Meraviglia per la realtà
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Presso la Rocca Borromeo di Angera (Lago Maggiore), fino al 19 ottobre, sarà possibile visitare un’interessante rassegna dedicata ai giardini medioevali. Tale iniziativa si inserisce nel più vasto programma dei Principi Borromeo di far diventare la loro avita rocca un “centro di interpretazione” sul Medioevo.
La mostra si articola in diverse sezioni nell’intento di mostrare la pluralità dei giardini nell’epoca di mezzo. La prima sezione é dedicata al giardino dei Principi; tale spazio era riservato al castellano ed era luogo di conversazione, spazio di musiche e feste, riparato ad occhi indiscreti, i cui alti muri erano decorati da rose rampicanti e gelsomini. Il secondo luogo é il verziere, cinto da siepi di pruni e rosai, ospita alberi da frutto e in esso campeggia una fontana per i pesci, talvolta vi sono altri animali, come conigli, lepri, caprioli. Troviamo da ultimo il giardino delle erbe piccole, in esso si trovano non solo erbe medicinali, ma anche erbe odorose e fiori stagionali che sono un diletto per gli occhi e per l’odorato.
Tale percorso avviene attraverso immagini e manufatti, alcuni molto preziosi come i codici miniati.
Presso lo Spazio Figurae di Milano troviamo una personale del pittore veneto Giorgio Scalco. Nato a Schio nel 1929, dopo una formazione come scenografo, si dedica alla pittura, caratterizzata da uno sguardo simpatetico alla realtà. L’attuale mostra é suddivisa in tre centri di interesse: nature morte, paesaggi e figure. La natura morta caratterizza la produzione degli anni Ottanta; tali quadri non mostrano semplici e asettici assemblaggi di oggetti o frutti, ma quasi si riesce a percepire la tenue vita che anima le cose, l’occhio attento del pittore che li coglie nell’attimo e li trasfigura. Nei paesaggi Scalco ritrae le sue terre, gli Altopiani d’Asiago o la campagna romana. Sono vedute non “realiste” ma dell’animo, quella dimensione del nostro spirito che sa cogliere ciò che non muta e che permane.
Da ultimo le figure; in questi quadri la famiglia é fondamentale: figli, nipoti, Ginny, la figlia prediletta. Le figure non dialogano con lo spettatore, ma dialogano segretamente con chi li ha colti e messi sulla tela.
Sempre a Milano, presso la prestigiosa sede delle Stelline, un’interessante mostra storico-artistica sulle istituzioni caritative più importanti della città, i Martinitt, le Stelline e il Pio Albergo Trivulzio, dal titolo La vita fragile.
Le prime due istituzioni, per gli orfani, in due istituti, una per i maschi e una per le femmine, furono fondate nel XVI secolo, mentre la terza, per gli anziani senza più famiglia fu realizzata nel XIX secolo dal nobile Trivulzio. Tali enti, ancora oggi presenti in città, pur con i dovuti adeguamento richiesti dai tempi moderni, furono oggetto di particolare attenzione dei milanesi dal 1815 al 1915, gli anni oggetto dell’indagine della mostra. Nell’ex-refettorio dell’orfanostrofio delle Stelline si possono ammirare tele dei pittori del realismo ottocentesco, il cui soggetto é la condizioni e la vita dei poveri, ritratti con dignità, attenzione e simpatia umana. Inoltre troviamo documenti e oggetti relativi alle tre istituzioni e da ultimo i ritratti dei benefattori, nobili e ricchi borghesi della Milano di un tempo.
La meraviglia per la realtà trova la sua quintessenza nello stupore per la musica, oggetto della mostra Meraviglie sonore. Strumenti musicali del barocco italiano, realizzata Firenze presso la Galleria dell’Accademia. La mostra, per la prima volta, raccogliere e mostra strumenti musicali di produzione italiana, realizzati nel periodo barocco, nei quali la scelta dei materiali, la ricchezza e la qualità delle decorazioni, l’eleborazione di forme insolite e soprendenti tradiscono l’intenzione di creare un’opera d’arte visiva oltre che musicale. L’esposizone é suddivisa in quattro sezioni, di cui la prima comprende strumenti che presentano una decorazione dipinta o scolpita particolarmente ricca; nella seconda troviamo strumenti costruiti con forme zoomorfe o fantastiche destinate a impieghi treatrali, la terza propone strumenti in marmo, mentre nella quarta vi sono strumenti realizzati con materiali insoliti come l’avorio, la madreperla e la tartaruga. A partire dal XVI secolo una serie di circostanze culturali, musicali e sociali determinano la crescita dell’interesse verso gli oggetti musicali come oggetti da collezione, quindi lo strumento musicale diventa vero e proprio oggetto di contemplazione estetica, in cui il suono arriva persino ad essere, in certi casi, semplice complemento secondario.
