Un tuffo nel passato
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Iniziamo da Roma. Sta per concludersi un’interessante rassegna dal titolo Habemus Papam. Le Elezioni Pontificie da S. Pietro a Benedetto XVI.
Duemila anni di storia della cristianità e di Roma in mostra: tradizioni, oggetti, ritratti, curiosità, filmati dei Conclavi del Novecento fino all’ultimo 265 conclave che ha visto l’elezione di papa Benedetto XVI.
La mostra, unica nel suo genere, ha sede nei saloni di rappresentanza dell’Appartamento pontificio, nel Palazzo Apostolico Lateranense. Per l’occasione vengono mostrate al pubblico oggetti che hanno lo scopo di illustrare le tradizioni inerenti le esequie, il conclave e l’elezione del pontefice: tiare, anelli piscatori, flabelli, troni, fino alle antiche schede usate dai cardinali o la stufa usata per bruciare le schede e dare origine alla famosa fumata che segnala l’elezione del Papa.
Sempre a Roma, presso il Colosseo, una mostra di altro tenore dedicata alla raffigurazione di Eros, dio dell’amore. Nominato e raffigurato innumerevoli volte, Eros è una entità cosmica primordiale, principio animatore e ordinatore dell’universo, incarnazione della potenza dell’amore, costruttore di relazioni sociali, allegoria metaforica e religiosa.
La mostra si apre con il celebre Eros arciere (Musei Capitolini), copia della statua di Lisippo per il santuario a Tespie. Poco dopo la splendida Afrodite accovacciata (Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo) ricorda il legame tra le due divinità: Afrodite evoca l’unione e il godimento sessuale, Eros è una forza più astratta e irresistibile insieme.
Lo stesso Zeus viene colpito dalle frecce di Eros, che generano in lui passioni irresistibili narrate da celebri iconografie: Leda e Zeus-cigno (gruppo dei Musei Capitolini), Europa e Zeus-toro (cratere apulo dei Musei Vaticani), Danae e Zeus-pioggia d’oro (cratere dal Louvre).
Eros non è solo una figura mitologica: le sezioni successive della mostra mostrano la centralità del dio nella società classica e nella formazione dell’individuo. Nel IV secolo a.C. mentre il significato di Eros acquista una connotazione più filosofica, la sua rappresentazione acquista una valenza per lo più decorativa: Eros diviene un bambino (il cosiddetto ‘putto’).
Felix Ravenna. La croce, la spada, la vela: l’alto Adriatico nel V e VI secolo è l’affascinate mostra storico-artista presentata presso il complesso museale di San Nicolò a Ravenna.
Tra il V e VI secolo Ravenna è conquistata dai Bizantini; diviene così centro di commerci, scambi e cultura molto importante, centro di riferimento per tutto l’alto Adriatico. La mostra, concepita per raccontare queste complesse vicende, si articola in più sezioni a partire dalla esposizione dei mosaici della basilica di San Severo a Classe, da poco restituiti alla fruizione del pubblico.
La ricchezza della Ravenna tardo-antica è ben documentata dai numerosi oggetti esposti, come i tesori provenienti da Classe, da Rimini, da Isola Rizza, da Cesena. In particolare si segnala il tesoretto ritrovato nel 2005 a Classe costituito da 7 cucchiai ed una coppa in argento; oggetti raffinati, preziosi, usati dai ceti dirigenti della città.
Numerosi altri reperti, di destinazione liturgica, illustrano poi la varietà e alta qualificazione dell’artigianato locale: pissidi, reliquiari… ma anche statue e pavimenti a mosaico.
La società del periodo era caratterizzata da un alto tasso di militarizzazione; per illustrare questo aspetto vengono esposti alcuni significativi armamenti ed accessori del corredo militare, come l’elmo conservato a nel Museo di Crecchio, il pugnale del Museo dell’Altomedioevo di Roma e il corredo funebre di Zagabria.
La sede di Milano della Banca del Monte dei Paschi di Siena si sta facendo promotrice anche di cultura. Fino al 15 aprile, nella prestigiosa sede di Via Santa Margherita, a due passi dalla Scala, si potrà ammirare la mostra Etruschi a tavola, una serie di reperti provenienti dai musei di Cetona, Cianciano Terme, Murlo e Sarteano. Il visitatore milanese potrà farsi un’idea della sontuosità dei banchetti etruschi attraverso gli oggetti che gli stessi etruschi usavano, come anfore, canopi, coppe provenienti da corredi funebri. Una lastra di terracotta, in origine parte di un fregio che decorava la dimora principesca di Poggio Civitate, ci presenta la scena di un banchetto e quindi costituisce un aiuto a immaginare l’uso e la destinazione degli oggetti ammirati.
