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Incontri di Natale

Autore:
Roda, Anna
Fonte:
CulturaCattolica.it
Tra pochi giorni inizieranno le vacanze di Natale, un'occasione preziosa per visitare città d'arte e le numerose rassegne artistiche sparse in molti luoghi d'Italia.

A tutti buone feste e buone visite!!

Presso il piccolo ma ben fornito museo Lia, a La Spezia, sarà possibile visitare fino al 25 febbraio 2007 un’opera unica, la cosiddetta Madonna Lia, opera di Francesco Napoletano, allievo di Leonardo da Vinci a Milano.
Tutta la raccolta costituisce un unicum per la qualità e varietà dei pezzi che la compongono, frutto dello squisito gusto di Amedeo Lia: Pietro Lorenzetti, Bernardo Daddi, Vincenzo Foppa, il Sassetta, Antonio Vivarini, Pontormo, Sebastiano del Piombo, Giovanni Bellini, il Romanino, Alessandro Magnasco, Pietro Longhi solo per citare alcuni degli autori di cui si possono ammirare le opere. In occasione del decennale dell’inaugurazione del Museo, l’ingegner Lia ha voluto mettere in mostra un’opera della sua raccolta privata, la cosiddetta Madonna Lia, opera ascritta alla bottega di Leonardo. Dagli approfonditi studi di David Alan Brown si è giunti alla conclusione che tale opera potrebbe essere di Francesco Napoletano, quasi certamente realizzata da cartoni e disegni del Maestro da Vinci. Molto interessanti sono alcuni dettagli che ne aiutano l’interpretazione simbolica: una veduta del Castello Sforzesco, segno inequivocabile del tentativo di legittimazione del suo potere da parte di Ludovico il Moro.

A 62 dal terribile bombardamento subito da Ferrara nel 1944 e dopo anni di intenso restauro, il 2 dicembre è stata riaperta al culto l’antica Certosa di San Cristoforo, gioiello dell’arte quattrocentesca di Biagio Rossetti.
Il recupero del Tempio è legata alla figura di Borso d’Este, che nel 1452 promosse la costruzione di un monastero certosino lontano dalla città; nel 1498, accanto alla primitiva chiesa, venne innalzata una nuova chiesa ad opera del Rossetti. Alle fine del Settecento, a seguito delle soppressioni napoleoniche, i monaci persero il possesso della chiesa e del convento; più tardi, dopo la dispersione di tutti gli arredi sacri, il monastero venne abbattuto e il territorio adiacente la chiesa fu convertito in cimitero.
Dopo i disastrosi bombardamenti del 1944, la chiesa fu sottoposta a vari interventi di manutenzione, ma solo nel 2003 presero avvio i grandi restauri per una restituzione completa delle strutture e di tutti gli antichi arredi, tra cui il ciborio intagliato del 1597, i cori lignei settecenteschi, le diverse ancone, alcune di dimensioni monumentali.

A Bari il 7 dicembre 2006 è stata inaugurata la mostra San Nicola, splendori d’arte d’Oriente e d’Occidente, un viaggio lungo quindici secoli attraverso culture e religioni diverse. La rassegna, articolata in 7 sezioni, è forse la più ampia mai realizzata sulla figura di san Nicola, patrono della città di Bari. Punto di partenza è la sezione Myrizon en Myrois. Le origini della figura di san Nicola in Asia Minore (secoli IV-IX): il visitatore sarà accompagnato a comprendere la lunga trasformazione dell’iconografia del santo e la progressiva elaborazione del suo racconto agiografico. Si passa poi alla diffusione del culto del santo a Bisanzio e nel Mediterraneo orientale dal IX al XV secolo, con l’imporsi di un’immagine universalmente riconoscibile. Da Bisanzio immagine e culto si diffusero nelle città russe, tanto che san Nicola divenne il protettore di tutte le Russie (XII-XVIII sec). Nella primavera del 1087 un gruppo di marinai baresi operò la traslazione del corpo di san Nicola da Myra, insidiata dai Turchi, a Bari, fatto fondamentale nella storia del culto del santo e della città pugliese. Da Bari il tipo iconografico e il culto si diffusero il tutto il Mediterraneo, in particolare si sviluppò il rapporto tra il Santo e il mare.
Le ultime due sezioni della mostra pongono attenzione all’immagine di san Nicola nella tradizione occidentale (XII-XVIII sec) e il suo legame con il folklore nordico, che vede in lui il provvidente portatore (Santa Claus) di doni ai bambini la vigilia della sua festa.

