La ricchezza dell’Europa è la diversità delle culture tranne quella cristiana
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Oggi giovedì 15 giugno il Parlamento europeo riunito a Strasburgo, nell'ambito del 7˚ programma quadro sulla ricerca, ha approvato il finanziamento della ricerca sulle cellule di origine embrionale.
Posso testimoniare la decisa opposizione di un buon numero di Deputati europei, ed il lavoro fatto da molti per evidenziare la gravità di una scelta contro la vita, e quindi contro l'uomo.
È vero che la decisione finale spetta al Summit europeo della Conferenza intergovernativa riunita in questi giorni a Bruxelles, ma la gravità della scelta del Parlamento resta.
Noi non possiamo non ricordare, come hanno evidenziato alcuni Deputati europei italiani e nono solo, che il giorno 13, al Senato della nostra Repubblica a Roma è stata presentata una richiesta al Governo perché ritirasse l'arbitraria proposizione del Ministro Mussi che ha ritirato l'adesione dell'Italia ad alla pregiudiziale etica sottoscritta con Germania, Polonia, Austria, Slovenia e Malta. Questa richiesta è stata respinta con 159 voti contrari e 150 voti a favore. Con sorpresa abbiamo visto che tra i senatori che l'hanno respinta ci sono anche Senatori che hanno chiesto di essere votati ai cattolici del nostro Paese, ed in particolare Luigi Bobba (già Presidente delle ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), Paola Binetti (già Presidentessa del Comitato Scienza e Vita – il Comitato cattolico costituito per il referendum sulla fecondazione assistita), ed Emanuela Baio Dossi (Cattolica "democratica" – già giornalista di Avvenire).
Ho letto che la loro giustificazione è stata pressapoco: abbiamo salvaguardato la L. 40, ed inoltre la presa di posizione di Mussi… è recuperabile. Un coro di esponenti della loro maggioranza hanno plaudito alla posizione Mussi, ed hanno affermato che bisogna modificare, rendere più "moderna ed europea" la L. 40. E il Presidente Prodi tace, come aveva già fatto in situazioni analoghe quando era Presidente della Commissione europea.
Luigi Bobba, Paola Binetti ed Emanuela Baio Dossi, hanno commesso indubbiamente un grave errore, (altrimenti si dovrebbe dire che hanno tradito la loro matrice culturale e la loro storia): ma almeno per favore, non ci prendano in giro! Altrimenti perché oggi, visto quel che è successo a Strasburgo, pare che abbiano sottoscritto una dichiarazione firmata anche da altri deputati cattolici che chiede la revoca della posizione Mussi.
Se non sbaglio era stato autorevolmente spiegato che la ricerca del male minore e del compromesso, in politica sono ammissibili ma fino ad un certo punto: oltre un certo limite è preferibile una chiara onesta testimonianza. Ed altrettanto autorevolmente è stato anche detto ripetutamente che la difesa della vita, non è negoziabile. Certo Benedetto XVI… non ha l'esperienza politica dei nostri "Prodi".
A titolo personale aggiungo che ero, e sono, sinceramente amico di Gigi Bobba, per questo mi spiace ancora di più quello che sta accadendo. Caro Gigi, siamo franchi e onesti: non c'è alcuna giustificazione, e se questi sono i prezzi da pagare per partecipare a questa coalizione, Ti prego ripensaci. Su queste cose non si possono fare equilibrismi assurdi. Prima di questi equilibrismi politici un po' spericolati c'è l'invito a che il nostro parlare sia "si, si, no, no". E questa, come altre che si presenteranno, è proprio una di quelle occasioni.
Sempre il 15 giugno il Parlamento europeo ha approvato l'ennesima risoluzione contro le discriminazioni e l'omofobia. Questa volta e stata l'occasione per un attacco alla lega delle famiglie, ed alcuni media, cioè alle "voci" della cultura cattolica polacca. L'attacco avrebbe addirittura potuto essere più forte, ma in questo caso il tentativo è stato respinto. La circostanza occasione di questo attacco è "lo scarso entusiasmo" per manifestazioni dell'orgoglio gay, che si sono svolte a Varsavia, mentre sono state vietate in Russia. Ed anche la Russia ha ricevuto la sua reprimenda, ma sintomaticamente meno aggressiva di quella per la Polonia.
Occorre prendere coscienza che è la stessa matrice culturale che ha bocciato Buttiglione, come Commissario europeo, perché cattolico: questo e non altro è stato il motivo. Occorre prendere coscienza che queste posizioni sono condivise e sostenute da tutti partiti della sinistra italiana, oppure anche questo… è recuperabile?
Il Parlamento europeo è probabilmente lo specchio della società del nostro continente, ma ciò non giustifica in alcun modo un'acquiescenza supina; anzi forse è il caso di ripensarci, perché c'e molto in gioco!