29 ottobre - GEORGES BRASSENS: cantore del popolo.
Georges Brassens, (Sète, 22 ottobre 1921 – Saint-Gély-du-Fesc, 29 ottobre 1981), cantautore, cabarettista, poeta, scrittore e attore francese, Simpatizzante degli ideali anarchici, per tutta la vita Brassens esprimerà, con l'irriverenza delle sue canzoni, la sua volontà di lottare contro l'ipocrisia della società e le convenzioni sociali; nei suoi testi, prende posizione in favore degli emarginati, degli ultimi, contro la pena di morte e la guerraIl pensiero diffuso dominante vorrebbe sempre cancellare la memoria di coloro che hanno cantato la vita piena di chi vive dentro il popolo.
Nel 1947, Brassens pubblicò il suo primo romanzo, "La lune écoute aux portes"; nello stesso anno, scrisse alcune tra le sue più grandi canzoni, come "Brave Margot","La mauvaise réputation" e "Le gorille"; quest'ultimo brano, nel quale Brassens si oppone con forza alla pena di morte, fu boicottato dalla radio di Stato per molti anni.
In questo periodo, Brassens conobbe Joha Heiman (che lui chiamava Püppchen, 'bambola'), la donna d'origine estone che sarebbe diventata la compagna di una vita; i due non vissero mai assieme e non ebbero figli, ciononostante restarono uniti fino all'ultimo giorno di vita del cantautore.
Fu a lei che dedicò "La non-demande en mariage" (la non domanda di matrimonio). Le sue canzoni furono riprese e cantate in Italia da Fabrizio de André e da Nanni Svampa in milanese.
Allego il testo (con traduzione) di una delle sue poesie più belle dedicata alla Madonna, nonostante il suo professato anticlericalismo e la sua volontà di trasgressione.
Questo è il link al suo video.
Il secondo link è la bella traduzione in milanese, cantata da Nanni Svampa Madonna, varda giò!
La Prière
Par le petit garçon qui meurt près de sa mère
Tandis que des enfants s'amusent au parterre
Et par l'oiseau blessé qui ne sait pas comment
Son aile tout à coup s'ensanglante et descend
Par la soif et la faim et le délire ardent
Je vous salue, Marie.
Par les gosses battus, par l'ivrogne qui rentre
Par l'âne qui reçoit des coups de pied au ventre
Et par l'humiliation de l'innocent châtié
Par la vierge vendue qu'on a déshabillée
Par le fils dont la mère a été insultée
Je vous salue, Marie.
Par la vieille qui, trébuchant sous trop de poids
S'écrie: "Mon Dieu !" par le malheureux dont les bras
Ne purent s'appuyer sur une amour humaine
Comme la Croix du Fils sur Simon de Cyrène
Par le cheval tombé sous le chariot qu'il traîne
Je vous salue, Marie.
Par les quatre horizons qui crucifient le monde
Par tous ceux dont la chair se déchire ou succombe
Par ceux qui sont sans pieds, par ceux qui sont sans mains
Par le malade que l'on opère et qui geint
Et par le juste mis au rang des assassins
Je vous salue, Marie.
Par la mère apprenant que son fils est guéri
Par l'oiseau rappelant l'oiseau tombé du nid
Par l'herbe qui a soif et recueille l'ondée
Par le baiser perdu par l'amour redonné
Et par le mendiant retrouvant sa monnaie
Je vous salue, Marie.
La preghiera
Per il piccolo bimbo che muore accanto alla madre
mentre gli altri bimbi si divertono giù in giardino
e per l'uccello ferito che non sa come
l'ala sua d'improvviso si copre di sangue e scende
per la sete e per la fame e per il delirio febbrile
Ti saluto, o Maria.
Per i bambini picchiati, per l'ubriaco che rincasa
per l'asino che prende calci allo stomaco
e per l'umiliazione dell'innocente punito
per la vergine venduta che hanno denudato
per il figlio la cui madre ha ricevuto insulti
Ti saluto, o Maria.
Per la vecchia che, inciampando sotto un peso eccessivo
esclama: "Dio mio!" per l'infelice le cui braccia
non poterono posarsi su un amore umano
come la Croce del Figlio su Simone il Cireneo
per il cavallo caduto sotto il carro che trascina
Ti saluto, o Maria.
Per i quattro orizzonti che crocifiggono il mondo
per tutti coloro la cui carne è dilaniata o soccombe
per coloro che sono senza piedi, senza mani
per il malato che durante l'operazione geme
e per il giusto relegato al rango degli assassini
Ti saluto, o Maria.
Per la madre che apprende la guarigione del figlio
per l'uccello che richiama l'uccello caduto dal nido
per l'erba assetata che raccoglie l'acquazzone
per il bacio perduto per l'amore ridato
e per il mendicante che ritrova la sua moneta
Ti saluto, o Maria