Gulisano, Paolo - O Roma o morte!
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Rimini, 2000
Pagine: 164
Prezzo: Euro 13,00
Il testo ha il grande merito di riuscire a spiegare in modo chiaro e documentato la reale posizione di Pio IX riguardo al movimento rivoluzionario risorgimentale.
L'opposizione a tale movimento e la difesa di Roma, fino a quando fu possibile, come evidenzia Gulisano, non derivarono da un eccessivo attaccamento al potere temporale da parte di Pio IX, generalmente chiamato l'ultimo Papa-Re, quanto piuttosto dalla resistenza ad un progetto politico ed ideologico del tutto ostile alla Chiesa Cattolica ed alla sua libertà. "La Rivoluzione non voleva solo la fine del Potere temporale, ma anche la stessa estinzione del cattolicesimo. […] Pio IX lo aveva detto a chiare lettere: "Il combattere che si fa contro il Pontificato Romano non tende solamente a privare questa Santa Sede ed il Romano Pontefice di ogni suo civile principato, ma cerca ancora di indebolire, e se fosse possibile di togliere affatto di mezzo ogni salutare efficacia della religione cattolica; e perciò anche l'opera stessa di Dio, il frutto della Redenzione e quella Santissima Fede che è la preziosissima eredità a noi pervenuta dell'ineffabile sacrificio consumato sul Golgota" (dal testo p. 69). In altri termini "non si tratta tanto di una questione politica quanto religiosa". "Roma e gli stati pontifici non appartengono affatto al Papa; Roma e gli Sati Pontifici appartengono alla cattolicità. Il mondo cattolico ha voluto che appartenessero al Papa perché potesse essere libero e indipendente, e lo stesso Papa non può sottrarsi a questa sovranità, a questa indipendenza" [Donoso Cortés] (dal testo p. 76).
Gulisano naturalmente non si limita a sostenere tale tesi ma la documenta: in primo luogo, mostrando gli interventi anticattolici sia da parte del parlamento sabaudo, generalmente considerato dalla storiografia tradizionale su posizioni moderate, sia da parte degli animi più rivoluzionari (Garibaldi e Mazzini); in secondo luogo evidenziando il forte peso della massoneria e l'influenza di una nazione straniera come l'Inghilterra.
Particolarmente interessante risulta essere anche il capitolo dedicato ai rapporti epistolari tra Pio IX e Don Bosco.
Il testo inoltre si chiude con un'appendice che riporta le Encicliche di Pio IX che riguardano la questione risorgimentale (Qui pluribus; Noscitis et Nobiscum; Nullis certe; Cum catholica Ecclesia; Multiplices inter; Ex quo intensissimi; Respicientes ea; Beneficia Dei).