Pasqua 2007 in mostra
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Come sempre il panorama delle mostre in Italia è ricco di proposte, le più diverse. Ognuno può veramente trovare l’argomento o l’autore più adatto ai suoi gusti.

Incominciamo da Torino. Presso Palazzo Bricherasio fino al 10 giugno sarà possibile visitare una mostra dedicata ai Macchiaioli, dal titolo Il sentimento del vero. Un tema già ampiamente indagato nel nostro paese, ma è sempre piacevole vedere le tele dei maestri macchiaioli, così delicate, così intime, così pervase dall’atmosfera dell’Italia ottocentesca. La rassegna si articola in 8 sezioni e con oltre 100 opere vuole indagare il contributo dei diversi esponenti della corrente artistica, dai più noti, come Fattori, da tutti considerato il miglior esponente, Lega, Signorini, Zandomeneghi, Cecioni, Sernesi, a quelli forse meno noti, quali Abbati, Banti, Boldini, Borrani, Cabianca, Cannicci, Costa, e molti altri. Particolare attenzione viene data al rigoroso ed originale rapporto che questi pittori instaurarono con i principi del vero.
La mostra su Luca Cambiaso a Genova offre la possibilità di ripercorrere, alla luce dei più recenti studi, l’esperienza pittorica di un artista emblematico del secondo ‘500, noto per la sua bravura come disegnatore. La mostra, che si articola in ben 15 sale, si apre con un autoritratto di Cambiaso, mentre l’artista si raffigura nell’atto di dipingere il padre. La rassegna prosegue con le tavole giovanili e con le numerose pale d’altare, molte delle quali con il tema della Vergine. Centro del percorso è la sezione dedicata alla rievocazione della sensibilità di Correggio, che mola parte ebbe nella produzione del Cambiaso. Troviamo poi una sezione dedicata alle opere profane della maturità, che ci offre uno spaccato significativo della sensibilità dell’epoca: il tema dell’amore tra Venere ed Adone, le allegorie della Vanitas, la figura di Lucrezia. Nell’ultima sala viene revocata l’attività spagnola alla corte di Filippo II, con inediti per la prima volta in Italia.
Icone e preziosi manoscritti della tradizione ortodossa bulgara, esposti per la prima volta in Italia, a Milano presso la Pinacoteca Ambrosiana riveleranno la loro bellezza e spiritualità al pubblico.
Un’icona (dal greco eikon, “immagine”) rappresenta un gesto artistico, ma soprattutto è testimonianza di fede. Ciò che la consegna all’eternità non è solo la pregevolezza della fattura o dei materiali impiegati ma, in particolare, il senso profondo che essa esprime e, in questo caso, la vivacità delle varie culture, sociali e religiose che, incrociandosi, raggiungono un’immagine comune: attraverso le proprie raffigurazioni, le icone permettono al fedele di stabilire un collegamento interiore con l’ultraterreno.
Questo è tanto più vero in un contesto storico quale quello verificatosi a partire dal IX-X secolo in Bulgaria, quando la società slava si incrociò con la cultura ortodosso bizantina, determinando una sorta di humus ibrido e fertile che diede origine, tra gli altri fenomeni, ad una venerazione trasferita sulle entità rappresentate in forma iconica, i cui esempi più significativi, dalla Galleria Nazionale di Belle Arti di Sofia, vengono ora presentati, per la prima volta in assoluto, in Italia.
Il visitatore ha inoltre l’opportunità di visionare alcuni tra i più pregevoli manoscritti provenienti dall’Istituto Ecclesiastico Storico Archivistico presso il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Bulgara.
Queste opere d’arte sacra, oltre ad essere una finissima espressione di fede e devozione, sono testimonianze del senso profondo di tradizione, continuità e identità nazionale della Bulgaria, Paese quest’anno protagonista, insieme alla Romania, dell’ultimo allargamento dell’Unione Europea.
Ci spostiamo ora in Veneto. A Verona da pochi giorni si è aperta la mostra Il settimo splendore. La modernità della malinconia.
Frutto di un lungo lavoro teorico, il progetto espositivo di Verona, si pone metodologicamente in continuità con la mostra Da Picasso a Bacon dell’autunno 2003 dedicata all’angoscia esistenziale dell’uomo contemporaneo.
