Tolentino - Concerto d'organo
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Concerto del Maestro Padre Theo Flury
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In occasione della Vigilia della fausta ricorrenza dell’elezione di Papa Benedetto XVI e nell'occasione dell'Inaugurazione del restaurato Organo opera di F.Zanin (1957)
Concerto del Maestro Padre Theo Flury, OSB, Docente di Organo e Composizione Organistica al Pontificio Istituto di Musica Sacra, Vaticano
Dedicato a Papa Benedetto XVI
P. Theo Flury è monaco benedettino presso l’Abbazia di Einsiedeln (Svizzera).
Dopo gli studi di filosofia e teologia nelle città di Einsiedeln, Salisburgo e Roma ha compiuto gli studi musicali nella classe di organo principale con p. Alberto Cerroni e di composizione sacra col M° Domenico Bartolucci presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma (PIMS). Attualmente è docente di organo e improvvisazione organistica sia presso il suddetto Istituto che alla Musikhochschule di Lucerna. Inoltre è docente di teologia morale presso la Scuola di Teologia nel suo monastero, affiliato all’Ateneo Pontificio S. Anselmo e svolge una viva attività sia come compositore che come concertista.
Programma:
Improvvisazioni organistiche sul tema:
Voci ed organo nella solennità dell'Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo
Temi (introdotti dal Canto)
Introito: Lodate Dio, Tradizionale - Stralsund (1665)
Acclamazione al Vangelo: Alleluia, Dominus in Sina in sancto, Simone Baiocchi (1971)
Offertorio: O Rex gloriae, Luca Marenzio (1553 - 1599)
Communio: Sede a dextris meis, Canto Gregoriano
Finale: Regina Coeli, Domenico Bartolucci (1917)
Quartetto del Coro da Camera "G. Rossini" - Pesaro - Simone Baiocchi, direttore - Anna Zanotti, soprano - Jasmina Polic, mezzosoprano - Nenad Koncar, tenore - Simone Baiocchi, basso
L’Organo della Basilica Concattedrale di San Catervo, è stato costruito, a seguito della ristrutturazione del presbiterio, nel 1957 dalla Ditta Organara “Francesco Zanin” di Codroipo (Udine) sostituendo così il grande Organo di Gaetano Callido del 1786 , op.226, attualmente in restauro, che un tempo era collocato nella cantoria “in cornu Epistolae”.
È uno strumento dall’impostazione “ceciliana”: a due manuali, con trasmissione elettrica e con materiale fonico prevalentemente di zinco. Il nuovo Organo è stato ubicato a terra nella navata laterale sinistra anticipando, di diversi anni, le indicazioni della Costituzione Conciliare “Sacrosantum Concilium” (e Istr. Musicam Sacram, 23/a).
Il restauro, affidato all’Organaro trevigiano Alessandro Girotto, ha dovuto anche colmare diverse carenze che si erano verificate al momento della costruzione a causa di mancanza di fondi. I somieri del Grand’Organo sono stati sollevati di oltre 40 cm. Sono stati collocati due mantici per sopperire alla costanza del flusso dell’aria. Inoltre sono stati aggiunti alcuni nuovi registri, in stagno : il Principale, forte, 8’ al G.O. , il Fagotto 16, al Pedale, il Ripieno di 3 file all’Organo Espressivo, il “Corale” 4’ al Pedale, ripristinata l’Ottava originale all’O.E. ed aggiunta una nuova griglia espressiva all’O.E. La trasmissione elettronica consente una gamma svariata di “combinazioni libere ed aggiustabili”.
E’ stata eseguita una nuova intonazione generale delle canne in maniera da far esprimere tutti i registri nella piena sonorità.