A Roma, La Fabbrica di San Pietro, nella ricorrenza dei 500 anni della fondazione della Patriarcale Basilica, ha realizzato un’importante mostra dal titolo Petros Eni/ Pietro è qui, con circa cento capolavori provenienti dai più importanti musei del mondo. La Basilica è per eccellenza il luogo culto della cattolicità, da sempre impreziosito con i capolavori della creatività umana. Il 18 aprile 1506 Giulio II pose la prima pietra dell’attuale San Pietro e dell’attuale Fabbrica, ancor oggi responsabile del mantenimento e della conservazione della Basilica.
Il percorso espositivo si articola in sei sezioni: nella prima è ricordato l’evento storico della fondazione, gli artisti e gli architetti che hanno definito il profilo della nuova Basilica; nella seconda si delineano i passaggi più significativi del lungo e complesso processo di progettazione architettonica a partire dal progetto bramantesco. La terza sezione è dedicata all’antica Basilica costantiniana; la quarta ripercorre storia e ritrovamenti dell’Ager Vaticanus e della necropoli Vaticana. Le ultime due sezioni sono dedicate all’apostolo Pietro: il confronto tra personalità e operato di Pietro e Paolo e le tematiche iconografiche legate al primo degli apostoli. Tra i tanti capolavori di artisti del calibro di Michelangelo, Bramante, Raffaello, Sangallo, Peruzzi, la Fabbrica mette in mostra il celeberrimo Modello ligneo (1559-1561) realizzato su disegno di Michelangelo e il frammento di intonaco rosso recante l’iscrizione graffita Petros eni.

Fino al 7 gennaio presso il Museo Civico Archeologico di Bologna (e dal 23 gennaio a Roma nel Chiostro del Bramante, fino al 6 maggio) sarà possibile visitare la prima mostra monografica dedicata ad Annibale Carracci, il maggior rappresentante dell’arte del Seicento italiano. La rassegna intende ricostruire il percorso compiuto dal Carracci dagli anni della giovinezza a Bologna, fino alla maturità a Roma, attraverso disegni, incisioni, dipinti per la prima volta riuniti in un unico contesto.
Fu merito esclusivo di Annibale il trattare con la stessa intensità diversi generi pittorici, generi “alti” di storia sacra e mitologica e generi “bassi” di ambito feriale, paesaggi, ritratti e caricature. Il Carracci ha anche dato il via ad una personale unificazione delle caratteristiche delle diverse scuole pittoriche regionali, creando un linguaggio che potremmo chiamare “Italiano”.
Il percorso espositivo è corredato anche da filmati che permettono un itinerario virtuale degli affreschi che il Nostro realizzò in molti palazzi bolognesi e romani. Per chi invece ha più tempo a disposizione è possibile vedere dal vivo questi affreschi situati in palazzi generalmente chiusi al pubblico, quali Palazzo Magnani e Palazzo Sanpieri.
Accanto ai grandi del passato ecco due artisti contemporanei.

A Brescia fino al 25 gennaio 2007 sarà possibile ammirare dieci opere inedite di Letizia Fornasieri dedicate alla tematica dei fiori e delle piante, tema ricorrente negli ultimi lavori della pittrice milanese. In questi lavori lo sguardo dell’artista si spinge oltre il singolo soggetto per comprendere anche il contesto: scorci di vita domestica e cittadina, raggi di luce che penetrano in un interno e ne descrivo i rilievi con le ombre. Dai toni più pacati degli inizi, la Fornasieri si è via via connotata per una cromia più accesa e per accostamenti più arditi, pur mantenendo costante il suo riferimento formale: una visione del reale filtrata dalla distorsione espressiva delle forme, tipica della lezione dei Maestri del Novecento.