Il temperamento malinconico è invece materia più antica: fin dall’età classica i nati sotto Saturno erano descritti come individui rivolti all’introspezione, animati da un demone che ne esalta l’attitudine contemplativa e permette loro una maggiore capacità creativa. L’artista per eccellenza è caratterizzato dal temperamento malinconico, che lo rende sensibile alla precarietà della condizione umana e teso ad ripiegamento introspettivo e riflessivo.
La mostra suddivisa in 6 sezioni presenta opere d’arte di numerosi maestri, dal 1400 fino ai giorni nostri, come Botticelli, Michelangelo, Lotto, Giorgione, Rosso Fiorentino, Tiziano, Tintoretto, Carracci, Caravaggio, El Greco, Piranesi, Böcklin, Modiglioni, Carrà.
Venezia fu senza dubbio la città più amata da Sargent (1856-1925), principale esponente dell’impressionismo americano, nato a Firenze e vissuto per lungo tempo in Europa.
La mostra consta di 60 opere tra dipinti ed acquarelli, realizzati tra il 1880 e il 1913, alcune per la prima volta presentate al grande pubblico. Cresciuto in un ambiente colto e cosmopolita, Sargent, come Turner, fu affascinato da Venezia e dalla sua quasi immateriale e sognante realtà. Il primo viaggio nella città veneta del nostro autore risale al 1879; vi ritornerà per più di dieci volte nell’arco di 40 anni. Tale legame si riflette nella copiosa produzione di olii ed acquarelli, circa 150, dipinti tra gli anni ‘80 del XIX sec. e il 1913. Sargent amava dipingere da una gondola, adottando un punto di vista ribassato, con inquadrature originali ed inedite. Accanto al Canal Grande troviamo raffigurati palazzi, chiese, campi animati dai riflessi della luce sull’acqua e sulle architetture; accanto ai monumenti più noti Sargent propone brani di vita quotidiana, interni di botteghe, strade affollate, caffè ed osterie.
La mostra che fino al 20 luglio sarà possibile visitare a Firenze, altro non è che una storia d’amore. La storia di due giovani uomini innamoratisi delle opere di Cezanne, allora incompreso dalla critica e non considerato dal pubblico. I due giovani sono Egisto Paolo Fabbri e Charles Alexander Loeser, che nel 1896 comperarono ciascuno tre dipinti di Cezanne da Vollard, il mercante d’arte amico degli impressionisti. Tornati a Firenze i due, che peraltro non si frequentano, serbano con gelosia i loro “tesori” mostrandoli solo ai pochi che ne avrebbero apprezzato la carica innovativa. Fabbri è poi diventato uno dei maggiori collezionisti di Cezanne, mentre Loeser ha sempre avuto simpatia per gli “indesiderabili”. L’assoluta novità dell’attuale mostra, Cezanne a Firenze, è quella di aver riunito per la prima volta le opere più importanti delle due collezioni che, prima di essere disperse negli anni tra le due guerre, furono tra le più importanti del mondo. In netta controtendenza rispetto al gusto dell’epoca, cosa che meravigliò lo stesso Cezanne, Fabbri arrivò a possedere 32 tele del maestro francese, mentre Loeser 15.
Proponiamo ora due mostre archeologiche, una a Roma ed una a Napoli.
A Roma, presso Palazzo Cifarelli è possibile visitare la mostra I profumi di Afrodite e il segreto dell’olio. Scoperte archeologiche a Cipro. La rassegna nasce dalle recenti indagini svolte dalla Missione Archeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel sito di Pyrgos, nella zona sul-occidentale di Cipro. Lo scavo ha messo in luce i resti di un vasto impianto industriale del II millennio a.C. incentrato sulla produzione dell’olio d’oliva. Oltre al frantoio e al magazzino, sono stati trovati settori connessi con l’impiego dell’olio nella tessitura, nella produzione di profumi e nella metallurgia, dove l’olio era utilizzato come combustibile. L’eccezionalità consiste nel fatto che il rinvenimento è di un’area intatta, abbandonata nel 1850 a.C. a seguito di un terremoto. La mostra presenta la scoperta di una fabbrica di profumi, dove strutture e suppellettili sono perfettamente conservate, tanto che hanno permesso di ricostruire i metodi utilizzati per estrarre sostanze aromatiche e le diverse fasi della produzione. Le analisi hanno rivelato che al momento del terremoto si producevano 14 diverse essenze tra cui: coriandolo, alloro, bergamotto, mirto, lavanda e rosmarino.
