal punto di vista delle religioni?


Anche se alcuni esponenti dei N.A., come Alice Bailey, lo vedono come l’inizio della nuova religione mondiale, altri evitano di proporlo come una “religione”, termine che considerano molto legato all’istituzione e ai dogmi. Per loro si tratta essenzialmente di una “nuova spiritualità”. Nuova, anche se molte delle sue idee sono prese da antiche religioni e culture: la novità risiede piuttosto nella ricerca cosciente di una visione alternativa a quella della religione ebraico-cristiana e della cultura occidentale ad essa ispirata. Spiritualità concepita come esperienza interiore di armonia e di unità con tutto il reale che guarisce l’uomo da ogni senso di imperfezione e di limite. L’uomo scopre che è intimamente collegato con la Forza o Energia universale che è sacra ed e all’origine di ogni vita. Facendo questa scoperta, gli si apre un cammino di perfezionamento per ordinare la sua vita personale i suoi rapporti con il mondo, trovando il suo posto nel divenire universale e contribuendo, come co-creatore, per una nuova genesi.
Si arriva quindi (come ha scritto Mons. Carlo Maccari [C. Maccari, La “mistica cosmica” del New Age, in Religioni e Sette nel mondo 1996/2, pp. 16-36]) ad una mistica cosmica, basata sulla consapevolezza di un universo fremente di energie dinamiche. Energia cosmica-vibrazione-luce-Dio amore - o anche il Sé superiore - sono espressioni della stessa realtà, allo stesso tempo fonte primigenia e presenza immanente ad ogni essere.
Si potrebbe distinguere, per caratterizzare questa spiritualità, una componente metafisica e un’altra psicologica. La prima proviene dalle radici esoterico-teosofiche e si configura come una nuova forma di gnosi. L’accesso al divino si compie mediante la conoscenza di misteri nascosti, in una ricerca come dice Jean Vernette (J. Vernette, L’avventura spirituale dei figli dell’acquario, in Religioni e Sètte nel mondo, 1996/2, pp. 42-43) - “del Reale dietro l’apparente, dell’Origine dietro il tempo, del Trascendente dietro il fugace, della Tradizione primordiale dietro la tradizione effimera, dell’Altro oltre l’ego, della scintilla del Divino cosmico oltre l’individuo incarnato”. La spiritualità esoterica, aggiunge questo autore, “è un’indagine dell’Essere aldilà della separazione degli esseri, come una nostalgia dell’Unità perduta”.
La componente psicologica proviene dall’incontro della cultura esoterica con le ricerche psicologiche. Su questa base il “New Age” diventerà l’esperienza di una trasformazione personale psicospirituale (considerata analoga all’esperienza religiosa). Per alcuni questa trasformazione occorre sotto forma di una profonda esperienza mistica, dopo una crisi personale o una lunga ricerca spirituale. Per altri la trasformazione viene dall’uso di tecniche meditative, o terapeutiche, o da esperienze paranormali che fanno intuire l’unità del reale.

d) Qual è il progetto sull’uomo?


Alla base di questa corrente culturale si trova quindi la ricerca del perfezionamento e dell’esaltazione dell’uomo. Viene da pensare al superuomo annunciato da Nietzsche alla fine del sec. XIX. Per questo filosofo, che accusava il cristianesimo di aver ostacolato il manifestarsi della vera dimensione dell’uomo, la sua perfezione consiste nell’”io” portato alla pienezza, secondo un ordine di valori che egli stesso crea e che realizza grazie alla propria volontà di potenza: un “io” autocreatore.
In molte espressioni del N.A. si trova una fede analoga. Secondo alcuni visionari - dice Claude Labrecque (C. Labrecque, Une religion américaine. Pistes de discernement chrétien sur les courants populaires du “Nouvel-Age”, Médiaspaul, Montréal 1994, p. 13) -, le differenze tra l’uomo attuale e l’uomo che riuscirà a realizzare pienamente il suo potenziale, come capacità fisiche e psichiche, saranno più grandi di quelle esistenti tra l’uomo attuale e gli antropoidi. Viene così proposta l’esplorazione di tutte le vie che permettono all’uomo di autotrascendersi.
Potremmo qui distinguere tra la via esoterica - di cui abbiamo parlato - che è essenzialmente una ricerca di conoscenza, e la via magica, o occultista, che è soprattutto una ricerca di potere, in cui l’uomo si sente come un demiurgo capace di controllare il mondo delle forze superiori e ottenere i beni che desidera. Ma queste due motivazioni, la ricerca del sapere e quella del potere, si trovano spesso associate, come la teoria alla pratica, per cui molti gruppi sono simultaneamente esoterici ed occultisti.
Al centro dell’occultismo osserviamo una volontà di potenza guidata dal sogno della divinizzazione. Molte tecniche usate per l’espansione della coscienza hanno lo scopo, conosciuto solo dopo una lunga iniziazione, di rivelare all’uomo che possiede un potere divino, che va esercitato per preparare la via all’Era dell’Illuminazione.
Di quale illuminazione si tratta? Senza voler generalizzare a tutto il “New Age” non possiamo ignorare le speculazioni di esponenti di questa corrente (come Alice Bailey, David Spangler, Benjamin Creme) sulla figura di Lucifero come l’agente dell’iniziazione nella “nuova era” (alcuni testi di questi autori sono citati nel documento della Commissione Teologica dell’Episcopato Irlandese A New Age of the Spirit? A Catholíc Response to the New Age Phenomenon, Veritas, Dublin 1994, pp. 33-37. Nello stesso documento viene indicata “la Dottrina segreta” di M.me BlaVatsky come sorgente di tali idee). Quanto queste speculazioni siano d’ispirazione ai movimenti satanici organizzati o a certe espressioni della cultura moderna rivolta soprattutto ai giovani, è un campo che richiede serie ricerche.

