Condividi:

Lettera ai nostri Vescovi a proposito di alcune scelte di Avvenire

Fonte:
CulturaCattolica.it
4 dicembre 1968. La data di nascita di Avvenire è legata a una persona, una scelta e un evento. Fu Paolo VI a volere un nuovo quotidiano dei cattolici italiani, che raccogliesse l’eredità di due storici giornali: come L’Italia di Milano e L’Avvenire d’Italia di Bologna. ?La scelta del Pontefice bresciano, già arcivescovo di Milano e figlio di un giornalista, si prefiggeva di tradurre lo spirito del Concilio Vaticano II in uno strumento popolare d’informazione e di giudizio sulla realtà del mondo contemporaneo.
https://www.avvenire.it/info/chisiamo

Rivolgiamo ai nostri pastori un appello accorato perché il quotidiano Avvenire diventi in misura esplicita un aiuto a vivere l’impegno nella società italiana ed europea in intelligente obbedienza agli insegnamenti del Magistero soprattutto di fronte a quegli avvenimenti che richiedono una testimonianza decisa del Vangelo (difesa della vita dal suo concepimento fino al suo termine, famiglia naturale, libertà di educazione, ecc..).

Ci riconosciamo pienamente con le preoccupazioni espresse da alcuni vescovi e in particolare da mons. Camisasca, vescovo di Reggio, che nella sua recente lettera ad Avvenire, riportando il nostro disagio di fronte alla necessità di riaffermare con chiarezza evangelica e con pacatezza le ragioni del Magistero, osservava che “non si tratta di credenti ai confini dell’ortodossia, di vittime di polarizzazioni (come oggi purtroppo accade), di oppositori del Papa. No, sono credenti che pongono una domanda a cui dobbiamo rispondere”.

La linea attuale del quotidiano, anziché dare spazio e presentare le ragioni del Magistero, è quella, riaffermata più volte dal Direttore, di dare spazio a tutte le voci (pro e contro) in modo tale che la posizione conforme all’insegnamento dei vescovi appaia ai lettori un’opzione come le altre che deve rispondere alle ragioni degli oppositori, presentati come voci interne alla Chiesa Cattolica e da lei legittimate.
Non vogliamo avere la pretesa di giudicare le coscienze e la fede di chi sostiene certe posizioni (Moretti, Fattorini, Moia), ma semplicemente chiediamo che siano chiaramente presentate al massimo come una loro ricerca che prescinde dall’insegnamento della Chiesa (Mater et magistra) e non abbiano la stessa rilevanza del Magistero stesso.

Esprimendo l’umile volontà di seguire fedelmente il Vangelo con tutta la comunità cristiana guidata dai nostri pastori confidiamo nella vostra attenzione.

Silvio Restelli, redattore di CulturaCattolica.it, Commissione Cultura e Consiglio Pastorale della parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo

don Gabriele Mangiarotti

Vi invitiamo a leggere la lettera al Card. Bassetti, a proposito della difesa della vita

Vai a "Ultime news"