“L’ambiguità posta provocatoriamente”
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Mi sono imbattuto in questo post: «La vera novità della stagione 2014-2015 ha gli occhi di Ivano Marescotti, la dolcezza di Amanda Sandrelli e - come ha rimarcato lo stesso Marescotti - “l’ambiguità posta provocatoriamente” di Vladimir Luxuria». E mi chiedo se a San Marino si vuole veramente dare spazio all’arte, come bellezza e riflessione o puntare solo al facile richiamo.
“L’ambiguità posta provocatoriamente” mi pare uno slogan da bar, più che da teatro. E da molto tempo assistiamo a un crescendo di informazioni a senso unico, con l’unico scopo di dare voce allo scandalo, alla trasformazione della mentalità, nel nome di «nuovi diritti» che sembrano essere «nuovi degradi». E la nostra Repubblica non ha certo bisogno di farsi insegnare dall’Europa in che modo salvaguardare i diritti di tutti. Certo, qui in Repubblica bisogna respirare aria nuova, il tanfo della corruzione, dei guadagni illeciti, della strumentalizzazione di un potere che diviene non servizio ma accaparramento stanno diventando insopportabili e chiedono una marcia in più per garantire che lo Stato non si sfasci, in mano a chi gode del male altrui per conquistarsi nuovi spazi di potere.
Se poi questa «ambiguità» diventa proposta ai più piccoli (mi riferisco a certi spettacoli teatrali che sono programmati per le scuole, come «Io femmina e tu», ad esempio) allora significa che chi ha a cuore l’educazione dei giovani deve fare sentire la propria voce, e non lasciare che la coscienza dei propri cari, che è il bene più prezioso, venga inquinata. Del resto non possiamo nasconderci di fronte al fatto che questo «indottrinamento LGBT» col benestare della OMS sta diventando programma nelle scuole d’Europa (e basterebbe dare un’occhiata ai contenuti proposti per inorridire: masturbazione infantile, scelta del «genere»… «Tra il secondo e il terzo anno di vita scoprono le differenze fisiche tra maschi e femmine. In questo periodo cominciano a scoprire il proprio corpo (masturbazione della prima infanzia, autostimolazione) e può succedere anche che cerchino di esaminare il corpo delle loro amichette o dei loro amichetti (gioco del dottore). […] Ampi studi osservazionali hanno identificato comportamenti sessuali comuni nei bambini, facendo sì che tali forme di comportamento siano considerate normali» e, come conseguenza operativa: Informazione da 0 a 4 anni: «Gioia e piacere nel toccare il proprio corpo, masturbazione infantile precoce; scoperta del proprio corpo e dei propri genitali; il fatto che la gioia del contatto fisico è un aspetto normale della vita di tutte le persone tenerezza e contatto fisico come espressioni di amore e affetto»)
Mi è caro il motto della Repubblica che mi accoglie ogni volta che entro in San Marino, e mi sento veramente «benvenuto» in questa «antica terra della libertà». E non credo che si faccia del bene se si danno i giovani in pasto alle ideologie corrive. Del resto, credo che anche chi non è cattolico possa accettare e fare propria l’affermazione del papa Giovanni Paolo II a proposito degli artisti: «Nel modellare un’opera, l’artista esprime di fatto se stesso a tal punto che la sua produzione costituisce un riflesso singolare del suo essere, di ciò che egli è e di come lo è. Ciò trova innumerevoli conferme nella storia dell’umanità. L’artista, infatti, quando plasma un capolavoro, non soltanto chiama in vita la sua opera, ma per mezzo di essa, in un certo modo, svela anche la propria personalità. Nell’arte egli trova una dimensione nuova e uno straordinario canale d’espressione per la sua crescita spirituale. Attraverso le opere realizzate, l’artista parla e comunica con gli altri. La storia dell’arte, perciò, non è soltanto storia di opere, ma anche di uomini. Le opere d’arte parlano dei loro autori, introducono alla conoscenza del loro intimo e rivelano l’originale contributo da essi offerto alla storia della cultura». Che testimonianza può esserci in colui che vive tutta la propria vita come trasgressione? O che pone provocatoriamente l’ambiguità?
Ma quando valgono le indicazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), quelle, per intenderci, che hanno tolto l'omosessualità tra le malattie?