Anton Ivanovic Jarmolovic, sacerdote cattolico

Padre Anton nasce nel villaggio Videlicy, governatorato di Mogilev da famiglia contadina. Frequenta il seminario di Pietroburgo e nel 1917 è ordinato sacerdote. Nel 1919 è vicario nella parrocchia di Minsk. Nella primavera del 1919 viene arrestato come ostaggio e dopo lo scambio di prigionieri con la Polonia è liberato. Nel 1921 è nuovamente arrestato, ma liberato dopo breve tempo. Dal 1921 è amministratore della parrocchia di Silov, dal 1925 è parroco della chiesa di S. Antonio a Veliki Luki e in seguito a Nevel’, decanato di Vitebsk.
Nel 1932 è arrestato e il 29 ottobre 1933 condannato a 10 anni di lager da scontarsi nel lager delle isole Solovki a rregime severo. Nel 1934 viene trasferito a Belbaltlag dove nel 1937 viene arrestato e il 9 ottobre dello stesso anno è condannato alla pena capitale (conclusione normale di ogni arresto dell’anno 1937: la colpevolezza non aveva nessuna importanza, importante era raggiungere il piano delle norme – massacro fissato a Mosca).
Padre Anton Ivanovic Jarmolovic è fucilato il 3 novembre 1937.