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Il dinamismo dell’arte contemporanea

Autore:
Roda, Anna
Fonte:
CulturaCattolica.it
Forse i nostri lettori avranno capito che la nostra rubrica vuole alternare proposte di mostre di arte antica con mostre di arte moderna e contemporanea. Questa volta le nostre proposte riguardano tutte, e sono piuttosto numerose, rassegne di arte contemporanea.

A Brescia, presso la Galleria “I monaci sotto le stelle”, fino al 10 dicembre è possibile visitare Paesaggi mistici di Giuseppe Gallizioli. Nella singolare galleria-ristorante, il pittore bresciano (1935) propone una serie di paesaggi marini di grande suggestione.Dopo diversi approdi stilistici, Gallizioli è ritornato alla tradizione tutta lombarda del paesaggio dai colori intensi ed evocativi: le acque limpide della Grecia e della Dalmazia, gli scogli bianchi ed accecanti sotto il sole, le notti punteggiate da miriadi di stelle, i giardini rigogliosi di colori e profumi. “L’impasto inestricabile di segno e colore, aggiunge una nota critica su di lui, riesce ad evocare lo sciabordio delle onde, il suono dei grilli notturni e la luminosità delle stelle sul bosco, lasciando trasparire il profondo amore dell’artista nei confronti del mistero che circonda il creato.”

A Tassullo, località vicina a Trento, sta per concludersi una rassegna dedicata alla valenza del colore, Il colore del Sacro, dell’Anima, della Tecnologia.
La mostra con circa 80 opere di diverse epoche e dei più diversi artisti propone un viaggio dentro le cromie, le sfumature e le densità, dalla simbologia antica al presente. Sono opere nelle quali il colore è assoluto protagonista come elemento simbolico ed emozionale. Da sempre il colore ha avuto per l’uomo un fondamentale ruolo di tramite tra materia e anima, tra conscio e inconscio, e tutte le civiltà hanno legato ad esso valenze simboliche e sacrali.
La mostra si articola in tre sezioni: I colori del Sacro, I colori dell’Anima, I colori della Tecnologia. Infatti dalle valenze simboliche e psichiche dei colori si arriva da ultimo alle valenza del colore intrinseco alla materia.

Proponiamo ora una serie di eventi della città di Milano.
Cominciamo con la grande mostra dedicata a Boccioni a Palazzo Reale. Frutto di un lungo e approfondito studio di ricerca, la rassegna si propone di svelare alcuni degli aspetti fino ad ora meno studiati del futurismo: l’attività di Boccioni come scultore, la continuità tra la sua attività plastica e la produzione pittorica, le reciproche influenze tra il maestro milanese e gli artisti suoi contemporanei. Per la prima volta l’opera scultorea di Boccioni è presentata in modo organico affiancata a quella pittorica. La mostra si articola in diverse sezioni, ricche di famose opere del maestro, come ad esempio Figura virile in moto o La bottiglia, e di altri noti artisti come Medardo Rosso, Rodin, Ricasso, Balla, Severini. Il visitatore, grazie alle numerose fotografie scattate dallo stesso Boccioni, potrà rendersi conto dei luoghi, degli amici e degli affetti familiari cari all’artista milanese.
Per festeggiare i cinque anni di attività, il Museo Diocesano propone un’opera poco nota di Van Gogh, la Pietà che il pittore “copiò” da Delacroix nel 1889, quindi fino al 7 gennaio prossimo si potranno ammirare e porre a confronto la Pietà di Van Gogh (Musei Vaticani) con il dipinto di Delacroix (Oslo). Tale soggetto esplicitamente religioso è un’eccezione nell’opera del Maestro olandese, che pure da giovane tentò di seguire le orme del padre, pastore calvinista, con esiti poco incoraggianti. Di tale opera Van Gogh parla a più riprese nelle sue lettere al fratello Theo, accusando anche i dirigenti della casa di cura presso cui era ricoverato, che incoraggiavano “queste malsane aberrazioni religiose, mentre dovrebbero curarle”.
Alcuni critici hanno voluto interpretare la figura del Cristo della Pietà come un autoritratto, a causa della corta barba rossiccia, ma l’ipotesi non trova conferme nella critica più aggiornata. Quasi certamente però Van Gogh si è identificato con la sofferenza di Gesù, il quale viene anche sorretto da una figura femminile dall’espressione intensa e dal gesto di rassegnata compassione.

