Ci si potrebbe domandare: quale interesse può avere per noi oggi, la figura di Madre Cabrini? Può essere ancora attuale? O rimane relegata ad una icona ottocentesca? Crediamo che in ogni tempo sia possibile, guardando alla sua esperienza, vivere la...
Continui viaggi fra l'America e l'Europa la occupano suggerendole nuove iniziative, fondazioni di nuovi luoghi di educazione e di missione. Gli spostamenti assicuravano la presenza delle suore e della fede nei luoghi dove vivevano uomini e famiglie che...
È l'inizio di una presenza missionaria inarrestabile: gli immigrati hanno bisogno di essere accompagnati in un lungo cammino e da poveri, ignoranti, malvisti e senza diritti quali sono, dovranno lentamente trasformarsi in cittadini americani a pieno...
La situazione del paese la chiama. Sempre più affollati, i piroscafi che lasciano l'Italia per l'America trasportano masse di disperati del sud e del nord-est d'Italia, là dove non c'è occupazione e per sopravvivere si è costretti ad emigrare abbandonando...
"Missionarie” agli occhi di madre Cabrini, voleva dire donne disposte a viaggiare, ad affrontare mondi sconosciuti per portare nuove anime al cristianesimo. Si trattava di un'apertura verso esperienze inedite, verso una vita religiosa nuova da inventare...
Francesca dopo la prima Comunione è pronta per realizzare il sogno di partire per la Cina, e seguire le tracce di Francesco Saverio, di cui prenderà il nome. Ma non è ancora tempo. Deve formarsi, studiare, attendere e leggere i segni dei tempi.
Il testo fondamentale di riferimento per presentare la figura di madre Francesca Saverio Cabrini si intitola Tra terra e cielo. Vita di Francesca Cabrini di Lucetta Scaraffìa con prefazione di Papa Francesco e postfazione di Liliana Cavani.
Solo in questo testo e con queste parole conclusive del libro egli chiama tutto ciò che ha vissuto, un DONO PROVVIDENZIALE del destino. L’accoglimento di questo dono ricevuto, fra passato e futuro, il riconoscimento della positività della vita...
La notizia esplode come un uragano, l’atmosfera si fa torrida in poche ore.
La vittoria e la pace sono festeggiate con bottiglie di vodka e sbornie generali.
In un clima di entusiasmo delirante si organizza una rappresentazione teatrale con...
E’ un ambulante del ghetto di Roma, insuperabile maestro nell'arte della sopravvivenza. Era miracolosamente sopravvissuto a Buna, dove Primo gli aveva dato un po' di acqua e la sua razione di cibo perché in fin di vita.
Levi descrive questa umanità varia e colorata che si ritrova e si riconosce dopo l'orrore e la miseria, con accenti sempre diversi, e tonalità ora allegre, ora pensose, ora umoristiche, ora ricche di pietà
Possiamo definirlo un “diario di viaggio” scritto in un momento di sospensione del destino, di tregua, come dice il titolo, fra l'inferno dell'internamento e l’arrivo a casa
La sua testimonianza rimane grandissima e inalterata, per aver fatto conoscere realtà di cui nessuno aveva parlato prima di lui, per aver voluto raccontare la sua drammatica storia personale perché tutti sapessero, non dimenticassero, la rivivessero con...
"La memoria di Primo Levi, trasmessa dalla sua testimonianza di vita e dai suoi scritti, costituisce, in questo anno centenario della sua nascita, un patrimonio prezioso e insieme una riserva etica e di umanità a disposizione di tutti”. (S. Mattarella)
Dunque l’antica profezia del rabbi si è avverata, l’Onnipotente non si è dimenticato di lui.
L’ha provato incidendo col fuoco la sua carne, ma è sempre stato al suo fianco e i suoi disegni sono imperscrutabili.
Come aveva potuto lui, piccolo uomo,...
Un giorno tutto il quartiere sembra attraversato da una esplosione di gioia: la guerra è finita, tutti festeggiano la pace, musica e canti invadono le strade. Anche Mendel vuole festeggiare
In questa pagina drammatica è come se Roth desse voce al dolore presente nella sua vita, nel mondo, nella storia, dai tempi di Giobbe fino al ’900: perché proprio lui e non altri è stato colpito e punito? perché l’uomo deve soffrire? Perché il Signore...
Un paio di volte lo sollevò in alto ma le sue braccia lo riabbassarono. Il suo cuore era in collera con Dio, ma nei suoi muscoli albergava ancora il timore di Dio.
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