Nella sede museale di Palazzo Arnone a Cosenza, fino al 22 aprile sarà possibile visitare un’importante rassegna dal titolo Argenti di Calabria. La mostra ripercorre la storia degli argenti sacri di Calabria tra XV e XIX secolo e dà conto delle molte e differenti declinazioni di quest’arte, a torto ritenuta “minore”, a tutt’oggi ancora poco studiata, confinata al massimo nell’ambito degli interessi specialistici. Questa mostra propone un significativo percorso nel sacro che si dipana attraverso croci, ostensori, calici, reliquiari, pissidi, mante, ferule vescovili, turiboli, cartegloria, tronetti, busti e sontuose statue: capolavori dell’ingentissimo patrimonio delle diocesi della Calabria, testimonianze di recuperati nessi storici e di quella peculiare e stratificata identità culturale plurale della regione.
Opera dal forte impatto emotivo e visivo è lo stupendo Calice d’oro della Cattedrale di Cosenza, di argentiere spagnolo, che, com’è noto, fa coppia con la base della Stauroteca: entrambe rivelano la comune matrice stilistica che sintetizza il ricco e variegato intreccio della Napoli di età aragonese.
La Calabria custodisce un consistente e pregevole insieme di busti e sculture del XVI secolo di ambito siciliano e napoletano. In mostra, letteralmente sottratto alla polverosa dimenticanza, il busto raffigurante San Gregorio Nazianzeno del Tesoro dell’Arcivescovado di Cosenza datato alla seconda metà del secolo.
Tra pochi giorni invece si aprirà a Parma, all’interno di una serie di un ricco calendario di iniziative, la mostra Splendori a corte. Arti del mondo islamico nelle collezioni del Museo Aga Khan. In questa primavera Parma diventa punto di incontro e dialogo tra la cultura islamica e quella europea. Infatti fino al 3 giugno la rassegna Arts and music from the Islamic world
propone concerti e giornate di studio per comprendere le peculiarità del mondo orientale in vista di scambi culturali fecondi e senza pregiudizi.
Uno dei punti di maggiore interesse sarà proprio la mostra appena menzionata, nella quale si potranno ammirare ben 170 capolavori della colezione di S.A. l’Aga Khan che nel 2009 costituirà il nucleo del museo Aga Khan a Toronto in Canada. L’esposizione comprende due sezioni: la prima sarà dedicata alla ‘Parola di Dio’; in essa si potranno vedere volumi del Corano decorati con eleganza, datati VIII-XVIII secolo. La seconda sezione dal titolo ‘Potere del Sovrano’ metterà in mostra oggetti e manufatti che diranno dello splendore delle grandi corti islamiche, nonché spiegheranno l’educazione raffinata dei sovrani attraverso la poesia, la letteratura, i passatempi come la caccia e l’equitazione.
Habemus Papam. Le Elezioni Pontificie da S. Pietro a Benedetto XVI.
Roma - Palazzo Apostolico Lateranense
9 dicembre 2006 - 7 aprile 2007
Orari: lunedì - sabato 9.00-16.45
Biglietti: 5€
Informazioni: www.mv.vatican.va
Eros
Roma - Colosseo
3 marzo 2007 - 16 settembre 2007
Orari: 8.30-17.30 dal 16 marzo al 31 marzo, 8.30-19.15 dal 1 aprile al 31 agosto, 8.30-19.00
dal 1 settembre al 30 settembre
Ingresso: 11,00 € intero, 6,50€ ridotto
Felix Ravenna. La croce, la spada, la vela: l’alto Adriatico nel V e VI secolo
Ravenna - Complesso di San Nicolò
10 marzo 2007 - 7 ottobre 2007
Orari: tutti i giorni 10.00- 18.30
Biglietti: 3,50€ intero, 2,50€ ridotto, 1,50€ scuole
Informazioni: www.felixravenna.it
Etruschi a tavola
Milano - Banca del Monte dei Paschi di Siena (Via Santa Margherita 11)
19 febbraio 2007 - 15 aprile 2007
Orari: lunedì - sabato 8.35 - 13.35/ 14.15 - 16.00
Ingresso libero
Informazioni: www.museisenesi.org
Argenti di Calabria
Cosenza - Palazzo Arnone
1 dicembre 2006 - 22 aprile 2007
Ingresso libero
Informazioni: www.comune.cosenza.it
Splendori a corte. Arti del mondo islamico nelle collezioni del Museo Aga Khan
Parma - Palazzo della Pilotta
31 marzo 2007 - 3 giugno 2007
Orari: tutti i giorni tranne il lunedì 10.00- 19.00
Biglietti: 8€ intero, 6,50€ ridotto, 3€ scuole.