Alla sua prima mostra pubblica è invece Paolo Quinzi, a Milano, presso gli uffici della PMI Finance e Consulting. Decisione coraggiosa e controcorrente quella di esporre in uno spazio adibito ad uffici, ma decisamente positiva perché ricrea un contesto vivo diversamente da quello freddo e asettico della galleria d’arte.
Dopo anni di preparazione Quinzi si fa conoscere per una pittura particolare, visionaria che nasce dopo un viaggio a Barcellona e il contraccolpo ricevuto dalle opere di Gaudì. Una ritrovata essenzialità di forme che nascono improvvise dal lavorio del pennello, che emergono dai fondi verde cupo e rosso intenso e si dilatano come fiori o come primarie creature delle origini misteriose dell’universo. La facilità visiva ed accademica della realtà viene superata da queste forme semplici e nel contempo complesse, davanti alle quali è difficile pronunciare parole; meglio per il visitatore stare in silenzio per mettersi in armoniosa sintonia con esse, come un ritrovarsi immersi nella propria misteriosa ed insondabile origine.

Da ultimo, sempre a Milano, presso il Museo del Pime, la mostra Altri uomini, altre avventure, che si interroga sul ruolo che i missionari hanno avuto nel corso dei tempi.
Chi sono i missionari? Forse dei mediatori culturali ante litteram? Sulla base di tale quesito si articola la mostra del Museo dei popoli e della culture, in collaborazione con il Museo di Storia di Hong Kong e il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Si propone un’indagine parziale, ma molto rappresentativa del rapporto intercorso tra missione e modernità, in particolare il contributo che i missionari hanno dato nel campo della cartografia (p. Volonteri), della linguistica (p. Pallegoix), dell’antropologia (p. Vaggioli) e dell’archeologia (p. Maglioni). Saranno presenti in mostra le loro opere e gli strumenti scientifici che essi usarono per le loro misurazioni, nonché i preziosi oggetti della raccolta Maglioni, che il Museo di Hong Kong concede in prestito per la prima volta a Milano.

La Madonna Lia.
Francesco Napoletano nella bottega di Leonardo a Milano
La Spezia - Museo Lia
2 dicembre 2006 - 25 febbraio 2007
Orari: tutti i giorni tranne il lunedì 10.00-18.00
Biglietti: 6€ intero, 4€ ridotto

San Cristoforo alla Certosa. Restituzione di una storia
Ferrara - Chiesa di San Cristoforo
Dal 2 dicembre 2006

San Nicola, splendori d’arte d’Oriente e d’Occidente
Bari - Castello Svevo
7 dicembre 2006 - 6 maggio 2007
Orari: tutti i giorni 9.30-19.30
Biglietti 9€ intero, 7,50 € ridotto, 3,50€ scuole
Informazioni: www.mostrasannicola.it

Petros Eni/Pietro è qui
Roma - Piazza San Pietro, Braccio di Carlo Magno
3 ottobre 2006 - 8 marzo 2007
Orari: lunedì - domenica 10.00-19.00, mercoledì 13.00-19.00
Biglietti: 7€ intero, 5€ ridotto, 3€ scuole
Informazioni: www.bracciodicarlomagno.it

Annibale Carracci
Bologna - Museo Civico Archeologico
22 settembre 2006 - 7 gennaio 2007
Orari: martedì - venerdì 9.00-19.00, sabato - domenica 10.00-19.00
Biglietti: 9€ intero, 7,5€ ridotto, 4€ scuole
Informazioni: www.mostracarracci.it

Letizia Fornasieri. La realtà e l’incanto
Brescia - Galleria Forma e Colore
25 novembre 2006 - 25 gennaio 2007
Orari e informazioni: www.clponline.it
Ingresso libero

Paolo Quinzi. Mostra personale
Milano - uffici PMI Finance e Consulting
4 dicembre 2006 - 18 gennaio 2007
Per visite e informazioni tel 328 22 18 149

Altri uomini, altre avventure
Milano - Museo Popoli e Culture
3 novembre 2006 - 27 gennaio 2007
Orari: lunedì - sabato 9.00-12.30/ 14.00-18.00
Biglietti: visita guidata ai singoli 3€
Informazioni: www.museopopolieculture.it

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