e) Quale trasformazione sociale?

Riflettendo sui frutti sociali della cultura esoterica pubblicizzata dal N.A. vediamo che il mito del super-uomo continua ad ispirare movimenti politici ed aggregazioni alternative di destra o estrema-destra. Ma è anche presente in veste scientifica, per esempio negli esperimenti dell’ingegneria genetica, che sembrano a volte animati dal sogno, coltivato negli ambienti occultisti, di poter ricreare l’uomo stesso: decodificandolo, alterando le regole naturali della sessualità, cercando di superare le frontiere della morte.
Sotto la stessa bandiera del N.A. si trovano indirizzi di segno opposto, come quello ecologico-femminista che si diffondono di più negli ambienti di sinistra e vengono promossi da “networks” internazionali per l’educazione “globale” e lo sviluppo sostenibile della Terra. Pur nell’enorme varietà di gradazioni, il motivo di fondo sembra risalire alla stessa ricerca di vie alternative, anche a costo di un rovesciamento globale della società, considerato necessario per il parto della nuova era.

Partendo fede cristiana, quali le principali differenze riguardo al N.A.?

1. Innanzitutto noi crediamo in un Dio creatore. Un Dio che crea liberamente, per amore, e che crea un uomo libero. Dio non coincide con il mondo (panteismo), né il mondo è uscito da Lui per emanazione. Nell’ottica cristiana è altrettanto falso dire che Dio coincide con l’uomo. Certo, dimora in lui, ma è allo stesso tempo il suo Creatore, Signore e Salvatore. Per un disegno di amore l’ha fatto suo interlocutore. L’alterità preserva la dignità personale e la libertà dell’uomo.

2. Con questo Dio noi entriamo in dialogo nella preghiera. La preghiera non è la semplice riscoperta dell’io più profondo, ma presuppone l’incontro di due persone: è un porsi liberamente in adorazione, in ringraziamento, in supplica. È un sintonizzarsi con la volontà del Padre.

3. Noi abbiamo bisogno della redenzione di Cristo perché siamo peccatori. Il cristiano vede l’uomo come fondamentalmente buono, ma ferito dal peccato originale. Nessuna tecnica di liberazione, nessun sforzo di concentrazione personale, nessuna sintonia di milioni di coscienze può salvare l’uomo. La nostra unica via di salvezza è Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, che è “entrato” nella storia per salvarci.

4. La sofferenza e la morte hanno un significato. I seguaci del N.A. non accettano la sofferenza e la morte. La redenzione viene per loro da tecniche di espansione della coscienza, di rinascita, di viaggi alle porte della morte, si ottiene anche con ogni metodo che aiuti a rilassarsi per aumentare le energie vitali. Per i cristiani invece la sofferenza vissuta in unione con Gesù crocifisso, che in croce ha rivelato il suo amore per gli uomini, è fonte di salvezza. Anche la morte è un avvenimento unico: non è l’accesso ad una nuova reincarnazione a cui ne seguiranno altre, ma il passo obbligato per entrare nella vita eterna.

5. Il mondo nuovo si costruisce con le opere dell’amore reciproco. Il N.A. parla di cambiare il mondo. Dice un volantino del movimento indiano Brahma Kumaris: “Sta per succedere qualcosa... Voi potete suscitarlo, associandovi nello stesso tempo a milioni di altri, riuniti in una sorta di nuova comunione dei santi, che per la sua forza e creatività intrinseca, dispone di una leva capace di fare ribaltare il mondo dal lato giusto”. Ma basterà il pensiero per cambiare il mondo? La via che ci ha proposto Gesù Cristo è ben più esigente e più affascinante, è quella dell’amore reciproco che si traduce in opere concrete e crea comunità vive che costruiscono un mondo nuovo.

Molti uomini di oggi hanno bisogno di sperare in una “nuova era” dell’umanità. Cercano una visione più ampia, che dia ragione anche della diversità di religioni e di culture; cercano una spiritualità globale, capace di offrire un cammino che risponda all’aspirazione all’unione con Dio, con tutta l’umanità, con il cosmo; sono sensibili ad un progetto culturale. e politico che rinnovi del tutto la società. Evitando i vicoli ciechi dove conduce il sogno dell’onnipotenza, occorre ripensare in termini nuovi il progetto cristiano sull’uomo e sulla società.

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