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La bellezza di uno sguardo

Autore:
Roda, Anna
Fonte:
CulturaCattolica.it
Alcune delle mostre che vorremmo segnalare in questo numero puntano la loro attenzione sulla peculiarità degli sguardi: uomini, donne, santi o semplici fedeli, ma tutti caratterizzati dall’intensità del guardare. Un’intensità che coinvolge anche noi spettatori del Duemila e che ci invita a recuperare un’ottica più precisa, un amore più deciso verso ciò che ci circonda perché tutto, come già più volte abbiamo avuto modo di sottolineare, è, o meglio, può essere veicolo di meraviglia e quindi di una conoscenza più profondo del reale.

Non possiamo non iniziare da una piccolissima mostra, costituita da un solo quadro, ma che a nostro avviso vale tanto quanto una rassegna di 50 opere.

A Milano, presso il Museo Diocesano, fino al 25 novembre sarà possibile ammirare l’Annunciata di Antonello da Messina (1430 ca - 1479), proveniente da Palazzo Abatellis di Palermo.
Questa piccola tavola, quasi certamente commissionata per la preghiera privata, è certamente uno dei capolavori dell’arte di tutti i tempi. Impallidisce l’ambiguo sorriso di Monna Lisa davanti all’ineffabile mistero che promana dal pudico e appena accennato sorriso di questa Annunciata. Quanto il ritratto leonardesco entra in rapporto con il lontano paesaggio che gli fa da sfondo, in una rete di richiami panteistici ed evanescenti; tanto il fondo scuro scelto da Antonello concentra la nostra attenzione sul blu cobalto del manto, sul volto dai lineamenti puri, sul gesto calmo ma deciso. Hic Verbun caro factum est. Lì e non altrove, lì attraverso quegli occhi leggermente abbassati, in quel corpo fragile protetto dal pesante manto, come la tenda del santuario proteggeva il Santo dei Santi. Quel corpo fragile ma regale, debole ma accogliente scelto da Dio come dimora per il suo figlio. Antonello realizzò la tavola forse nel 1475, pochi anni prima di morire e quindi in essa si concentra tutta l’arte del maestro, tutta la sua maturità e maestria.

A Belluno e a Pieve di Cadore fino al 6 gennaio 2008 è possibile visitare una delle mostre più interessanti di questo autunno, Tiziano. L’ultimo atto.
Una rassegna straordinaria per la grande qualità delle opere presentate di uno dei maestri indiscussi del Rinascimento italiano, Tiziano Vecellio. Tiziano nasce nel 1490 ca a Pieve di Cadore, impara l’arte della pittura a Venezia con maestri del calibro di Giorgione e Bellini, fino diventarne l’erede naturale. Da subito la sua pittura piace per la morbidezza del modellato e la maestria nella resa dei colori. Diventa pittore ufficiale della Serenissima e dell’imperatore Carlo V, di cui abbiamo suoi numerosi ritratti.
Dal 1551 torna a Venezia e, vista la notorietà ormai acquisita fonda una grossa e redditizia bottega con numerosi collaboratori. La mostra attuale vuole fare luce su questo ultimo periodo della vita del Maestro veneto, la sua indiscussa capacità di gestire le numerosi commissioni e i diversi collaboratori. Peraltro in questi ultimi decenni la pittura di Tiziano cambia in modo deciso: colate di colore, figure quasi dissolte dalla tempesta di luci e dalla vibrazione delle tonalità, un alchimista della pittura, un precursore di tanta pittura espressionista moderna.

Presso il Museo di Palazzo Rosso a Genova sarà possibile fino al 20 gennaio 2008 visitare e confrontare ben 8 dipinti di Guido Reni raffiguranti San Sebastiano. La tradizione fa risalire a Jacopo da Varazze, autore del XIII secolo, il racconto del martirio del santo, trafitto dalle frecce, ma nessuno parla dell’aspetto fisico del martire, soldato al servizio dell’imperatore romano.
Tre secoli più tardi il santo era popolarissimo, soprattutto perché invocato contro la peste, e la sue raffigurazioni era molto numerose. In tutte ilo santo era presentato come un giovane dal corpo scultoreo e bellissimo. Anche Guido Reni ci offre immagini di questo tipo, assai poco devozionali e molto edonistiche, tanto che il loro successo fu decretato da autori quali Oscar Wilde e D’Annunzio, maestri dell’estetismo europeo.
La mostra propone un confronto tra queste 8 tele, presentate dopo studi approfonditi di carattere storico ed artistico, coinvolgendo nel progetto diverse le istituzioni museali che hanno in custodia i quadri di Guido Reni.

Margarete Von Tirol: chi è costei? La risposta si può trovare andando a Castel Tirolo, patria della principessa reggente del Tirolo, nota anche con il soprannome di Maultasch (bocca a sacca?).
Magarete (1318-1369) è in verità una delle figure femminili più celebri della storia di questa zona di passaggio e di confine, la cui leggenda non ha reso ragione delle sue indubbie qualità di regnante. Infatti il terribile soprannome le venne assegnato per la sua leggendaria bruttezza (peraltro un suo sigillo ci mostra una donna dalla figura nobile e longilinea) o forse per la sua dissolutezza, nata dal fatto che, andata in sposa a Giovanni Enrico di Lussemburgo, figlio del re di Boemia, dopo pochi mesi se ne separò per unirsi a Ludovico di Brandeburgo. Tale fatto le comportò la scomunica e la perenne damnatio memoriae. Questa mostra vuole ridare vita, tramite una accurata documentazione, al vero volto della principessa Margarete, alla sua importanza storica e culturale, alle sue tristi vicende umane e familiari.

Ha aperto il 28 settembre a Torino, presso il Palazzo Bricherasio e presso l’abbazia di Novalesa, una grande mostra dedicata ai Longobardi dal titolo I Longobardi: dalla caduta dell’impero all’alba dell’Italia.
Il filo conduttore della mostra è quello del confronto culturale e della progressiva fusione tra i barbari e le popolazioni romane: incontro e scontro tra culture in un periodo storico cruciale per la storia europea, nel quale hanno avuto origine la gran parte delle attuali nazioni. Leit motiv che si sviluppa intrecciando tre diversi orizzonti geografici: il Piemonte, l’Italia e l’Occidente mediterraneo. La rassegna è suddivisa in diverse sezioni: dall’attenzione alle aristocrazie fino al vivere quotidiano, le trasformazioni della abitazioni e delle sepolture con ricchi corredi funebri. Attenzione particolare è data all’aspetto militare e ai diversi manufatti come armi e armature.

Antonello da Messina, L’Annunciata
Milano – Museo Diocesano
5 ottobre 2007 – 25 novembre 2007
Orari: martedì – domenica 10.00-18.00
Biglietti: 8€ intero, 4€ il martedì, insegnanti entrata gratis
Informazioni: www.museodiocesano.it

Tiziano. L’ultimo atto.
Belluno – Palazzo Crepadora / Pieve di Cadore – Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore
15 settembre 2007 – 6 gennaio 2008
Orari: tutti i giorni 9.00-19.00, venerdì e sabato 9.00-20.00
Biglietti: 10€ intero, 7€ ridotto, 4€ scuole
Informazioni: www.tizianoultimoatto.it

Il tormento e l’estasi. Guido Reni. I San Sebastiano a confronto da grandi musei del mondo
Genova – Palazzo Rosso
6 ottobre 2007 – 20 gennaio 2008
Orari: martedì – venerdì 9.00-19.00; sabato e domenica 10.00-19.00: lunedì chiuso.
Biglietti: 7€ intero, 5€ ridotto
Informazioni: www.museopalazzorosso.it

Margareta contessa del Tirolo. Vita e destino di una principessa
Castel Tirolo – Museo storico.culturale
29 giugno 2007 – 19 novembre 2007
Orari: 10.00-17.00 lunedì chiuso
Biglietti: 6€ adulti, 12€ famiglia, 4,20€ anziani, 3€ studenti, 1,50€ scolaresche
Informazioni: www.schlosstirol.it

I Longobardi: dalla caduta dell’impero all’alba dell’Italia
Torino – Palazzo Bricherasio / Novalesa – Monastero Benedettino
28 settembre 2007 – 6 gennaio 2008
Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì – domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato fino alle 22.30
Biglietti: 7,50€ intero, 5,50 € ridotto
Informazioni: www.palazzobricherasio.it

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