12 Dicembre - 1969: STRAGE DI PIAZZA FONTANA
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Uno dei più importanti eventi di un'epoca "impazzita" (gli anni di piombo) che ha trasformato in tragedia la passione politica, attraverso l'odio per l'avversario e la violenza.
Segnalo questo bell'articolo di Christian Raimo di Internazionale che fa una rassegna completa di tutte le questioni e i libri dedicati all'avvenimento.
"È soprattutto al lavoro di BENEDETTA TOBAGI, "Il processo impossibile", che ricostruisce la vicenda giudiziaria di piazza Fontana, e a quello di PAOLO MORANDO, "Prima di piazza Fontana. La prova generale", che va data attenzione.
Questo secondo saggio è uno spartiacque proprio perché non è dedicato direttamente alla strage nella Banca nazionale dell’agricoltura ma agli attentati dimenticati: quelli del 25 aprile 1969 a Milano (alla Fiera campionaria e alla Stazione Centrale, non fecero morti per fortuna); la pulviscolare attività terroristica dell’estate del 1969, con molti treni come obiettivi, anche qui per fortuna senza vittime; una serie bombe inesplose che precedettero piazza Fontana, tra le quali deve essere ricordata anche la bomba inesplosa alla scuola slovena di Trieste

69 morti e più di mille feriti, 7.866 attentati e 4.290 episodi di violenza: sembra un bollettino di guerra, è invece il bilancio di una stagione politica tra le più drammatiche della prima Repubblica, quella che negli anni Settanta ha visto contrapposte l’estrema destra e l’estrema sinistra, il rosso e il nero. Mai come in quegli anni questi due colori hanno finito per dividere e accecare centinaia di migliaia di giovani di più generazioni, che si sono odiati e combattuti senza esclusione di colpi, trascinando il nostro Paese quasi alle soglie di una guerra civile. Una violenza che nasce nei cortei e nelle piazze, che diventa sempre più cieca, anche se ammantata di grandi ideologie.
Vedi il servizio de "La storia siamo noi" intitolato "La strage di Piazza Fontana - Una strage di Stato"