Unità didattica sulla bioetica 5 - Eugenetica oggi. Primo esempio: l’IPPF
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La politica dell’ONU a favore della pianificazione familiare ha come principale protagonista l’IPPF che è una federazione di varie associazioni eugeniste e antinataliste: l’eugenismo moderno usa parole e contenuti diversi, ma la finalità è sempre la stessa.
“L’eugenetica di ispirazione darwiniana dovette (e deve?) non poco prestigio e consenso al fatto di rinverdire il mito dell’ “uomo nuovo”, di riprodurlo con la plausibilità che solo l’indiscutibile autorevolezza della scienza era (è?) in grado di concepire. E per giunta di farlo potendo addurre uno scopo per così dire medico – sanitario, di tutela della salute individuale e collettiva” (E. Galli Della Loggia, Prefazione a C. Mantovani, Rigenerare la società, Rubbettino 2004)
Antinatalismo ed eugenismo
(da: E. Roccella – L. Scaraffia, Contro il Cristianesimo, PIEMME)
L’ inserimento del family planning tra gli obiettivi dell’azione politica dell’ONU matura fin dall’origine all’insegna di un’ideologia antinatalista.
L'IPPF, una ONG molto potente e diffusa sul territorio, che è tra i principali sostenitori del controllo della fertilità (per essere più precisi dovremmo dire che ne rappresenta il braccio armato), nasce ufficialmente a Bombay - la città che all'epoca costituiva il caso più noto e plateale di sovrappopolazione urbana - nel 1952, affermando, già a quella data, il diritto alla pianificazione familiare come diritto umano basilare. Non si tratta, in effetti, di un movimento nuovo, ma dell'unione tra varie associazioni eugeniste e antinataliste, con una lunga pratica alle spalle, una notevole capacità propagandistica, e una vasta rete di rapporti con il potere economico, soprattutto negli USA.
L’eugenismo agli inizi del secolo contagia movimenti politici di destra e di sinistra, grazie al miraggio utopico di una rigenerazione dell'umanità. In parallelo con il darwinismo trionfante, l'eugenismo promette una società resa migliore dalla selezione genetica dei migliori;
da qui proviene quell'idea del dominio sulle capacità riproduttive che conoscerà poi una più duratura fortuna grazie al femminismo. La nascita è vista come il possibile fondamento della "rinascita" umana, e il controllo sulla riproduzione gareggia, in importanza sociale, con il controllo sulla produzione. Il femminismo dell'epoca incrocia queste correnti ideologiche, attraverso diverse figure di spicco, prima tra tutte la famosa Margaret Sanger, fondatrice dell'American Birth Control League (una delle associazioni che confluiranno poi nell'IPPF). Bisogna dire che non c'è soltanto la Sanger: gli studi delle femministe americane hanno evidenziato un filone di pensiero razzista-eugenista-neomalthusiano rintracciabile anche in protagoniste prima ritenute immuni dal darwinismo sociale. Ma pur conservando (e anzi, sviluppando) l'idea del pieno controllo sul proprio corpo, le nuove femministe degli anni Settanta hanno in grandissima maggioranza preso le distanze dall'eugenismo, concentrandosi piuttosto sulla maternità come libera scelta.
Lo sviluppo e le fortune dell'eugenismo subiscono un grave contraccolpo nel dopoguerra, almeno sul piano del prestigio culturale: dopo la caduta del nazismo e gli orrori dell'Olocausto, e con il processo di decolonizzazione, il razzismo, anche travestito da utopia di rigenerazione, non è più ammissibile. Le associazioni eugeniste cambiano dunque linguaggio e obiettivi, adottando un'impostazione più cauta, depurata di visibili venature razziste, e continuano la propria azione diffusa sul territorio, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, all'ombra del pericolo demografico. Per esempio, Frederick Osborn, esponente del movimento eugenetico americano, nel '56 riconosce che: «La parola eugenetica è caduta in disgrazia in alcuni ambienti», e propone di mirare a una «selezione volontaria inconsapevole», modificando il linguaggio politico del movimento eugenetico. «Smettiamo di dire alle persone che hanno una qualità genetica inferiore, perché esse non accetteranno mai. Ma fondiamo le nostre proposte sulla desiderabilità di avere figli che nascano in case dove avranno una cura responsabile e affettuosa, e forse le nostre proposte saranno accettate» (in R. Cascioli - A. Gaspari, Le bugie degli ambientalisti, Piemme 2004, pp. 30-31).
Poi, l'insperato colpo di fortuna: negli anni Settanta si diffonde, in tutto l'Occidente, il femminismo
riportando in primo piano aborto e contraccezione, e facendone una questione di libertà femminile. I nuovi slogan saranno adottati con fervore sospetto dalle associazioni antinataliste, che godranno così di un'ottima copertura ideologica, universalmente rispettata.
