Condividi:

Pennabilli e Rete4- Divina Liturgia

Fonte:
CulturaCattolica.it
Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
Divina Liturgia in rito bizantino-slavo
memo

A conclusione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani padre Romano Scalfi celebrerà una Liturgia in rito bizantino-slavo domenica 27 gennaio 2008 alle ore 10 nella cattedrale di Pennabilli (PU). La liturgia, accompagnata dal Coro di Russia Cristiana, sarà trasmessa in diretta su Rete 4.

La celebrazione della liturgia secondo il rito bizantino-slavo «ha un profondo significato ecumenico – afferma padre Scalfi – e costituisce una riscoperta del tesoro comune della tradizione ecclesiale, oltre che un gesto di memoria e di comunione con la Chiesa d'Oriente. L’ecumenismo, infatti, non può essere semplicemente questione di studio e di conoscenza, ma di esperienza: esperienza di unità, di comunità, di comunione».

La settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, cui Russia Cristiana ha attivamente partecipato proponendo Liturgie in rito bizantino-slavo in numerose chiese d'Italia (il calendario completo è disponibile sul sito www.russiacristiana.org), riveste quest'anno un particolare significato: l'iniziativa festeggia infatti il suo primo secolo di vita.

Il primo «Ottavario per l’unità della Chiesa» venne promosso nel gennaio 1908 da padre Paul Wattson, anglicano statunitense convertitosi al cattolicesimo, vero e proprio pioniere dell’ecumenismo.

Come ha ricordato Benedetto XVI nell'Angelus di domenica 20 gennaio, «durante questa settimana cattolici, ortodossi, anglicani e protestanti, coscienti che le loro divisioni costituiscono un ostacolo all’accoglienza del Vangelo, implorano insieme dal Signore, in modo ancora più intenso, il dono della piena comunione». Il Papa ha definito l'Ottavario una «provvidenziale iniziativa», anche perché – come sottolineato nell'udienza generale di mercoledì 23 gennaio – «i cristiani, con le loro divisioni, non sono in grado di offrire un'accessibilità credibile alla speranza e alla fede in Cristo».