Meeting: «Il diavolo esiste solo come realtà simbolica» Padre Sosa ne sa «una più del diavolo»
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Certo, se dobbiamo “Imparare a guardare il mondo con gli occhi di papa Francesco” ci viene dato un esempio preclaro: «Non pensiamo dunque che sia un mito, una rappresentazione, un simbolo, una figura o un’idea. Tale inganno ci porta ad abbassare la guardia, a trascurarci e a rimanere più esposti. Lui non ha bisogno di possederci. Ci avvelena con l’odio, con la tristezza, con l’invidia, con i vizi. E così, mentre riduciamo le difese, lui ne approfitta per distruggere la nostra vita, le nostre famiglie e le nostre comunità, perché «come leone ruggente va in giro cercando chi divorare» (Gaudete et esultate, 161).

Non siamo nuovi alle immense sciocchezze (teologiche e non), che il superiore generale dei Gesuiti p. Sosa dice - "ai tempi di Gesù non esistevano i registratori e non sappiamo se quello che si legge nei Vangeli lo ha proprio detto Gesù" - ma ora ci chiediamo che significa questo suo pensiero a proposito del demonio.
Nella foga demitizzatrice e nell'inchino al mondo («occorre che noi impariamo dal mondo come oggi si presenta, pure secolarizzato, a trarre i segni che lo Spirito ci manda») forse non si è accorto che il suo pensiero è abbastanza difforme dall'insegnamento cattolico.
Proviamo a paragonare le sue affermazioni con quanto propone Paolo VI.
Questo insegna il Magistero Paolo VI, nella catechesi del 15 - XI -1972 così intervenne: | Questo afferma p. Sosa Tempi.it: «Il diavolo esiste solo come realtà simbolica» |
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- “Il Male non è più soltanto una deficienza ma una efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa, paurosa.” - “Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta riconoscerlo esistente; ovvero chi ne fa un principio a se stante, non avente esso pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure lo spiega come una pseudo realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni.” - “Bisogna difendersi contro quel male che chiamiamo demonio… un agente oscuro e nemico.” - “Il demonio è all’origine della prima disgrazia dell’umanità. E’ il nemico numero uno, è il tentatore per eccellenza. Sappiamo così che questo Essere oscuro e conturbante esiste davvero e con proditoria astuzia agisce ancora; è il nemico occulto che semina errori e sventure nella storia umana.” E nell’Omelia “Resistite fortes in fide” (29giugno 1972): - “da qualche fessura è entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio” - “Crediamo in qualcosa di preternaturale venuto nel mondo proprio per turbare, per soffocare i frutti del Concilio ecumenico e per impedire che la Chiesa prorompesse nell’inno di gioia per aver ricevuto in pienezza la coscienza di sé”. | Padre Sosa, il diavolo esiste? In diversi modi. Bisogna capire gli elementi culturali per riferirsi a questo personaggio. Nel linguaggio di sant’Ignazio è lo spirito cattivo che ti porta a fare le cose che vanno contro lo spirito di Dio. Esiste come il male personificato in diverse strutture ma non nelle persone, perché non è una persona, è una maniera di attuare il male. Non è una persona come lo è una persona umana. È una maniera del male di essere presente nella vita umana. Il bene e il male sono in lotta permanente nella coscienza umana, e abbiamo dei modi per indicarli. Riconosciamo Dio come buono, interamente buono. I simboli sono parte della realtà, e il diavolo esiste come realtà simbolica, non come realtà personale. |
- Purtroppo, sempre meno se ne parla come essere personale 547KPurtroppo, sempre meno se ne parla come essere personale