Ma, come abbiamo già detto, è dalle ideologie eugeniste e neomalthusiane che ha origine l'acquisizione, come diritto umano internazionalmente riconosciuto, del birth control, e soprattutto dall'area di pressione politica ed economica collegata a quelle teorie (Fondazione Rockefeller, Fondazione Ford, ecc.). Il luogo stesso (l'India) in cui si sceglie di tenere a battesimo l'Ippf, indica l'equivoco di fondo su cui la ONG baserà la sua intensissima attività: una pratica antinatalista messa in atto nei paesi in via di sviluppo, in collaborazione stretta con i governi, che però viene spacciata, nella propaganda, come diritto di scelta delle coppie e delle famiglie. La richiesta di controllo delle nascite non sale dal basso, non proviene, in quel momento, dalle donne indiane, bensì dal governo dell'India, e - peggio - dalle preoccupazioni dell'Occidente nei confronti di un terzo mondo la cui espansione demografica è avvertita come una minaccia.
La IPPF nasce nel 1952 a Bombay, in India, durante la terza Conferenza Mondiale di Pianificazione Familiare. E’ una federazione di otto associazioni nazionali di pianificazione familiare (Family Planning Associations, FPAS). Margaret Sanger e Lady Rama Rau sono Presidenti.
FPA Hong Kong:
nasce nel 1936 come Lega Eugenetica (Eugenic League) e assume il nome di Associazione di Pianificazione Familiare di Hong Kong (FPA di Hong Kong) nel 1950.
FPA India:
viene fondata nel 1949 come Associazione di Pianificazione Familiare (FPA), la presiede Lady Dbavanthi Rama Rau, dell'Associazione Eugenetica Indiana (Indian Eugenic Association, nata nel 1916), moglie del Presidente della Indian Central Bank.
FPA Olanda:
è la Società Olandese per la Riforma Sessuale (Nederlandse Vereniging voor Seksuele Hervorming, NVSH). E’ il nuovo nome con cui dal 1946 continua la sua attività la Dutch NieuwMalthusiaanse Bond (Lega Neo Maltusiana Olandese), fondata nel 1881. Vi aderisce Aletta Jacobs, che nel 1885 apre ad Amsterdam la prima clinica per il controllo della nascite. Ne è segretario Jan Rutgers, medico che si occupa di contraccezione. Nel 1915 visitando la clinica in cui Rutgers lavora,
Margaret Sanger si convince che per un'efficace politica di controllo delle nascite è necessario un supporto medico.
FPA Singapore:
nasce nel 1949 come Associazione di Pianificazione Familiare di Singapore (FPA). In quell'anno Goh Koh Kee, aderente alla Società Eugenetica (Eugenic Society) fonda la prima clinica di pianificazione familiare a Singapore e diviene presidente della FPA di Singapore nel 1952.
FPA Svezia:
nasce nel 1933 come Associazione Svedese per l'Educazione Sessuale (Riksfórbundet fór Sexuefi Upplysning, RFSU). Cofondatrice, Elise Ottensen-jensen.
FPA Germania Ovest:
è la Pro Familia, fondata nel 1952 dal medico Hans Harmsen, presidente fino al 1967, e Presidente Onorario fino al 1984. Nel 1931 Harmsen elabora un progetto di politica della popolazione che diventerà la base teorica della politica razziale nella Germania Nazista. Per Harmsen il criterio per stabilire il valore degli individui è l'utilità economica. Il fatto che siano stati procreati «alcolizzati, psicopatici, coloro che mancano di auto-controllo, elementi antisociali» sarebbe la causa «dei problemi economici e sociali della Germania». Nel 1936 cura insieme a Franz Lohse gli atti del Congresso Internazionale della scienza della Popolazione di Berlino del 1935 (Bericht des Internationalen Kongress fur Bevólkerungswissenschaft, Berlin 26 August /1 September 1935).
FPA Regno Unito:
l'Associazione di Pianificazione Familiare (FPA) nasce nel 1939 dall'Associazione Nazionale per il Controllo delle Nascite (National Birth Control Association, NBCA), che ha sede al 69 di Eccleston Square, quartier generale della Società Eugenetica. La NBCA è il nome che nel 1931 prende il Consiglio Nazionale per il Controllo delle Nascite (National Birth Control Council, NBCC), a sua volta fondato nel 1930.
Primi sostenitori del Consiglio sono Bertrand Russell, H.G. Wells (scrive l'introduzione a The Pivot of Civilization di Margaret Sanger), l'economista J.M Keynes e Marie Stopes, la quale nel 1921 fonda la Società per il Controllo Costruttivo delle nascite e il Progresso Razziale (Society for Constructive Birth Control and Racial Progress, CBC), e la prima clinica per il controllo delle nascite. Keynes è Direttore della Società Eugenetica; Marie Stopes vi aderisce e alla sua morte le lascia i propri beni.
FPA USA:
la Federazione Americana per la Pianificazione Familiare (Planned Parenthood Federation of America, PPFA) nasce nel 1942 dalla Federazione Americana per il Controllo delle Nascite (Birth Control Federation of America, BCFA), nata a sua volta nel 1939, dall'unione di Birth Control Clinical Research Bureau (BCCRB), 1923 (prima clinica di Manhattan di controllo delle nascite), e dalla Lega Americana per il Controllo delle Nascite (American Birth Control League, ABCL), 1929, entrambe fondate da Margaret Sanger.