Russia - Rassegna stampa, 21 gennaio 2008
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Consiglio sociale per la moralità dei giornalisti ortodossi, «Interfax», 15 gennaio
Il Club dei giornalisti ortodossi è intenzionato a creare un Consiglio sociale per la moralità presso i canali televisivi federali russi. Nel corso di una conferenza-stampa a RIA-Novosti il portavoce, Aleksandr Ščipkov, ha escluso categoricamente che farà censure, tanto meno preventive, ma si avvarrà di esperti indipendentemente dalla loro nazionalità e confessione religiosa. Non si conoscono ancora i tempi di creazione dell’organismo, si vuol aprire una discussione il più allargata possibile sulle sue modalità di lavoro, e ad essa dovrebbero partecipare organizzazioni religiose e strutture sociali laiche. D’altro canto, si sottolinea che i canali televisivi hanno perso ogni controllo, le norme morali sono state violate e questo porta alla corruzione dei minori: in particolare, si è fatto riferimento al «diabolico» show erotico trasmesso il 31 dicembre da un canale federale, in un orario di ampia fascia di audience.
Presidente del club dei giornalisti ortodossi è Aleksandr Ščipkov, che è anche consigliere del presedente del Consiglio della Federazione Sergej Mironov; vicepresidente dell’associazione è il presidente del media-holding «Radonež», Evgenij Nikiforov. L’iniziativa è patrocinata anche da Servizio-stampa del patriarcato di Mosca, diretto da padre Vladimir Vigiljanskij.
L’iniziativa era stata lanciata in novembre, con un appello del Patriarca Aleksij e Putin.
Il cardinal Bertone andrà in visita in Armenia, «blagovest-info.ru», 11 gennaio
La notizia è stata comunicata dal Ministero degli esteri armeno, in seguito a un incontro fra il Segretario di Stato del Vaticano e l’ambasciatore armeno presso la Santa Sede il 7 gennaio.
Convegno dell’Istituto San Filaret sull’educazione nel XXI secolo, «blagovest-info.ru», 20 dicembre 2007
Il convegno si terrà il 26-28 maggio prossimo, e parte dalla constatazione dell’incapacità educativa dimostrata oggi dalla Chiesa e dalla società. Nella migliore delle ipotesi, all’educazione si sostituisce una istruzione e una informazione. Si parlerà sia dei rischi, sia di proposte ed esperienze positive in campo educativo. Chi volesse intervenire con relazioni e proposte deve comunicarlo entro il 1° marzo a institute@sfi.ru. tel. (495) 6230380, 6257786.
Inaugurata la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani
Quest’anno l’iniziativa festeggia il centenario
CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 17 gennaio 2008 (ZENIT.org).- Il Cardinale Walter Kasper ha inaugurato questo giovedì la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, che si svolgerà dal 18 al 25 gennaio.
Il porporato, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è stato affiancato nell’inaugurazione - avvenuta presso la chiesa delle Suore di Santa Brigida in Piazza Farnese a Roma - da una delegazione luterana guidata dal Vescovo di Turku (Finlandia), Kari Makinen.
La Settimana di Preghiera celebra quest’anno il suo centenario su un tema tratto da un passo della Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi: “Pregate continuamente” (1 Ts 5, 17).
“Questi cento anni sono stati anni molto ricchi, sotto l’impulso dello Spirito Santo”, ha affermato il Cardinal Kasper alla “Radio Vaticana”.
“Questa settimana di preghiera è stata molto aiutata, perché l’ecumenismo non è nostra opera, ma è opera dello Spirito Santo e senza non è possibile avere l’unità”.
La preghiera per l’unità, ha riconosciuto, “si è molto diffusa in questi cento anni ed è celebrata in tutto il mondo. Soprattutto negli ultimi anni sono state istituite reti di preghiere fra monasteri, comunità spirituali, vescovi, preti e laici”.
“Il movimento ecumenico è, dunque, veramente un movimento di preghiera”.
Oggi, secondo il porporato, i cristiani sono “senz’altro” più uniti: “non si considerano nemici”, ma “fratelli e sorelle in Gesù Cristo, insieme sulla strada verso la piena comunione”.
Circa il tema della Settimana di quest’anno, il Cardinale ha osservato che “sintetizza tutto il movimento ecumenico degli ultimi cento anni”.
“Il movimento ecumenico risale in ultima analisi al cenacolo, dove Gesù ha pregato affinché tutti fossero una sola cosa”, ha commentato. “Ecumenismo vuol dire fare propria questa preghiera di Gesù”.
Il fatto di aver inaugurato la Settimana insieme a un rappresentante della Chiesa luterana di Finlandia, ha aggiunto, è una dimostrazione del fatto che “questa Chiesa si sente molto vicina alla Chiesa cattolica e ogni anno vengono per la festa di Sant’Enrico, che è il loro patrono nazionale”.
“Noi iniziamo ogni anno con loro e con le Suore di Santa Brigida e per me è sempre una grande gioia essere presente alla loro celebrazione dei Vespri”, ha concluso.
Padre Paul Wattson, sacerdote anglicano co-fondatore della Society of Atonement, propose un Ottavario per l’unità dei cristiani che venne celebrato nel 1908.
Secondo lui, l’unità significava un “ritorno” alla Chiesa cattolica romana. Per questa ragione, furono scelte due date simboliche: il 18 gennaio, quando si celebrava la festa della Cattedra di Pietro, e il 25 gennaio, festa della Conversione di Paolo.
Nel 1936 l’Abbé Paul Couturier di Lione (Francia) osservò che l’idea del “ritorno” impediva a molti cristiani di unirsi alla preghiera con i cattolici. Diede quindi inizio alla “Settimana di Preghiera Universale per l’Unità dei Cristiani”, mantenendo le stesse date.
Dal 1973, ogni anno un gruppo ecumenico viene invitato a preparare la prima bozza del materiale della Settimana, poi rivisto dal gruppo preparatorio internazionale nominato dalla Commissione “Fede e Costituzione” del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC) e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Nei Paesi dell’emisfero nord l’iniziativa si celebra a gennaio, in quelli dell’emisfero sud, dove gennaio è periodo di vacanza, viene celebrata in altre date, ad esempio nel tempo di Pentecoste.