Ancora due mostre milanesi, questa volta di due pittori contemporanei.
Presso lo Spazio Lumera la personale di Pietro Albetti dal suggestivo titolo Animadvertere.
Albetti è nato ad Abbiategrasso nel 1973, dopo gli studi a Brera ha esposto in diverse importanti occasioni fino alla decisone di dedicarsi allo studio del linguaggio cinematografico.
In questi anni ha iniziato a lavorare, su influenza di Burri, con collages polimaterici approdando a forme e figure e al paesaggio lombardo, il paesaggio della”bassa” dei suoi luoghi d’infanzia. In una recente intervista così commenta: “L’atteggiamento principale è la libertà. La rinuncia al quadro che tenta di raccontare. La voglia di farsi sorprendere dalla realtà che abbiamo di fronte…”
Marco Teatro, il cui nome d’arte è stato scelto per i numerosi e precoci anni di lavoro in teatro, espone alla galleria l’Affiche con una serie di interessanti tele riunite dal titolo Il tempo non esiste.
L’artista presenta immagini aeree di edifici e quartieri, strade e cantieri che raccontano un mondo da dove l’uomo è fuggito lasciando vestigia edilizie fissate in un tempo immobile, che più non si muove, che ha cessato di esistere. Una presa di coscienza della condizione invivibile dell’uomo contemporaneo, per il quale il tempo quasi più non esiste, incenerito dalla troppa velocità dei mezzi di comunicazione, dai jets supersonici alla immediata connessione di internet. Writer della prima generazione, Teatro dipinge tele usando gli stessi stilemi murari eseguiti con bombolette spray, creando effetti particolari di luce e vibrazione di colore.
Torniamo un attimo indietro nel tempo, nel 1800, durante gli anni dell’Unità d’Italia. A Tortona, presso il Palazzo Guidobono fino al prossimo 7 gennaio, sarà possibile visitare la mostra dedicata ai fratelli Induno, Domenico e Gerolamo. Le personalità artistiche dei due Induno appaiono di grande spicco nel panorama della pittura lombarda del tardo Ottocento, quali testimoni della storia e della cronaca dell’epoca. Una sezione della mostra infatti propone i quadri dedicati agli eventi bellici e politici, studi e tele dal significato patriottico nelle quali le lotte per l’indipendenza sono fissate con grande effetto e scrupolo documentario.

Da ultimo a Ferrara una grande retrospettiva dedicata a Derain (1880-1954), una delle figure chiave della pittura contemporanea, attivo tra i fauves francesi, la cui notorietà venne improvvisamente meno dopo la Seconda Guerra Mondiale a causa della sua partecipazione ad un viaggio di propaganda in Germania nel 1941.
Derain soggiornò anche in Italia divenendo grande conoscitore della nostra arte. L’attuale mostra, la prima a lui dedicata in Italia da trent’anni a questa parte, vuole presentare il percorso artistico del pittore francese. Si inizia con una selezione di opere giovanili, nelle quali si nota l’assimilazione di Van Gogh e Gauguin, fino all’approdo all’espressionismo fauves, prima avanguardia artistica del Novecento che sovvertì i canoni dell’arte tradizionale.
Il fascino dell’arte primitiva insieme alla lezione di Cezanne determinarono la successiva svolta artistica di Derain, testimoniata da opere come Eva tahitiana.
La parte centrale della rassegna è dedicata ai ritratti e alle nature morte del cosiddetto “periodo gotico” (1912-1914); le tele paiono maestose ed ascetiche icone bizantino-medioevali ed esercitarono fascino su molti artisti contemporanei. Dopo la tragica parentesi della Guerra Mondiale, il pittore si rivolse ai Maestri del passato per trovare in essi quelle certezze e quei punti di riferimento che la violenza delle ideologie aveva minato.

Paesaggi mistici. Dipinti di Giuseppe Gallizioli
Brescia - Galleria “I monaci sotto le stelle”
13 novembre 2006 - 10 dicembre 2006
Orari: 12.00-15.00/19.00-23.00
Ingresso libero

Il colore del Sacro, dell’Anima, della tecnologia
Tassullo (TN) - Centro Ricerche
23 novembre 2006 - 16 dicembre 2006
Orari: tutti i giorni 9.00-12.00/15.30-20.30
Ingresso libero

Il tempo non esiste. Dipinti di Marco Teatro
Milano - Galleria l’Affiche
23 novembre 2006 - 16 dicembre 2006
Orari: martedì - sabato 16.00-19.00
Ingresso libero

Animadvertere. Dipinti di Pietro Albetti
Milano - Spazio Lumera
25 novembre 2006 - 22 dicembre 2006
Orari: telefonare allo 02 89073865
Ingresso libero

Andrè Derain
Ferrara- Palazzo dei Diamanti
24 settembre 2006 - 7 gennaio 2007
Orari: tutti i giorni 9.00-19.00
Biglietti: 9 € intero, 7,50 € ridotto, 4 € scuole
Informazioni: www.palazzodiamanti.it

Domenico e Gerolamo Induno. La storia e la cronaca scritte con il pennello
Tortona - Palazzo Guidobono
15 ottobre 2006 - 7 gennaio 2007
Orari: martedì - venerdì 15.30-19.30; sabato e domenica 9.30-12.30/14.30-20.00; chiuso il lunedì
Ingresso ad offerta libera

Boccioni pittore, scultore futurista
Milano - Palazzo Reale
6 ottobre 2006 - 7 gennaio 2007
Orari: tutti i giorni 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30
Biglietti: 9 € intero, 7,50 € ridotto e ridotto gruppi, 4,50€ scuole
Informazioni: www.mostraboccioni.it

La Pietà dimenticata di Van Gogh
Milano - Museo Diocesano
6 novembre 2006 - 7 gennaio 2007
Orari: tutti i giorni 10.00-18.00, chiuso il lunedì
Biglietti: 6 € intero, 4 € ridotto, 1 € scuole.

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