Il fascino dell’antico
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In questo momento sono presenti nel nostro Paese numerose mostre che propongono temi legati al mondo e alla cultura classica, a quel patrimonio da cui nasce gran parte della peculiarità e il carattere del nostro modo di sentire.
Prima in ordine di apertura la mostra romana I colori del fasto. Per la prima volta vengono esposti i reperti della domus imperiale emersa durante i lavori del giubileo del 2000 per la costruzione della rampa di accesso al parcheggio sotterraneo del Gianicolo. Secondo antiche fonti, in quest’area si trovava il complesso degli horti di Agrippina maggiore (14 a.C.- 33 d.C.), nipote di Augusto e madre di Caligola. Lo stato attuale dei lavori non permette questa suggestiva identificazione, ma la preziosità dei reperti ritrovati (decorazione marmoree finissime, ambienti dipinti con finte architetture e motivi animali e mitologici) porta comunque a ritenere che questa fosse una ricca residenza imperiale.
La mostra, oltre a presentare i ritrovamenti (da segnalare le rarissime lastre in alabastro o gli splendidi capitelli in rosso antico o quelli decorati con delfini), offre la parziale ricostruzione degli ambienti dipinti ritrovati.
A Torino, presso il Palazzo Bricherasio, fino al 7 maggio, sarà possibile vedere il Papiro di Artemidoro. Questo reperto dell’età tolemaica fu scritto verso la metà del I sec. a.C., venne poi ridotto a materiale da macero ed entrò a far parte del cartonnage di una mummia. Il reperto, restaurato grazie all’interesse della Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo, è unico nel suo genere perchè ci fornisce informazioni sull’arte e la cultura dell’Egitto ellenistico. Esso ci restituisce il testo di Artemidoro di Efeso, pervenuto fino ad ora da fonti indirette, cioè la carta geografica più antica che si conosca. La carta geografica occupa il recto del papiro (250x32,5 cm); in essa si rappresenta la penisola iberica. L’anonimo cartografo ha rappresentato fiumi e strade in prospettiva, utilizzando anche delle “vignette” per indicare alcuni importanti punti topografici. La cartina è corredata da quattro colonne di testo greco, tratte dagli scritti di Artemidoro (fine II – inizi I sec. a.C.).
Anche il verso del papiro è stato utilizzato: su di esso sono presenti disegni, schizzi, studi a più mani; forse il repertorio di un atelier in cui venivano insegnate le arti del disegno e delle arti applicate. Si tratta di scene di rara bellezza e vivacità, tra cui anche dei ritratti di volti umani.
Sempre a Roma segnaliamo la mostra I tesori della Bulgaria. Dal Neolitico al Medioevo, presso la prestigiosa sede del Quirinale.
Dall’epoca della lontana preistoria all’Età del Bronzo, al periodo classico, a quello romano e poi fino a noi, il territorio della Bulgaria è sempre stato un luogo di incontro e confronto tra i popoli del Mediterraneo e quelli del nord e dell’oriente, dando così vita ad una cultura ed un’arte particolare ed unica.
Durante la visita ufficiale del Presidente della Repubblica in Bulgaria, gli archeologi locali hanno mostrato al Capo dello Stato alcuni tesori rinvenuti in campagne di scavo degli anni 2004-2005, condotte in particolare nella “valle dei re traci”. Lo stesso Presidente, a seguito dei rapporti di amicizia tra il nostro paese e la Bulgaria, ha voluto che tali preziosi manufatti potessero essere conosciuti dal popolo italiano.
Le tombe dei re traci, databili attorno al V-III secolo a.C., conservano preziosi arredi composti da oggetti in oro, bronzo, vasi ellenici, gioielli, certamente opera di artigiani greci. Gli evidenti influssi dell’arte greca su quella dell’antica Tracia apre un nuovo ed inedito capitolo nella storia dell’archeologia e getta luce sui rapporti culturali e la circolazione di idée, tecniche, persone e manufatti dall’Egeo all’Anatolia, fino all’area danubiana.
Da ultimo, sempre a Roma, capitale dell’arte classica italiana, la rassegna Musa pensosa, dedicate all’immagine dell’ispirazione artistica e degli artisti nell’antichità.
La parola Musa, deriva dal Greco “sorgente”, Infatti spesso queste divinità erano assimilate alle Ninfe. La mitologia le vuole figlie di Zeus, dee che incarnano i diversi rami del sapere e dell’arte: Calliope, musa della poesia epica, Euterpe ed Erato protettrici della musica monodica e corale, Tersicore, musa della danza, Melpomene, della tragedia, Talia della commedia, Clio della storia e da ultima Urania, musa dell’astronomia.
La mostra, organizzata nell’Anfiteatro Flavio, il Colosseo, è una delle mostre organizzate dalla Soprintendenza di Roma per esplorare e far conoscere i grandi temi della classicista, con metodologie e strumenti moderni adatti anche per i non addetti ai lavori. Tutti gli artisti e gli studiosi hanno trovato ispirazione nelle Muse, ma il rapporto Musa-intellettuale si è ovviamente cambiato nel corso dei secoli. La mostra documenta tale drammatico e talvolta problematico rapporto con immagini tratte da decine di vasi attici, rilievi, affreschi, mosaici e con una quarantine di statue, ritratti, sarcofagi.
Un modo nuovo e poco libresco per far proprio il grande patrimonio della tradizione classica, anche italiana.
I colori del fasto. La domus del Gianicolo e i suoi marmi
Roma – Palazzo Altemps
17 dicembre 2005 – 18 aprile 2006
Orari: tutti i giorni tranne il lunedì, 9.00/19.45
Biglietti: 9 € intero (comprende per tre giorni di validità Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Museo Nazionale Romano, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano), 6 € ridotto
Papiro di Artemidoro. Arti e saperi nell’Egitto greco-romano
Torino – Palazzo Bricherasio
8 febbraio 2006 – 7 maggio 2006
Orari: lunedì 14.30/19.30; mart., merc., vener., dom. 9.30/19.30; giov., sab. 9.30/22.30
Biglietti:7 € intero, 5 € ridotto, 3,50 € scuole
I tesori della Bulgaria. Dal Neolitico al Medioevo
Roma - Palazzo del Quirinale
15 febbraio 2006 – 15 marzo 2006
Orari: lun-sab. 9.00/13.30; 15.30/19.00; domenica 8.30/12.00
Ingresso gratuito.
Musa pensosa. L’immagine dell’intellettuale nell’antichità
Roma – Colosseo
19 febbraio 2006 – 20 agosto 2006
Orari: tutti i giorni 8.30/17 (dal 19 febbraio al 15 marzo); 8.30/17.30 (dal 16 marzo al 25 marzo); 8.30/19.15 (dal 26 marzo al 20 agosto)
Biglietti: 10 € intero, 6 € ridotto.