Il Sacro contemporaneo
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Le segnalazioni di questo nostro articolo vogliono in parte colmare tale lacuna a partire da alcune mostre attualmente aperte in Italia.
Prendiamo le mosse da Milano, dove vogliamo segnalare ben tre mostre, molto diverse tra loro, ma di indubbia suggestione e pacata religiosità.
Prima tappa al Museo Diocesano. In occasione dei 5 anni di attività vengono messe in mostra, dopo un lungo restauro, le vetrate di Aldo Carpi (1886-1973), create per la chiesa delle Suore del Cenacolo.
Tali vetrate furono realizzate tra il 1957 e il 1958 e raffigurano 30 episodi del Vangelo: gli episodi dell’Infanzia di Gesù, la vita pubblica e i miracoli, i momenti della Passione e della Resurrezione.
Le Suore nel 1998 vendettero la cappella e l’intero immobile del loro istituto, trasferendosi in una sede più piccola. Le vetrate, comperate da un benefattore, venivano poi donate al Museo Diocesano, in segno di riconoscenza alla Chiesa Ambrosiana e come pegno di continuità nella collaborazione pastorale.
Aldo Carpi, di formazione pittore, ma che per più volte si cimentò nell’arte vetraria, sceglie un’iconografia piana, facilmente riconoscibile, in cui linee e colori sono altamente dosati per permettere la silenziosa meditazione. Tale profonda sensibilità, tipica dell’artista, si sviluppa in lui dopo la tragica esperienza della Seconda Guerra Mondiale, nella quale sperimentò la detenzione nel lager di Gusen.
Dopo circa 20 anni dall’ultima mostra monografica su Arturo Martini (1889-1947), a sessant’anni dalla sua morte, Milano dedica un’altra grande rassegna.
Sedi prestigiose per l’evento sono il Palazzo della Permanente e la Fondazione Stelline, da sempre attenti all’espressioni più vere dell’arte contemporanea.
Martini, dopo un avvio simbolista, sposa con originalità la tradizione scultorea italiana divenendo uno dei maggiori protagonisti del purismo plastico e del recupero del classicismo italiano.
La mostra presenta, nelle due sedi, circa 100 opere del Maestro e offre un panoramica completa del suo percorso creativo, dalle prime opere fino agli ultimi capolavori, che esprimono la tenacia e l’angoscia dello sperimentalismo materico dell’artista. Tra le opere più note si potranno ammirare: Gli amanti (1920), Il buon pastore (1925), Il figliol prodigo (1927), La Pisana (1928), Solitudine (1932) e inoltre la serie ispirata al tema de La Sete, la cui ispirazione fu tratta dalle scoperte di Pompei. Martini fu molto impressionato dai calchi in gesso ricavati dalle impronte delle vittime dell’eruzione. Così l’artista realizzò una serie di bozzetti impostati sul motivo della figura bocconi che si è gettata a terra per abbeverarsi a una fonte d’acqua, segno metaforico dell’acqua della vita o dell’acqua della conoscenza a cui aspirano tutti gli uomini.
Il percorso museale viene completato con un itinerario cittadino, alla riscoperta di opere che martini lasciò in città: presso l’Ospedale Maggiore Niguarda, il Cimitero Monumentale, il Palazzo di Giustizia, l’Università Bocconi, l’Arengario.
Come sempre ci piace segnalare anche qualche artista vivente. Questa volta proponiamo una bellissima mostra su Milano di Marina Previtali. Bisogna amare fortemente Milano per scoprirne la bellezza, per scoprire nei toni del grigio e nello skyline urbano qualcosa che affascina e che parla allo spirito. Marina Previtali lo ha trovato. Dopo aver cercato per anni la pace e l’azzurro sul lago d’Iseo, d’improvviso alla fine degli anni Ottanta, Marina si è accorta di provare nostalgia per la sua città. Ha cominciato allora a girovagare per le strade, per le stazioni, per le periferie con la sua macchina fotografica alla ricerca di ciò che non aveva mai visto e considerato e all’occhio dell’artista anche ciò che immediatamente non era poetico, lo è diventato.
La stesura densa del colore, le spatolate potenti sanno trasmettere l’atmosfera che si respira in questa metropoli, ma il magma e il caos della vita cittadina ritrovano un’equilibrata armonia nelle vedute della Previtali, che si inserisce nel solco di altri famosi artisti di vita cittadina, quali Boccioni, Sironi e la più recente Fornasieri.
