A piedi... 24 - Tramonto sulla Via della Resurrezione
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- Esco dalla Basilica come milioni di pellegrini prima di me, che fecero ritorno a casa, e io sono uno di loro, mendicante come loro, che non ha capito bene, come loro... speranzoso che tutto questo porti frutto, come loro...
- Caffè alla turca e usciamo da Gerusalemme, col sole che finalmente si mostra limpidamente. In pullman andiamo a visitare le vetrate di Chagall all’ospedale della città: immersione nel bello, in una sinfonia di colori. Altro tratto di pullman e poi... a piedi verso Emmaus, ultimo tratto dopo la Resurrezione. Ci si apre un paesaggio simile alla Galilea e a un certo punto si spalanca la pianura, in fondo Tel Aviv e (forse) il mare. Fermandoci tra gli ulivi leggiamo la prima parte del Vangelo della Cena di Emmaus. Poi proseguiamo in silenzio.
- Rosario: misteri della luce del giovedì. Il giovedì, il giovedì, questo giorno che ritorna... le Nozze di Cana, il mio miracolo preferito. Tutto alla Madonna, tutto a Lei! Mi viene un po’ di malinconia verso l’arrivo e mi abbandono alle mie antiche malinconie, nostalgia, rimpianti... Ultimo tramonto in Terrasanta. Nel cortile dell’abbazia di Latrun terminiamo la lettura del Vangelo:
“Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi?” (Lc, 24)
Leggiamo il Gius: “Salmo 40 ‘Beato l’uomo che ripone nel Signore la sua fiducia [...]’ La tristezza non viene dalla prova [...] viene sempre dall’assenza di significato o dalla fragilità della ragione. La tristezza è sempre un interrogativo su ‘ne val la pena?’ ”
- Andiamo a passare la notte presso il Convento Francescano di San Giovanni Battista a Ein Karem. Messa (di Emmaus). Salmo 118: “Chi spera in Te, Signore, non resta deluso [...] guidami alla verità e istruiscimi”. Sì, il problema non è capire che cosa io debba fare, ma capire la Sua volontà. Senza temere, perché la Sua volontà coincide col mio bene. Vangelo di Emmaus. Donge: “Ma nel momento stesso in cui Gesù se ne va dai loro occhi, resta presente.”
- Cena, con festa di compleanno di Giacomo. Vale e Donge fuori discutono: come diceva ieri Sobhy, noi abbiamo aperto un itinerario. Dobbiamo costruirlo ancora... è incredibile, lo stiamo facendo noi!
- Intuizione: quante differenze e diversità ho visto qui, anche solo tra i cristiani! È segno potente di come tutto qui converga. È segno della Verità che si annida tra queste pietre. Che cosa accomunerebbe me a chi mantiene vivi gli antichissimi riti orientali? Tutto passa di qui! E ora ho messo tutto ai Suoi piedi... e sono sinceramente ansioso, trepidante e speranzoso. Come cita il Gius: “Io credo Signore, aiuta la mia incredulità!”
- Domattina (stanotte) sveglia all’1.40 (!!) e domani sarò a casa... che dire, che dire... “Ante Sepulcrum visum” e “Post Sepulcrum visum”. Questa sarà la mia vita. Così spero.