Da ultimo presentiamo due mostre fotografiche, entrambe con sede a Milano.
Presso la ex-chiesa di San Carpoforo, in zona Brera, la mostra di fotografie di Ernst Jünger, dal titolo La violenza é normale? Jünger, filosofo e scrittore tedesco, partecipò a tutte e due le Guerre Mondiali, esperienza che lo portò a scrivere saggi e romanzi, tra cui ricordiamo solo Nelle tempeste d’acciaio, classico della Prima Guerra Mondiale. La peculiarità di questo evento culturale, seguito anche da dibattiti e conferenze, é quello di evidenziarne anche l’opera fotografica, nella quale Jünger riesce a condensare in immagini i temi principali della sua indagine filosofica e della sua esperienza letteraria. Tema centrale é come la violenza bellica e il lavoro mutino irreversibilmente la vita; si tratti delle parate fasciste o delle manifestazioni dei lavoratori sovietici l’occhio di Jünger é critico e imparziale nelle valutazioni di tutto ciò che annienta e annichila l’uomo. Egli seppe vedere fin dalla fine degli anni Trenta il progressivo svanire del confine tra pubblico e privato, tra pace e guerra sotto la mobilitante spinta della tecnica e del progresso.
Di altro tenore, più lirica, é la mostra delle opere di Mimmo Jodice dal titolo Perdersi a guardare presso lo spazio Forma. La mostra propone un inedito viaggio visivo per l’Italia in 160 foto che racchiudono ben trent’anni di attività del maestro. Vedute di una Napoli nascosta, scorci inattesi di Roma, vicoli, piazza, monumenti…tutto considerato dallo sguardo attento, nuovo e straniato di Jodice, il quale, citando una frase di Pessoa, così delinea questa sua operazione: “Ma cosa stavo pensando prima di perdermi a guardare? questa frase sembra scritta per me e descrive bene il mio atteggiamento ricorrente: perdemi a guardare, immaginare, inseguire visioni fuori dalla realtà” ma noi aggiungiamo, nate proprio da uno sguardo attento e affascinato dalla realtà.
Il Paradiso in terra. I giardini medioevali alla Rocca Borromeo di Angera
Angera - Rocca Borromeo
22 giugno 2007 - 19 ottobre 2007
Orari: tutti i giorni 9.00-17.30
Biglietti: 7,50€ intero, 4,50€ ridotto
Informazioni: www.borromeoturismo.it
Giorgio Scalco
Milano - Spazio Figurae (V.le Sabotino, 22)
12 settembre 2007 - 21 ottobre 2007
Orari: 10.00-13.00/15.00-19.00 tranne domenica e lunedì mattina
Ingresso libero
Informazioni: www.aqquazone.it
La vita fragile di Martinitt, Stelline e Pio Albergo Trivulzio nella Milano del lungo Ottocento (1815-1915)
Milano - Palazzo delle Stelline
14 settembre 2007 - 27 ottobre 2007
Orari: 10.00-18.00 tranne sabato e domenica
Ingresso libero
Meraviglie sonore. Strumenti musicali del barocco italiano
Firenze - Galleria dell’Accademia
12 giugno 2007 - 4 novembre 2007
Orari: martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 8.15-18.50; venerdì 8.15-22.00, chiuso il lunedì
Biglietti: 10€ intero, 5€ ridotto
Informazioni: www.meravigliesonore2007.it
Ernst Jünger - La violenza é normale?
Milano - ex-chiesa di S.Carpoforo
13 settembre 2007 - 30 settembre 2007
Orari: tutti i giorni 16.00 - 23.00
Ingresso libero
Mimmo Jodice - Perdersi a guardare
Milano - Forma, Centro Internazionale di Fotografia
12 settembre 2007 - 25 novembre 2007
Orari: martedì - domenica 10.00-20.00: giovedì 10.00 - 22.00
Biglietti: 7,50€ intero, 6€ ridotto, 4€ scuole
Informazioni: www.formafoto.it