A Legnano, il 16 dicembre u.s., è stato inaugurato il Castello Visconteo, sede espositiva aggiunta al già noto Palazzo Leone da Perego. Per l’occasione viene proposta la mostra Goya. I Capolavori incisi. Non è certo la prima volta che tale mostra viene proposta in Italia in questi ultimi mesi, ma la sua riproposizione è segno della sua attualità. Tra le opere grafiche in mostra troviamo I Capricci, termine che serviva ad indicare i pensieri stravaganti che originavano raffigurazioni fantastiche; così l’artista aveva la libertà di rappresentare pregiudizi, menzogne, superstizioni e assurdità degli esseri umani. I Disastri della guerra sono una serie di incisioni create a partire dal 1810, nelle quali Goya raffigura gli orrori derivati dalla guerra di occupazione francese in Spagna. Dalle incisioni traspare la crudeltà e la grettezza dell’uomo, senza alcune diversità tra francesi occupanti e spagnoli occupati. Da ultimo le tavole delle Follie, conosciute anche come Proverbi, incisioni in cui l’artista presenta vizi, passioni, sogni degli uomini.
L’occasione della mostra permetterà inoltre di visitare parte del Castello di San Giorgio, fondato nel XIII secolo su un antico convento dei Regolari Agostiniani e dopo diverse vicende passato ai Visconti e da ultimo ai Cornaggia Medici che nel 1973, dopo decenni di incuria, lo cedettero alla pubblica amministrazione di Legnano.
A Brescia, come da anni ormai avviene, grazie alla direzione di Marco Goldin di Linea d’Ombra, è stata realizzata un’imponente mostra dal titolo Turner e gli Impressionisti. La grande storia del paesaggio moderno in Europa. Il visitatore potrà ammirare ben 285 opere divise in 5 sezioni: la prima di queste, a nostro avviso la più suggestiva, indica attraverso i quadri di Turner e Constable una nuova sensibilità nella quale il paesaggio diventa soggetto autonomo e non fondale per vicende storico-mitologiche. La seconda sezione si intitola Dall’Accademia ai primi sguardi sulla natura ed illustra il passaggio nella pittura francese dal paesaggio mitologico a quello realista con la produzione di Corot. La terza sezione Da Barbizon al primo paesaggio impressionista evidenzia il fondamentale nodo di passaggio determinato dalla scuola di Barbizon, località vicino a Parigi, immersa nei boschi, dove alcuni pittori, tra cui Coubet Corot e altri, cercarono per la prima volta di dare spazio al paesaggio in quanto tale aprendo la strada alle novità dell’impressionismo.
Arriviamo così alla quarta sezione intitolata I paesaggi dell’impressionismo che contiene ben oltre 150 opere. I diversi paesaggi impressionisti (di Pisarro, Caillebotte, Sisley) sono divisi per temi: il tema della città, Parigi soprattutto, e dell’acqua (porti, fiumi, mare). L’ultima sezione mette in mostra i capolavori dei cosiddetti post-impressionisti quali Van Gogh, Cezanne, Gauguin.
Nella stessa sede museale, Santa Giulia, e con il medesimo biglietto si può anche ammirare una mostra monografica di Mondrian, con ben 80 capolavori del maestro olandese. Interessante seguire il percorso artistico di Mondrian: dal figurativo al puro astrattismo. Percorso maturato a seguito di una ricerca di sempre maggiore semplificazione dell’immagine. Molto significativa a tale proposito il percorso di semplificazione dell’albero nelle sue linee costruttive, poi sintetizzate in figure geometriche con strisce nere che intersecano piani bianchi, linee che delimitano quadrati gialli, rossi e blu.
Il Vangelo di Aldo Carpi
Milano - Museo Diocesano
6 novembre 2006 - 15 aprile 2007
Orari: tutti i giorni 10.00-18.00, chiuso il lunedì
Biglietti: 6€ intero, 4€ ridotto, 1€ scuole
Arturo Martini
Milano - Palazzo della Permanente e Sala del Collezionista della Fondazione Stelline
8 novembre 2006 - 28 gennaio 2007
Orari: martedì - domenica 10.00-20.00, giovedì 10.00-22.00
Biglietti: 8€ intero, 6€ ridotto
Informazioni: www.arturomartini.info
Marina Previtali - Milano
Milano - Galleria Previtali
13 dicembre 2006 - 24 febbraio 2007
Orari: tranne domenica e lunedì 16.00-19.30
Ingresso libero
Informazioni: www.galleriaprevitali.it
Turner e gli Impressionisti
Mondrian
Brescia - Museo di Santa Giulia
28 ottobre 2006 - 25 marzo 2007
Orari: lunedì - giovedì 9.00- 19.00, venerdì - sabato 9.00-21.00, domenica 9.00- 20.00
Biglietti: 16€ intero, 13€ ridotto, 9€ scuole
Informazioni: www.lineadombra.it
Goya. I capolavori incisi
Legnano - Castello Visconteo
16 dicembre 2006 - 1 aprile 2007
Orari: martedì - sabato 15.00-19.00, domenica 10.00-13.00/ 15.00-19.00
Ingresso libero.