I diritti di tutti
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Nonostante il granitico anticristianesimo della stampa laicista, questa volta ci si è dovuti arrendere e si è dovuto pubblicare che questa orrenda strage di otto medici, che profondevano la loro altissima professionalità e generosità al servizio dei diseredati di questa folle guerra, ha avuto come ragione fondamentale il fatto che fossero apertamente cristiani e possedessero bibbie in una delle lingue parlate in Afganistan.
Ci piaccia o no, è un altro terribile ed innegabile episodio di martirio.
Chiediamo al Signore e alla Madonna Santissima che questo sacrificio dei nostri fratelli investa la nostra esistenza e il nostro cuore di cristiani, certamente troppo tiepidi e troppo deboli nei confronti della mentalità anticristiana. Qualche volta si ha la sensazione che il martirio disturbi troppo cattolicesimo che si riduce a sentimentalismo spirituale o moralismo solidaristico. Come chiedeva Santa Caterina da Siena, che il sangue dell’Agnello, arricchito dal sangue di tutti quelli che muoiono per l’Agnello, purifichi la nostra intelligenza e il nostro cuore cristiano e ci faccia essere testimoni limpidi e coraggiosi della Sua Presenza nel mondo d’oggi.
Chiediamo in particolare che meditino su questo evento, con cui Cristo continua ad educarci, quei cristiani che sono innanzitutto preoccupati di salvaguardare i diritti degli islamici in Occidente (che peraltro nessuno mette in discussione) e vergognosamente dimenticano di difendere e promuovere i diritti e la libertà della Chiesa nei paesi dominati dall’Islam.
+ Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro