“Laggiù il mare…”
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Fino al 10 novembre, a Milano, presso lo Spazio Lumera, sarà possibile ammirare le ultime opere di Bertani, raggruppate sotto l’evocativo titolo “Laggiù il mare…”.
Si tratta di tavole per lo più piccole, quasi diario della passata estate, un condensato di vedute ed emozioni che il pittore ha saputo trattenere e poi ridare, a sé e a noi, decantate sulla tela. Sulle bianche pareti dello spazio espositivo si susseguono, uno dopo l’altro, i momenti precisi dell’avventura estiva ed esistenziale di Fosco, l’avventura anche del suo gesto pittorico che, qui, trova un movimento nuovo e diverso. Infatti accanto a quadri caratterizzati da intense, ma sempre fluide pennellate, stanno quelli materici, quelli nati da decise e dense spatolate. Bertani è attratto dalla bellezza della natura: il mare, le colline, gli orizzonti sconfinati dei campi, alberi, scogliere strapiombanti, onde sulla spiaggia…il suo sguardo ne è catturato e affascinato. Anche noi, di rimando, subiamo la medesima attrazione ed entriamo in questa profondità del reale, nelle sue più riposte fibre.
Fosco Bertani è nato ad Asola, nel cuore della pianura Padana, dove la terra è terra e gli spazi sono sconfinati. Questa terrestrità e al contempo queste dimensioni illimitate si percepiscono nettamente nei quadri di Fosco: la sua insistente precisione nel definire le forme, nel renderle concrete, ci ricorda il lavoro di Cezanne, il quale sotto le apparenze cercava l’eterna durevolezza della geometria. Accanto a questo, però, notiamo il salto verso la purezza assoluta, verso quell’indefinito che caratterizza gli orizzonti della pianura, quell’indefinito che ora il pittore ritrova anche nel profilo indeciso del mare, nella luce che muta attraverso il delicato variare dei toni delle spatolate, le linee intersecate delle colline che si aprono in abissi senza fondo.
Dalla grande tavola intitolata Crepuscolo sullo Ionio (Immagine 1), dove ancora sono ben riconoscibili le rocce strapiombanti e l’incrociarsi all’orizzonte di cielo e terra, Bertani ha via via semplificato la veduta, trovando in essa la quintessenza del fenomeno in cui la luce declina nella notte. Le tre piccole, ma estremamente suggestive tavole Tramonto sullo Ionio (Immagine 2), Piccolo crepuscolo sullo Ionio (Immagine 3) e Crepuscolo (Immagine 4) sono la prova della capacità di Fosco. Una capacità nata da una profonda immedesimazione con il reale, un respirare insieme alla natura tanto da percepirne le vibrazioni profonde e le tonalità più delicate e straordinarie. A tale proposito conviene ricordare che Bertani fa da sé i colori che usa, e proprio questo manualità artigianale gli permette di trovare toni e colori inediti, così come sono inediti e sempre i nuovi i colori che la natura ci propone.
Anche il quadro La schiuma sugli scogli (Immagine 5) rivela una notevole capacità di evocazione e di sintesi: il pittore ha saputo cogliere l’attimo del frangersi dei flutti, un moto perenne, continuo, antico di cui non si è mai sazi. Di questa non sazietà è testimone anche l’occhio di Fosco, che ci ridona il ritmo delle onde sulla roccia con questa essenzialità di segni e colate di colore.
Per quanto riguarda il mare, in mostra troviamo altri quadri interessanti, come ad esempio Il mare dall’alto (Immagine 6): mare e terra quasi si confondono, se non fosse per la sottolineatura decisa del profilo della penisola e i toni più delicati del verde della terra; nell’occhio di Fosco la realtà, pur ben distinta, ad un tratto pare riassumersi in un condensato denso di colori. Oppure Flutti (Immagine 7) dove la densità e la forza delle acque che si frangono viene evidenziata dalla massa pastosa del colore bianco-azzurro; più pacificante risulta invece Levanto (Immagine 8): il mare è un fondale compatto, senza movimenti bruschi e imprevisti, tanto da assomigliare al cielo di certe giornate calde e un po’ afose.
Bertani ha una passione però per le colline, protagoniste assolute di sue precedenti mostre. Allo Spazio Lumera propone alcune delle tavole più recenti su questo tema: Pascoli nella valle (Immagine 9). In un intrico di linee e in un variare di tonalità di verde, Fosco ha saputo rendere la difficile prospettiva che si percepisce dall’alto di una collina. L’albero è in primo piano, oltre si stende la vertigine del vuoto che si placa nel lontano verde dei pascoli a fondo valle. Scorci ardui, capacità di sintesi visiva di grande efficacia. Ancora Valle rossa (Immagine 10): la veduta del pittore sa diventare capacità di trasfigurazione, la normalità che il nostro occhio profano percepisce viene trasformata dal pittore in segni, linee, accostamenti timbrici che evocano la quiete e il silenzio delle colline.
“Laggiù il mare…” Pitture recenti di Fosco Bertani
Milano - Spazio Lumera (Via Abbondio Sangiorgio 6)
18 ottobre 2007 - 10 novembre 2007
Orari: lunedì, martedì, giovedì, venerdì 16.00-19.30; sabato 10.30-12.30/16.00-19.30
Ingresso libero
Informazioni: www.lumera.it