Adinolfi, Mario - Voglio La Mamma
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Questo libro è splendido, semplicemente. Scritto in maniera chiara, senza fronzoli, va dritto al cuore dei problemi (tanti, purtroppo) che analizza, quali le unioni omosessuali (scusate ma io matrimoni non riesco a scriverlo vicino a quell’aggettivo), l’ideologia gender, la pedofilia, le gestazioni per altri (“amichevolmente” GPA), l’eutanasia e dimostra, numeri alla mano (quindi in maniera scientifica e non demagogica come stanno facendo i politicanti di turno), che certe leggi oltre che inutili sono anche oltremodo dannose, andando a creare esigenze che non sono effettive, sostituendosi (lo Stato) alle valutazioni morali necessarie e imprescindibili che vanno attentamente ponderate prima di prendere determinate decisioni che vanno a ledere diritti intoccabili.
Come altri autori (Gianfranco Amato, e.g.) prova, ad esempio, che tutta questa emergenza “omofobia”, tanto per citare uno dei temi trattati, non è effettivamente così urgente, essendo l’Italia uno dei paesi più gay-friendly in Europa. Purtroppo la normativa (ma soprattutto il modo di pensare) europeo e contemporaneo sta entrando in un vortice pericolosissimo che allontana l’uomo dall’attenzione per la vita e per i più deboli e questo libro, invece, riporta il focus su quanto di più importante ci sia al mondo, la famiglia, formata da un uomo, una donna e dai loro figli. E il diritto di questi figli di poter chiamare la loro madre MAMMA e non Genitore 1 o 2 (chi decide, poi, chi è il primo o il secondo???).
E’ necessario creare una consapevolezza delle conseguenze che determinate scelte legislative possono apportare alla nostra società, non ci si deve appiattire al sentire comune, così superficiale e privo di sostanza e di approfondimento. Di fronte alla scelta tra la felicità di una coppia di ricchi gay e alla disperazione di una madre e di un figlio separati per la vita, dopo che in lei si è creata, quella vita, dubito che chiunque parteggerebbe per i primi. Non ci sarà mai denaro sufficiente a colmare quel tipo di disperazione né quella mancanza di conoscenza dell’origine della propria esistenza che, ontologicamente, è nella natura dell’uomo, cristiano o no.
La famiglia è la prima cellula della società. Se distruggiamo la famiglia, sgretoliamo le basi del mondo in cui viviamo. “Chi ha orecchi, ascolti!”. E chi ha voglia di leggere, legga “Voglio la mamma”, non sarà tempo sprecato, affatto.