E concludiamo il nostro giro d’Italia con una interessante mostra al Museo Archeologico di Napoli dedicata all’ambra.
Narra il mito che le sorelle di Fetente, mutate in pioppi per il dolore causato dalla morte del fratello, spandano ogni anno lacrime di elettro (ambra) lungo il fiume Eridano, detto Elettro (il Po). Le lacrime che fluiscono dai rami si irrigidiscono sotto i raggi del sole e diventano gocce d’ambra, che il fiume accoglie e dona poi alle donne latine quale ornamento. Dai diversi miti emerge come l’ambra sia dono divino, un dono prezioso dalle doti taumaturgiche. L’ambra è sempre stata raccolta e lavorata dall’uomo, dapprima con semplici decorazione, poi via via con incisioni sempre più raffinate.
La mostra presenta una serie di manufatti (collane, fibule, pendenti, statuine..) la cui cronologia spazia dall’età del bronzo fino al medioevo, tutte provenienti dal territorio italiano. I manufatti provengono soprattutto da corredi funebri, elemento che connota il prestigio sociale del defunto, nonché le credenze religiose e magiche, legate all’ambra e alle sue qualità curative.
Il sentimento del vero
Torino - Palazzo Bricherasio
Fino al 10 giugno 2007
Orario: lunedì 14.30-19.30; martedì-domenica 9.30-19.30; aperture serali giovedì e sabato 22.30
Biglietti: 7,50€ intero, 5,50€ ridotto, 3,50€ bambini
Informazioni: www.palazzobricherasio.it
Luca Cambiaso. Un maestro del Cinquecento europeo
Genova - Palazzo Ducale
3 marzo 2007 - 8 luglio 2007
Orario: martedì - domenica 9.00-19.00
Biglietti: 10€ intero, 8€ ridotto, 3€ scuole
Informazioni: www.palazzoducale.genova.it
La Tradizione Ortodossa della Bulgaria. Icone e manoscritti dal XIV al XIX sec.
Milano - Pinacoteca Ambrosiana
30 marzo 2007- I luglio 2007
Orario: martedì -domenica 10.00-17,30.
Biglietti: 7,50€ intero, 4,50€ ridotto
Il settimo splendore. La modernità della malinconia
Verona - Palazzo della Ragione
25 marzo 2007 - 29 luglio 2007
Orario: lunedì-venerdì 9.30-19.30; sabato-domenica 9.30-21.30
Biglietti: 10€ intero, 8€ ridotto, 4€ scuole
Informazioni: www.settimosplendore.it
Sargent and Venice
Venezia - Museo Correr
23 marzo 2007 - 22 luglio 2007
Orario: tutti i giorni 10.00-19.00
Biglietti: 9€ intero, 7€ ridotto
Informazioni: www.museiciviciveneziani.it
Cezanne a Firenze
Firenze - Palazzo Strozzi
2 marzo 2007 - 29 luglio 2007
Orario: tutti i giorni 9.00-20.00; giovedì 9.00-23.00
Biglietti: 10€ intero, 8€ ridotto, 4€ scuole
Informazioni: www.cezanneafirenze.it
I profumi di Afrodite e il segreto dell’olio. Scoperte archeologiche a Cipro
Roma - Palazzo Caffarelli
14 marzo 2007 - 2 settembre 2007
Orario: martedì - domenica 9.00-20.00
Biglietti: 4,50€ intero, 2,50 ridotto
Informazioni: www.museicapitolini.org
Ambre. Trasparenze dell’antico
Napoli - Museo Archeologico
30 marzo 2007 - 10 settembre 2007
Orario: chiuso il martedì, gli altri giorni 9.00-19.30
Biglietti: 9€ intero, 5,75 ridotto
Informazioni: www.archeona.arti.beniculturali.it