La beffa dei gay
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Ma Bergoglio era ed è anche consapevole, come tutti i cristiani, che l’ultima parola non spetta ai denigratori, ai calunniatori, ai persecutori, perché è stata data la promessa che «portae inferi non praevalebunt».
L’11 febbraio 2013 il noto attivista gay Alex Freyre – primo argentino a sposarsi con un uomo in virtù della nuova legge – inviò uno sprezzante messaggio via Twitter in cui, alludendo alla battaglia persa dall’Arcivescovo di Buenos Aires sui matrimoni omosessuali, spocchiosamente comunicava: «Bergoglio non può diventare Papa. La sua candidatura si è bruciata il giorno che io mi sono sposato con Josè Di Bello». Quarant’otto ore dopo, il 13 febbraio, con buona pace di Alex Freyre e della sua sicumera, il Conclave sceglieva come Pontefice proprio il Cardinal Bergoglio, il primo Papa dell’America Latina ed il primo Papa proveniente da un Paese in cui è legalmente riconosciuto il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E’ proprio vero che il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi.