Earley, Tony - Il giovane Jim
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“...il mio papà non aveva paura... era facile immaginare per lui il padre lassù da qualche parte, forse intento a scivolare nei boschi con un fucile da scoiattoli o a pescare in un limpido ruscello. E questi pensieri spalancavano (in Jim) un grande desiderio…” . Sorprendente e straordinario romanzo sulla purezza dell’infanzia nel momento delicatissimo del passaggio alla preadolescenza, sostenuto dalla vivida memoria di un padre precocemente scomparso e dalla compagnia di una madre e di zii adulti, che introducono il protagonista nella totalità della realtà. Il libro racconta un anno di vita di Jim – dai 10 agli 11 anni – scandito dal ritmo delle stagioni in una Carolina del Nord anni ’30. Pagine che ricordano il primo Steinbeck, quello de “La valle dell’Eden”, ”I Pascoli del cielo”, “Uomini e topi”, con echi che rimandano a “Il buio oltre la siepe” della Harper Lee e alla trilogia della frontiera di Cormac McCarthy, in particolare “Oltre il confine”. Il romanzo di Earley è attraversato dallo stupore di un ragazzino che scopre a poco a poco se stesso e il mondo che lo circonda; intorno a lui una natura boscosa e selvaggia che finisce di essere tale solo nel momento in cui, alla vigilia di Natale, la luce elettrica viene introdotta per la prima volta nel paese di Aliceville, dove Jim è stato cresciuto. Ci sono poi tutti i riti di passaggio, che fanno intravedere la formazione del nuovo io del protagonista: la fatica del lavoro nei campi, la nuova scuola, l’amicizia come condivisione di un legame vero, la paura e la contemporanea sfida dell’ignoto che si vuole scoprire, affrontare in prima persona , il mettersi alla prova… fino al ritorno sulle tracce della figura paterna, vera tematica, piena di struggente nostalgia, di questo gioiello da leggere assolutamente!!